Come mia consuetudine vi ricordo di andare a curiosare sul bellissimo sito Art Over Covers, che recensisce copertine di dischi, libri e locandine cinematografiche, e si occupa anche delle band names. Sono molto contenta di far parte di questa redazione, che annovera persone di grande cultura musicale, da cui posso imparare molto, e io stessa riesco a sbizzarrirmi nei miei articoli con collegamenti tra le locandine, o le copertine di dischi, con opere d’arte e storia.
Dato che considero questa attività strettamente legata al blog Il Manoscritto del Cavaliere, per motivi facilmente intuibili, vi propongo i miei ultimi tre articoli scritti per il sito, di cui potete leggere l’incipit.
La locandina di “Amabili resti” – “Intrappolata tra terra e cielo”
![amabili-resti-locandina](https://www.ilmanoscrittodelcavaliere.it/wp-content/uploads/2025/02/amabili-resti-locandina.jpg)
Anno d’uscita: 2009
Regia: Peter Jackson
Il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Alice Sebold (il cui titolo originale è “The Lovely Bones”), e ha come protagonista la quattordicenne Susie Salmon (Saoirse Ronan), che vive con la sua famiglia in un piccolo paese della provincia americana degli Anni Settanta.
La ragazzina ama fotografare e, poco prima di morire, scatta 24 rullini fotografici, dove viene impresso il viso del suo futuro assassino, un insospettabile e tranquillo vicino di casa di nome George Harvey (Stanley Tucci). Proprio fidandosi di Harvey, in cui si imbatte tornando a casa una sera, Susie viene convinta a scendere in una sorta di tana sotterranea da lui costruita.
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Rinascimento epico nelle copertine dei Cremisi: “Dawn of a New Era” e “Iustizia”
![cremisi-dawn-of-a-new-era-e-iustizia](https://www.ilmanoscrittodelcavaliere.it/wp-content/uploads/2025/02/cremisi-dawn-of-a-new-era-e-iustizia.jpg)
Rose fiorite tra le spine
Nel XVI secolo la penisola italiana è terra di scorrerie, frantumata in una serie di potentati che guerreggiano senza posa, e si alleano con il papa o l’imperatore di turno. Armate straniere calano d’oltralpe, saccheggiano, uccidono, violentano, e l’Italia si trova «senza capo, senz’ordine, battuta, spogliata, lacera, corsa,» secondo le parole di Niccolò Machiavelli.
Ecco come l’autore toscano descrive il desolante panorama nel capitolo XXVI del suo trattato politico “Il Principe”, scritto probabilmente tra la seconda metà del 1513 e l’inizio del 1514: «[…] al presente, volendo conoscere la virtù di uno spirito Italiano, era necessario che l’Italia si conducesse ne’ termini presenti, e che la fusse più schiava che gli Ebrei, più serva che i Persi, più dispersa che gli Ateniesi, senza capo, senz’ordine, battuta, spogliata, lacera, corsa, ed avesse sopportato di ogni sorta rovine.»
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E, non da ultimo, una ricca cavalcata artistica e musicale nell’ambito di un autentico capolavoro cinematografico – per questo motivo suddivisa in due parti – nonché una breve biografia dell’ideatore della locandina:
“Amadeus”: sotto il mantello, l’Invidia. Il poster firmato Renato Casaro (prima parte)
![amadeus-locandina](https://www.ilmanoscrittodelcavaliere.it/wp-content/uploads/2025/02/amadeus-locandina.jpg)
Anno d’uscita: 1984
Regia: Miloš Forman
Il film è tratto dall’omonima opera teatrale di Peter Shaffer, liberamente ispirata alla vita del compositore Wolfgang Amadeus Mozart (nella pellicola, interpretato da Tom Hulce), giocando su un presupposto antagonismo tra il giovane musicista salisburghese e il compositore di corte Antonio Salieri (impersonato da F. Murray Abraham). All’inizio del film ci troviamo a Vienna nel 1823. Un anziano Antonio Salieri tenta il suicidio in casa sua, invocando il nome di Mozart e chiedendogli perdono per averlo assassinato. Salvato dai servi, viene trasferito in un manicomio dove riceve la visita di un sacerdote, che lo esorta a confessare i suoi peccati e a mondare l’anima.
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“Amadeus”: sotto il mantello, l’Invidia. Il poster firmato Renato Casaro (seconda parte)
La locandina
L’impianto ha una composizione piramidale, dove i personaggi sono imprigionati in una figura che indossa un tricorno e una doppia maschera, ed è un’ombra sopra un fondale verde. Alla sommità e in corrispondenza della maschera, spicca il viso di Salieri, mentre sotto di lui sembra esplodere un enorme Mozart, che si rivela sotto una bianca testa di cavallo carnevalesco, ornata di fiori, in preda alla sua incontenibile risata, e la coppia costituita da Wolfgang e dalla moglie Constanze (Elizabeth Berridge), che egli solleva tra le braccia per presentarla al padre.
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Vi auguro buona settimana e a presto!
Cristina M. Cavaliere