Ho grandi novità da comunicarvi, e questo post rappresenterà una prima bella notizia.
Il viaggio
Renato Ghezzi, presidente dell’associazione letteraria LetterarieMenti di cui ospito il notiziario su questo blog, ha organizzato per noi soci un ciclo di incontri sul tema del viaggio, dove ciascun partecipante avrebbe proposto un proprio romanzo legato a un luogo particolare. La sede dell’incontro sarebbe stata l’associazione culturale di san Fruttuoso in via san Fruttuoso 6 a Monza… in pratica a due passi da casa mia!
Ho aderito sin da subito all’iniziativa: mi è sembrata un’ottima idea anche per svecchiare la solita modalità di presentazione del libro, che di recente suscita molti sbadigli e poco interesse, anche per il diluvio di pubblicazioni sul mercato editoriale. A tutti piace viaggiare, se non altro con la fantasia in mancanza di tempo o possibilità. E un un libro è il mezzo di trasporto più veloce ed economico per giungere a destinazione e percorrere in lungo e in largo il territorio che si intende visitare.
Il Marocco
All’inizio optavo per la Terrasanta ne Le regine di Gerusalemme, dove però non sono mai stata. Alla fine ho scelto il Marocco, terra protagonista del romanzo La Terra del Tramonto sin dal suo titolo. Maghreb significa “la terra dove il sole tramonta”, come potete vedere dalla slide che abbiamo proiettato.
La Terra del Tramonto è il primo volume appartenente al ciclo La Colomba e i Leoni, che si compone attualmente di quattro volumi pubblicati, mentre il quinto e ultimo è in fase di scrittura. Tale ciclo è ambientato all’epoca della prima Crociata e si svolge dunque attorno al 1099.
La presentazione in PowerPoint
Si poteva abbellire l’evento con una presentazione in PowerPoint, per cui mi sono messa subito all’opera scansionando le diapositive del viaggio fatto nel lontano 1994. È stata una bella occasione per rivedere le immagini di quando avevamo trent’anni meno ed eravamo appena sposati!
Era stato un giro lungo, di una quindicina di giorni, dove era successo di tutto, dal temporale nelle gole del Todra alla tempesta di sabbia vicino a Ouarzazate, dai vari malanni intestinali che ci colpivano a turno allo sciopero dei piloti sull’aereo di ritorno. Insomma, non ci eravamo fatti mancare niente. Però era stato un viaggio davvero bellissimo, dove abbiamo visto paesaggi variegati e sorprendenti, osservato le magnifiche città imperiali, gustato la gastronomia e conosciuto persone molto cordiali.
Volevo comunque inserire una parte storica, senza però appesantire il tutto, e avere l’occasione di leggere dei brevi passaggi del mio romanzo affinché i presenti potessero prendere confidenza con le vicende e i personaggi. PowerPoint è facile e divertente da usare e ci sono delle proposte grafiche che puoi applicare o meno per rendere la slide più attraente.
Ho selezionato delle mie fotografie e anche immagini esenti da diritti tratte dal web, quando queste ultime erano più efficaci e d’impatto. Le diapositive scansite spesso perdono in qualità e non hanno quella luce abbagliante e quella tridimensionalità data dal proiettore e dal telone. Anche questa modalità, io temo, è ormai relegata ai nostalgici della fotografia analogica o a fotografi di nicchia.
L’associazione culturale San Fruttuoso
Finalmente è arrivato il giorno 18 novembre e alle ore 16:00 ho avuto la possibilità di conoscere innanzitutto la location dell’Associazione Culturale san Fruttuoso di Monza, un ambiente molto confortevole e colorato, e pieno di libri come potete vedere, e i soci che sono stati tutti gentilissimi e molto amabili. Sul finire della presentazione, seguita con grande interesse dal pubblico, abbiamo anche potuto prendere un tè con biscotti e procedere alla vendita del libro. Molti mi hanno fatto i complimenti per la qualità della presentazione!
Il video su YouTube
Magari sarete curiosi di vedermi all’opera, e sarete accontentati! Mio figlio ha ripreso la presentazione con il suo cellulare, e in questi giorni ho potuto caricare il video sul mio canale YouTube, cosa che richiede tantissimo tempo e pazienza. Potete vederlo a vostro comodo e in tranquillità cliccando sul seguente link (dura 1:04) e poi farmi sapere che cosa ne pensate.
Io sono stata molto contenta perché è stata una bella occasione per ripresentare il mio romanzo – una nuova edizione riveduta e corretta con una copertina sfolgorante, opera di Fabio. Ringrazio quindi sia Renato per aver duettato con me sia l’associazione per la loro squisita ospitalità e vi do appuntamento al prossimo post che avrà il titolo di “Ricomincio da tre”.
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E voi avete un luogo del cuore che avete visitato e in cui vorreste ritornare? O un romanzo che un domani vi piacerebbe riproporre?
Tornare idealmente in un luogo che serba ricordi speciali è sempre una cosa da fare, tornarci anche materialmente può essere meno semplice ma c’è sempre la voglia di farlo.
Un luogo dove non sono più tornato e dove invece riandrei volentieri è la Baviera, con i suoi incantevoli paesini che sembrano usciti da un libro di fiabe. Anche il Tirolo mi ha dato sensazioni simili, infatti tornerei volentieri a Bressanone e Merano.
Pensavo difatti all’importanza di compiere un viaggio fisico, oggi tanti luoghi si possono conoscere tramite i documentari e il web, ma non è la stessa cosa. Naturalmente per chi ha impedimenti fisici o mancanza di mezzi è un ottimo sistema, ma il viaggio di persona è un’altra cosa. Inoltre il viaggio compiuto assume una luce particolare nella memoria, si tende anche a dimenticare gli inconvenienti e le difficoltà per rivestirlo di un’aura quasi mitica.
Anch’io visitai la Baviera e i castelli di Ludwig, sono davvero posti incantevoli, mentre non conosco Bressanone e Merano, pur avendo la mamma trentina!
Un luogo del cuore per me è l’isola d’Elba, ma a dire il vero ci sono tornata già diverse volte, tanto che ho anche pensato di ambientarci un romanzo. Invece un viaggio che mi piacerebbe fare è tornare in America e fare il giro dei parchi, ci sono stata nel 1998 ma è ormai un lontano ricordo…
Pensa che l’estate scorsa avevo scelto l’isola d’Elba per fare un soggiorno mare, ma eravamo in ritardo con le prenotazioni e non volevamo andarci in auto. Purtroppo non ci sono voli diretti che vadano là, per cui abbiamo scelto Pesaro. In America ci sono andata due volte, ma sempre sulla costa est e i parchi mi mancano proprio.
Se potessi, tornerei a rivivere due esperienze (che purtroppo, indipendentemente da me, sono irripetibili): da una parte, attraverserei ancora una volta il deserto del Sinai in groppa al cammello e insieme ai beduini; dall’altra, tornerei a nuotare tra i pesci della barriera corallina, in Egitto.
In effetti un luogo, proprio come un libro, cambia a seconda dei momenti della vita. Le sensazioni sono molto diverse, a volte gli stessi luoghi a distanza di anni possono essere addirittura deludenti (anche se non sarebbe questo il tuo caso). Mi vengono in mente a questo proposito anche i posti della nostra infanzia, che ci sembravano immensi e ricchi di stimoli, e che rivisti a distanza di anni si rimpiccioliscono e risultano quasi brutti. In questo caso è il potere magico dell’età a fare la differenza!
Carissima e brava Cristina, è un piacere leggere le tue pagine che siano romanzi o post o quant’altro. Sei ricca di idee e di personalità, ma questo già te l’ho detto infinite volte. Quanto al mio posto del cuore, sono le strade mantovane che si snodano sonnolenti e silenziose tra i muri un po’ ammuffiti dei palazzi antichi.
Carissima Nadia, è un piacere per me ritrovarti sul blog. 🙂 Ricordo che le strade mantovane compaiono come presenze costanti nei tuoi romanzi. A quando il tuo prossimo libro? Un abbraccio, cara amica.