Anno Domini 1104.
Edizione riveduta e corretta
BOOKTRAILER:
ESTRATTO:
Era ancora intento a fissare le tenebre, quando sentì una voce rivolgersi a lui: “Non è saggio pensare di dormire troppo vicino al mare. Con l’alta marea, le acque potrebbero distendersi sopra di te e sommergerti.” Balzò in piedi e, girandosi, scorse la figura di un giovane vestito d’una lunga tunica bianca. Non l’aveva sentito giungere, forse perché la soffice sabbia aveva spento il rumore dei suoi passi e perché non indossava calzature. I suoi piedi nudi spuntavano sotto l’orlo della veste. Aveva capelli lunghi fin sulle spalle, ma il ragazzo non avrebbe saputo dire di quale colore fossero. Sopra il suo capo, si riflettevano le stelle, e la luce della luna brillava sulle chiome, come se le punteggiasse di piccole gemme. “Chi sei?” chiese il ragazzo. “Sono un pescatore.” “Non ne ha l’aria,” pensò il ragazzo. Non riusciva nemmeno a vedere il colore dei suoi occhi o le fattezze, dato che non aveva acceso alcun fuoco per paura di attirare l’attenzione; intravedeva solamente il loro bagliore specchiante e il viso aguzzo, quasi triangolare. Tuttavia, quegli occhi e quel viso non gli incutevano nessuna paura.
“Che cosa ci fai, a quest’ora di notte, sulla spiaggia?” chiese il ragazzo, spavaldo. “Potrei domandare la stessa cosa a te.” Il ragazzo esitò e il giovane volgeva le spalle al mare; rispose a bassa voce: “Mi chiedevo che cosa c’è al di là del mare.” Il giovane sorrise. “C’è un’altra terra, solo che è molto lontana.” “Non c’è l’abisso che nominano i Rûm?” “No, solamente una vasta distesa di acque.” “Tu ci sei stato, nella terra al di là del mare?” “Sì. Sono stato ovunque.” Improvvisamente il ragazzo pensò ai ginn delle storie maghrebine e a quelli nominati dal Profeta e nello stesso libro sacro, al-Qur’ān e fu colto da un timore superstizioso. Si rese conto di essere solo, sulla spiaggia, con quello sconosciuto spuntato dal nulla, e che avrebbe potuto fargli del male. Spinse lo sguardo verso la prima capanna di pescatori: Agadir era lontana almeno un miglio, e nei paraggi non c’era anima viva.
Eppure continuava a non avvertire una reale paura. Il ragazzo si fece dunque coraggio e riprese, con la stessa aria spavalda di poc’anzi: “Anch’io voglio viaggiare, come te.”
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Presentazione del romanzo storico “Libro II – Le Strade dei Pellegrini” presso il Bar Quadrifoglio di Milano il 19 maggio 2017
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