WOW! WOW! WOW! 

Spero che questa sia la vostra prima esclamazione

aprendo la homepage del mio blog!

 

Perché la torta con dieci candeline e il numero 10 in bella vista? Perché Il Manoscritto del Cavaliere compie dieci anni proprio in questo mese di dicembre: una decade fa scrivevo e pubblicavo il primo timido articolo su una mostra d’arte visitata a Casa Testori. Ma – vi starete chiedendo – è sempre lui o sarà un blog nuovo di zecca? Qualcosa di familiare ce l’ha, non fosse altro che per il nome rimasto identico e per il quadro del cavaliere che richiama vagamente l’autrice e il suo pseudonimo. Non temete, è sempre il blog che avete imparato a conoscere, di cui avete letto gli articoli e che avete commentato in lungo e in largo. Gli articoli ci sono tutti quanti (687 per la precisione), come pure i vostri commenti (9598, mi dice il contatore), proprio quelli che hanno contribuito a rendere vivace e produttivo questo mio spazio culturale e di condivisione.

Nello stesso tempo… è tutto diverso a partire dal design, come se il blog avesse fatto un vero e proprio bagno nella fontana della giovinezza: i colori sono chiari e freschi, il font del titolo graziato richiama il monogramma, il layout è stato semplificato ed è di facile fruibilità per lettori, commentatori e autori, è stato tolto e riordinato parecchio materiale e, non da ultimo, è “responsive” sui vari mezzi di fruizione, rapidamente rintracciabile da Google e ben posizionato nel mare magnum del web.

Questo imponente lavoro di importazione, restyling e ottimizzazione informatica naturalmente non è farina del mio sacco, ma è opera di Enzo Vignola di Shopping Plus e del web master Lorenzo Protasoni di Neweb Studio, due professionisti che da ottobre hanno lavorato nell’ombra come carbonari, importando i contenuti del vecchio blog e lavorando a una versione parallela. Si è trattato di un lavoro di squadra cui ho partecipato come cliente per spiegare che cosa volevo, e che loro hanno saputo cogliere alla perfezione, addirittura anticipando i miei desideri.

Ma andiamo con ordine e vediamo gli aspetti più evidenti di questa vera e propria trasformazione, per non dire… rivoluzione!

La piattaforma: wordpress

Uno dei cambiamenti più importanti è stato il passaggio da blogger a wordpress come piattaforma proprietaria assai più funzionale per la creazione e la gestione di siti aziendali e blog. Ero già consapevole che ciò fosse necessario, ma non mi azzardavo a procedere in proprio per mia insipienza tecnologica e paura di perdere nel passaggio tanti anni di lavoro, oltre che per ovvia mancanza di tempo. Da quando blogger è stato acquisito da Google, inoltre, ha cominciato a manifestare disturbi della personalità a partire dalle immagini che non riuscivo più a inserire dove volevo. Le mettevo in centro e andavano in fondo, le mettevo a destra e andavano a sinistra, e non c’era verso di inserire una didascalia se non centrando la foto. Addirittura nel caso di fotografie doppie, dovevo creare un pdf con immagini e didascalie, trasformarlo in jpg, lavorarlo con paint e posizionarlo nell’articolo. Un vero delirio.

Tale piattaforma permette dunque:

facilità di impostazione degli articoli. Il presente articolo è stato scritto con il normale editor, ma esiste anche la funzione DIVI Builder che propone dei layout più complessi e con cui dovrò prenderci la mano… una cosa alla volta! Già nello scrivere questo articolo mi è sembrato di passare dall’età della pietra al Rinascimento: finalmente le foto rimangono dove voglio io e le didascalie sono splendidamente posizionate e centrate sotto l’immagine.

la categorizzazione degli articoli. Non appena stabilito un menu (io lo chiamo “albero”) con categoria genitore e sottocategorie, che puoi variare a ogni momento, il sistema va automaticamente a distribuire l’articolo nei campi di afferenza, ma puoi modificare categorie e sottocategorie quando vuoi. Prima trascorrevo le mie giornate a compilare paginate con elenchi di link, che mi affannavo ad aggiornare, mentre gli anni passavano e le chiome mi si ingrigivano, mentre ora tutto viene fatto in automatico.

 

L’ottimizzazione di ricerca su Google

Quando qualcuno esegue una ricerca in rete tramite Google, quest’ultimo genera migliaia di link in pagine e pagine, ed è molto difficile che il tuo blog o il tuo sito siano ai primi posti. Il lavoro fatto da Enzo e Lorenzo consentirà al Manoscritto del Cavaliere di essere più facilmente rintracciato, con loro accorgimenti tecnologici . Poi naturalmente, per quanto riguarda l’inserimento delle SEO negli articoli, sarà compito mio da questo momento in poi migliorare questo aspetto degli articoli, che finora ho poco curato.

Questo per la parte “tecnica”, che naturalmente è molto più complicata di così. Ed ora curiosiamo insieme esaminando le varie parti del blog… avete voglia?

 

Un nuovo layout

Nella prima bacchetta color oro c’è il CHI SONO con la mia biografia, e L’ANGOLO DI CLE con la pagina riservata alla mia collaboratrice e amica Clementina, che raduna la sua biografia e gli articoli scritti da lei e appartenenti alla serie sui Tarocchi e sui Luoghi. Nel caso dovessero giungere altri collaboratori, ci sarà spazio per aggiungere altre pagine.

Su fondo bianco finalmente c’è il monogramma che inserisco in tutti i miei romanzi e il titolo del blog, impreziosito da un bel font con le grazie che richiama l’oro del monogramma.

Nella bacchetta bianca ci sono i menu a bandiera che riprendono le precedenti suddivisioni per argomento, ma che sono stati ulteriormente riordinati e razionalizzati.

Il quadro del cavaliere è “Sir Galahad, La ricerca del Santo Graal” di Arthur Hughes (1870), Walker Art Gallery e nel tempo è diventato una sorta di banner fisso che ho inserito anche nella newsletter perché esprime in maniera meravigliosa qual è lo scopo di un cavaliere, e cavaliere lo siamo tutti: l’eterna ricerca.  A questo proposito, il motto “La storia è un ponte tra terra e cielo” è stato sovraimpresso al quadro in quanto costituisce una sorta di filo conduttore rintracciabile nei miei lavori. Sulla sinistra dell’immagine ci sono quattro pulsanti per la condivisione degli articoli con tutte le piattaforme per i social possibili e immaginabili. Non manca proprio nulla.

Sir Galahad, La ricerca del Santo Graal di Arthur Hughes (1870), Walker Art Gallery.

 

A scorrere c’è la carrellata dei miei romanzi in bella vista con l’esplicito invito ACQUISTA I MIEI ROMANZI SU AMAZON – bando alla timidezza! – e cliccandovi sopra potete accedere direttamente alla pagina Amazon per leggere la quarta, le recensioni e tutto il necessario. L’alternativa è andare su I MIEI LAVORI per ottenere maggiori dettagli sui miei romanzi e raccolte di racconti con link agli articoli, alle interviste e ai video Youtube.

Ancora sotto c’è una presentazione a griglia con GLI ULTIMI ARTICOLI DEL BLOG. Se cliccate su ciascun articolo, vi si apre in maniera semplice e rapida e avete come sempre la possibilità di commentare se lo desiderate o eseguire delle ricerche. Un aspetto importante di wordpress è che non sono ammessi gli articoli Anonimi, quindi questo dovrbebe precludere le incursioni di troll e maleducati di vario genere.

Non poteva mancare la parte ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER per essere sempre aggiornati sulle ultime novità.

Sulla parte con sfondo nero c’è l’inevitabile Disclaimer, i Cookie e i pulsanti per accedere alle pagine dei social cui sono iscritta (pagina Fb, Instagram, Youtube e Pinterest) e altri link interessanti. Come scrivevo su Facebook, invito tutti a trasferirvi sulla nuova pagina perché il profilo personale verrà dismesso tra qualche mese onde non avere doppioni, ma non cambia nulla.

C’è anche una pagina di promemoria dei blog che seguo, cioè… voi!

***

Come sempre in ogni grande trasformazione c’è un momento in cui si sollevano nuvoloni di polvere, i traslocatori buttano via le masserizie vecchie e inutili e non si sa bene che cosa stia succedendo, ma in questo caso ero in ottime mani e sono davvero felicissima del risultato! Aspetto dunque con curiosità i vostri commenti e le vostre prime impressioni.

Approfitto per augurarvi anche serene festività e un periodo di meritato riposo, perché l’anno è stato durissimo per tutti: per quanto mi riguarda l’ho ribattezzato Annus Mirabilis, Annus Horribilis. Io mi godrò questo splendido regalo sotto l’albero di Natale. Anziché la poesia consueta, vi invito ad ascoltare il racconto “Sogno di Natale” di Luigi Pirandello (7:25) letto da Valter Zanardi al seguente link Youtube e invio un abbraccio a tutti.

Cristina M. Cavaliere

 

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