Ciascun blogger premiato risponde a undici domande e ne pone a sua volta undici a blogger di sua scelta per allargare il giro. Siccome gli altri blogger che ho in mente sono già stati nominati e volendo limitare i danni da sovraccarico, ne nomino uno solo:
di Marcella Andreini. A dir la verità non so nemmeno se il blog di Marcella sia grande o piccolo, e sospetto che in verità sia grande – perdonami, Marcella! Comunque colgo la palla al balzo per premiarla e invitarla a rispondere alle mie undici domande.
In questa sede rispondo invece alle domande di Antonella:
1 – Quale libro secondo te dovrebbe essere letto nelle scuole?
Poco informata come sono sulle letture già obbligatorie, e andando al buio, senz’altro un romanzo sulla prima o seconda Guerra Mondiale, come Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern, o Una lunga domenica di passioni di Japrisot. Darei cioè ancora maggior spazio agli autori che hanno vissuto in prima persona queste tragiche esperienze.
2 – Quale libro sarebbe da togliere dai programmi scolastici?
Su questa domanda non mi pronuncerei, per il motivo di cui sopra. Per antipatia personale toglierei però Carducci e, a ruota, Gabriele D’Annunzio.
3 – Quale libro ha segnato la fine della tua infanzia o comunque ti ha accompagnato in quel passaggio?
Il diario di Anna Frank, senz’altro.
4 – Nomina 4 ingredienti che speri di trovare quando inizi una lettura
1. Un viaggio, anche metaforico; 2. Grandi passioni, nel senso migliore del termine; 3. Un bell’inizio e un bel finale; 4. Essere sorpresa.
5 – Nomina 5 cose che speri di NON trovare quando inizi una lettura
1. Dialoghi incomprensibili. 2. Pagine prese di peso da wikipedia (o dal web). 3. Tanto fumo originato dalla quarta di copertina, o dalla pubblicità, ma poco arrosto. 4. Una trama trita e ritrita. 5. Uno stile sciatto.
6 – Non se ne può più di libri che parlano di…
Di recente, pornosoft. In generale, non se ne può più di tutti i libri che seguono la moda del momento.
7 – Non ci sono abbastanza libri che parlano di…
Il vero problema è che di libri ce ne sono fin troppi, e quindi in mezzo c’è senz’altro la perla rara, ma si fa sempre fatica a trovarla.
8 – Quale adattamento cinematografico di un libro che hai letto ti è piaciuto di più?
Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963).
9 – Quale adattamento cinematografico di un libro che hai letto ti ha fatto venir voglia di uccidere il regista?
La lettera scarlatta per la regia di Roland Joffé (1995), con l’impareggiabile Demi Moore e l’irriconoscibile Gary Oldman. Secondo me Nathaniel Hawathorne stava facendo le carambole nella tomba.
10 – Quale finale ti ha fatto venir voglia di torturare l’autore?
Il gioco dell’angelo, di cui parlavo in un recente post, che si chiude con un personaggio che da nero diventa bianco a livello di abiti, e anche interiormente, senza che niente giustifichi il cambiamento. Siccome è un personaggio notissimo, mi sono chiesta più volte se l’autore sapesse di chi stava parlando. Si sarebbe meritato una visitina con un po’ di zolfo…
11 – Quale personaggio letterario vorresti essere
Capitan Tempesta di Emilio Salgari, in omaggio alla mia formazione salgariana.
Ed ecco le mie domande per Marcella, molto mirate e a cui rispondere senza fretta:
1 – Nella letteratura per l’infanzia, che tipo di lettore è il bambino?
2 – Su che cosa dovrebbe puntare un autore di letteratura per l’infanzia?
3 – Qual è un tipo di personaggio letterario che può attrarre un bambino?
4 – Quanto è importante l’animale nella letteratura per l’infanzia?
5 – Perché è così difficile scrivere per bambini e ragazzi?
6 – Un romanziere sottovalutato che però prediligi
7 – Un romanziere sopravvalutato, del presente o del passato
8 – Che cosa connota, secondo te, la buona qualità in un romanzo?
Grazie Cristina, apprezzo molto la nomination e anche l'invito a non avere fretta 😉 su alcune domande dovrò riflettere un po'. Mi metto a lavoro (con calma!), grazie mille 🙂
Ciao Marcella, l'occasione è valida per parlare di libri e di scrittura, e conoscersi meglio! Buonissima giornata 🙂
Grazie per il tuo tempo e le tue risposte, le ho trovate molto interessanti!
Grazie a te per avermi premiata e coinvolta! Alla prossima. 🙂
Sulle caratteristiche che speri di trovare e non trovare iniziando un libro siamo proprio d'accordo. Quanto ai libri da togliere dai programmi scolastici, io eviterei semplicemente l'insistenza eccessiva sulle Guerre Mondiali e sull'Olocausto. Meglio pochi testi ma intensi, e poi passare ad altro. Sono fatti che non puoi davvero dimenticare, una volta che li hai "sentiti" davvero; e se non li hai sentiti a quel modo, non c'è insistenza che tenga. Il piacere delle letture variate (e non sempre serie-seriose) secondo me è più importante.
Ammetto che in campo letterario mi faccio influenzare dalle mie antipatie e simpatie personali, indipendentemente dalla validità dell'autore. Mi viene in mente ora che varrebbe la pena di inserire anche qualcosa della letteratura di altre nazioni, per allargare il campo di conoscenze. Poi si sa che le ore scolastiche restano limitate, però è un bel sogno nel cassetto…
Hai ragione sulla letteratura di altre nazioni. Purtroppo la situazione dei ragazzi, quanto a lettura, pare sia proprio terribile.
Visto che siamo cittadini europei e, anzi, del mondo, non sarebbe male conoscere qualche estratto da Salman Rushdie come "I figli della mezzanotte" o Wole Soyinka… (Complimenti per il cambio della tua immagine, mi piace molto!)
Grazie! 🙂