anche quest’anno ho pensato di proporvi delle raffigurazioni artistiche inerenti il periodo Pasquale. Anziché accompagnarle con delle poesie, ho scelto dei brani musicali per accompagnare la lettura del passo e agevolare l’osservazione dell’opera.
Ogni articolo vi presenterà dunque: il link al brano musicale (che siete liberi o meno di ascoltare), il passo evangelico, il quadro o l’affresco con un breve commento.
Brano musicale: L’ultima cena · Marco Frisina
O.S.T. Christus ℗ 2000 Warner Chappell Music Italiana Srl All Music by: Marco Frisina Composer: Marco Frisina (durata: 3:13)
https://www.youtube.com/watch?v=H6aNVIq7byY&ab_channel=MarcoFrisina-Topic
L’ultima cena secondo il Vangelo di Giovanni 13, 12-30
12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? 13 Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. 16 In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. 17 Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. 18 Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. 19 Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. 20 In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato”.
21 Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: “In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”. 22 I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24 Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25 Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”. 26 Rispose Gesù: “È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò”. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: “Quello che vuoi fare, fallo presto”. 28 Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; 29 alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: “Compra quello che ci occorre per la festa”, oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30 Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
L’Ultima Cena di Peter Paul Rubens (1632)

L’Ultima Cena è un dipinto di Peter Paul Rubens, realizzato a olio su tavola. Scomparto centrale di un trittico, fu realizzato nel 1632 e ha dimensioni di 304×206 cm. Oggi l’opera è conservata alla Pinacoteca di Brera di Milano.
Nell’opera, Cristo siede a tavola circondato dagli apostoli e benedice il pane e il vino. Il posizionamento degli apostoli attorno a un tavolo quadrato (e non rettangolare) aveva una lunga tradizione pittorica. Tutti gli arredi della stanza sono di stile barocco, e rispecchiano l’epoca di Rubens.
Immediatamente a destra rispetto a Cristo è Pietro, e a sinistra, Giovanni, mentre gli altri sembrano ammassarsi attorno al maestro, e i loro volti barbuti sono fortemente caratterizzati, ma al punto da apparire indistinguibili. I colori sono scuri e terrosi, tranne la figura del Cristo che è vestito di rosso, simbolo dell’imminente Passione.
La figura ben definita di questo quadro, oltre a quella di Cristo, è Giuda Iscariota, che siede insieme agli apostoli, e nello stesso tempo è isolato, con le gambe accavallate e l’espressione tormentata. Noto due dettagli sorprendenti: Giuda sembra quasi volgere lo sguardo nella nostra direzione come per farci partecipi del suo rovello interiore, e il chiarore del mantello di Giovanni dietro di lui serve a stagliarlo e nello stesso tempo pone attorno alla sua testa una curiosa luminescenza. Indossa un mantello giallo, che nell’antichità era il colore del tradimento. Sotto suoi i piedi un cane rosicchia un osso.
Buon Giovedì Santo!
Cristina M. Cavaliere
Cara Cristina, siedo qui leggendo di qua e di là e trovo il tuo consueto post pasquale. Stavolta mi doni un bellissimo brano musicale, che ascolto mentre leggo quelle eterne parole tratte dalla Bibbia. Grazie.
Buona Pasqua a te e ai tuoi cari.
Cara Luz, grazie per essere passata e aver lasciato un commento. 🤗 Sì, questa volta mi sono cimentata anche con la musica. A prestissimo con la proposta per il Venerdì Santo!