Nei cosiddetti “romanzi di genere” il lettore si aspetta un certo tipo di ambientazione, e di conseguenza un certo tipo di descrizione. Già ho detto che non si può far parlare un cavaliere normanno del 1100 con la compitezza di un gentiluomo inglese di fine XIX secolo! Vediamo i requisiti che dovrebbero avere ambientazione e descrizione in alcuni dei generi più noti.
La fantascienza
Essendo immaginato in un mondo a venire, questo tipo di romanzo consente un certo grado di libertà allo scrittore e gli permette addirittura di mescolare i generi (inserendo, ad esempio, una storia d’amore o un thriller al suo interno). Per scrivere con la bravura di un Asimov, però, bisogna tener conto che il romanzo di fantascienza richiede una concreta preparazione scientifica su cui basare la storia. È necessario quindi procedere ad un esame attento delle fonti, sia consultando saggi scientifici e tecnici che articoli giornalistici divulgativi. L’elemento centrale della trama, per essere credibile, e tutto il contorno devono quindi basarsi su una competenza scientifica molto solida, o il castello di carte non starà in piedi. Se volete occuparvi delle vicende di un robot, dovrete documentarvi sulle ultime scoperte in fatto di robotica. Se sceglierete di ambientare il vostro mondo immaginario basandolo sulla clonazione, leggerete le ultime scoperte in fatto di ingegneria genetica. Non si scappa: dovete studiare per passare l’esame! Il mio favorito qui è Philip Dick, un visionario che ha anticipato molte inquietudini e paranoie dell’epoca attuale. Vi consiglio il suo capolavoro, “Ubik“. O, per rimanere nell’ambito italiano, i romanzi di Valerio Evangelisti sull’inquisitore Eymerich, che mescolano il lontano Medioevo e il nostro futuro collegandoli in modo audace e originale.
Il romanzo rosa
I romanzi della collana Harmony |
Il romanzo d’amore è un genere di evasione pura, e per questo motivo molti romanzi rosa sono ambientati in località esotiche. Proprio per la loro natura, possiedono uno schema interno molto rigido e ripetitivo, che lo scrittore “veste” con grande ricchezza di particolari e ambientazione. C’è un uomo e c’è una donna, entrambi di aspetto attraente, e di solito socialmente in condizione squilibrata (un tempo era lui ad essere più in alto nella scala sociale, ora può essere che i ruoli si siano invertiti! ammetto di non essere molto ferrata sul genere), divisi da ostacoli di vario tipo, che possono comprendere anche i loro stessi caratteri ed aspirazioni. Dopo molte peripezie, coronano il loro sogno d’amore con il classico lieto fine, elemento imprescindibile per chiudere la storia. Elemento importante in questo tipo di narrazione: la trama ha scarsa pressione sui protagonisti, che devono essere liberi di indugiare nell’esame delle loro emozioni. Ci saranno quindi scene descritte in maniera elegante e sensuale, con uno stile evocativo e discorsivo. Di recente si è affermato anche un filone più osé.
Il giallo e thriller, e lo spionaggio
Un ottimo romanzo giallo di Cinzia Rolich ambientato tra Milano e Cannes: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=736431 |
Anche in questo caso, lo scrittore dovrebbe condurre ricerche molto accurate sul luogo dove intende collocare la storia, sebbene il genere richieda un impegno meno gravoso dei romanzi di fantascienza. Bisognerà comunque sapere con quali mezzi agiscono, ad esempio, poliziotti, medici legali, magistrati e non solo; anche e soprattutto come si muove la criminalità che essi contrastano. Se i fatti avvengono in un determinato ambiente, come l’alta società della Costa Azzurra, bisognerà aver bazzicato quei luoghi per descrivere bene gli hotel, i casinò, le spiagge, le caffetterie, le agenzie immobiliari… Proprio in questo contesto, insieme spregiudicato e raffinato, prende le mosse l’ottimo romanzo giallo di Cinzia Rolich, “Il killer dei fuochi“. Nel giallo, a differenza del romanzo rosa, il lettore si aspetterà un linguaggio breve ed essenziale, dove descrizioni fisiche o di ambienti sono funzionali alla trama, condotto con frasi asciutte e dinamiche e grande uso di dialoghi. I personaggi non possono certo perder tempo ad ammirare un tramonto, se sono incalzati da un nemico armato fino ai denti che li vuole crivellare di colpi! La pressione della trama può essere non necessariamente causata da una scena efferata, ma essere anche di ordine mentale, come nei gialli di Agatha Christie.
Il romanzo storico
Una delle molte edizioni di “Guerra e Pace“ qui il Volume Primo |
Last but not least, il mio favorito: il romanzo storico. Questo è come un sontuoso affresco, unito a grande dovizia di particolari sull’epoca; spesso ha una foliazione corposa, a causa dei molti temi e personaggi, e della complessità nella trama. A differenza del giallo, il lettore si aspetterà qui differenziazione nei punti di vista e una trama collegata con l’ambientazione. Una buona ambientazione include sia materiali storici che geografici, dosati nei punti giusti, e quanto basta per non appesantire. Occorre controllare tutto con pignoleria, come se foste dei registi che lavorano senza assistenti, dal tipo di abiti indossati al modo di viaggiare. A parte la necessità inderogabile di documentarsi, su cui più volte ho ribattuto, la maggiore difficoltà nello scrivere un romanzo storico sta nel continuo cambio di punto di vista, che deve alternare il narratore onnisciente con quello dell’ottica più limitata del singolo personaggio. In altre parole, una buona calibratura tra ‘raccontato’ (‘tell’) e ‘mostrato’ (‘show’). Un esempio magistrale di romanzo storico è “Guerra e Pace” di Tolstoj, ambientato all’epoca delle guerre napoleoniche e dove i protagonisti appartengono a famiglie nobili russe i cui destini si intrecciano in modo indissolubile.
E voi quale preferite?