Nell’istante in cui il sole iniziò a tramontare, gli sposi ed il seguito arrivarono al Fiume dalle Acque Profonde, il principale corso d’acqua dalle curve ampie e maestose che tagliava, da Nord a Sud, il Regno dei Crudeli. Sulle acque, sprazzi di luce accendevano scintille d’oro, luccicanti fra liquide pennellate arancione e cremisi, che, muovendosi orizzontalmente, mutavano i loro riflessi in uno scambio continuo, mentre i puntuti alberi triangolari erano divenute sagome nerissime lungo le sue sponde e contro il cielo infuocato.
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The Lady of Shallott di John William Waterhouse (1888) http://www.tate.org.uk/ |
“Il castello di re Fomalhaut.” Quella frase, sussurratale all’orecchio da Aldebaran, le traversò il sonno e la svegliò di colpo. Sfregandosi gli occhi, la principessa degli Innocenti si staccò dalla spalla dello sposo e guardò. Dapprima, non riuscì a vedere nulla, perché il fiume, immerso nelle tenebre ed attraversato da un vento di temporale che lo faceva ribollire, e causava lo sbattere dei lembi della tenda tesa a ripararli, alzava ed abbassava l’imbarcazione, scomponendo il paesaggio davanti a lei ed impedendole di fissare un punto definito. Poi, dopo alcuni istanti, qualcosa di simile ad una montagna, bucherellata da bagliori, si profilò nell’oscurità del cielo; da ultimo, quella che le era parsa una roccia cava e colma di fuoco prese la forma d’un massiccio castello, chiuso da una doppia cinta muraria, bucato da sottili feritoie filtranti le luci delle torce, dei bracieri e dei fuochi che vi ardevano.
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Castle von Kilgarran am Twyvey di Joseph Mallord Turner (1799) The Yorck Project |
guerra, sbucavano dietro il castello e sembravano avvicinarsi a grande
velocità, sospinte da quel vento di temporale, per arrestarsi accanto alle
torri, e là rumoreggiare furiose, quasi fermate da un invisibile ostacolo, ma
pronte a riprendere la loro marcia. E, mentre le nubi tambureggiavano, e la
prora dell’imbarcazione s’alzava e s’abbassava, e quei movimenti altalenanti
parevano fendere l’oscurità, posatasi fittamente sull’acqua, ed il castello
stesso, approssimandosi, sembrava alzarsi ed abbassarsi, e farsi più massiccio,
così il battito dei remi sull’acqua divenne tutt’uno con quello del cuore di
Lyra, sebbene accelerato per la paura, ed i remi sospingevano avanti, e ancora
avanti, l’imbarcazione dei due sposi, verso quel castello che li attendeva come
un grosso, pericoloso animale accovacciato, in mezzo ai rumori d’un temporale
imminente e pronto a scatenarsi.