La lettrice (o Clara) di Federico Faruffini (1864) Galleria d’Arte Moderna di Milano |
Questo post vuole essere un augurio per tutti voi di trascorrere un sereno mese di agosto allentando i ritmi frenetici dell’anno, riposando corpo e mente e arricchendo lo sguardo di molti luoghi belli… persino quelli di casa nostra, che assumono un aspetto diverso quando siamo in vacanza! E di poter dedicare il nostro tempo estivo anche alla lettura!
Il mio famigerato armadietto delle letture, soprannominato “It” perché vive di vita propria (cui ho voluto dedicare un post, eccolo qui), ha subito un lieve dimagrimento dopo aver digerito due romanzi storici di Falcones piuttosto corposi – burp! E quindi non credevo ai miei occhi nel vedere uno spazio vuoto tra una pila e l’altra! Però già mi facevano l’occhiolino libri desiderosi della mia attenzione, sgomitando tra loro.
Come al solito si sono fatti valere i più intraprendenti, cioè gli ultimi arrivati, e quindi ho pescato una buona miscellanea di libri da leggere. Eccoli qua, con titolo e autore, una breve descrizione tratta dal web, dato che non ho intenzione di rovinarmi la sorpresa pre-lettura, e il “consigliere”, ovvero chi mi ha suggerito la lettura.
La copertina dal romanzo edito da Minimum Fax |
Titolo e autore:
La fortezza di Jennifer Egan
Descrizione:
Danny, trentacinque anni, newyorkese d’adozione, modaiolo, drogato di internet e di public relations, si ritrova, in seguito a un inaspettato invito, in un castello dell’Europa Centrale, che suo cugino sta ristrutturando per farne un resort di lusso dedicato al silenzio e alla meditazione. L’invito ha a che fare con il traumatico passato che lega i due? Quali misteri nasconde il castello? Comincia così un classico romanzo «gotico» che, nelle mani di Jennifer Egan, Premio Pulitzer 2012 per la letteratura, diventa un sorprendente gioco letterario che tiene il lettore col fiato sospeso.
Pur non essendo un romanzo storico, me l’hanno consigliato vivamente per la mia attitudine e formazione. E quindi, che fortezza sia!
Titolo e autore:
Fiammetta ha perduto i ricordi dell’infanzia ed è afflitta da un incubo ricorrente dal quale né il dottor Baum né il marito Nicola sanno liberarla. Scrittore di favole, arguto e comprensivo, Nicola la convince a tornare nella sua città natale con il pretesto di un Premio Letterario alla carriera. Nell’arco di tre giornate, l’ultima delle quali una caldissima e onirica Estate di San Martino, Fiammetta ha un drammatico incontro con Riccardo, un amore dei tempi dell’Università, e recupera parzialmente la memoria: affiorano dal passato le bambine Elisa, Giovanna e Mariotta, il linguaggio cifrato del “PA” , la Torre del Castello sempre chiusa a chiave, il bambino nano e la donna nera. In un gioco pericoloso in cui realtà e fantasia si scambiano le parti, Fiammetta ritroverà se stessa. Forse.
La copertina del romanzo, edito da Einaudi |
Si è mobilitata tutta l’Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi sul caso dei due apparenti suicidi. Il coltissimo capitano Danglard, grande estimatore di vino bianco, l’energica Violette Retancourt, lo specialista in pesci d’acqua dolce Voisenet. Ma soprattutto lo svagato, irresistibile, «spalatore di nuvole», il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e la scoperta di uno strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di essi. Ma come sempre accade nelle storie di Fred Vargas, questo non è che l’avvio di una avventura che finirà per snodarsi in mezza Europa tra una balzana setta di adepti della Rivoluzione Francese e una gita in Islanda finita in tragedia.
La copertina dell’antologia, edita da ilmiolibro.it |
La raccolta di racconti “Attraverso – viaggi di qua e di là dello specchio” è il secondo “esperimento” di un Gruppo Facebook formatosi nel 2013 da persone che si conoscono virtualmente attraverso gli interventi e i commenti postati. Ci sono tra loro scrittori ormai consolidati e che già hanno ottenuto riconoscimenti e segnalazioni importanti, così come scrittori anche alle prime armi…sebbene si tratti di armi affilate, come vedrete.
Da “abaco” a “vulgata”, i concetti, i personaggi e le istituzioni del Medioevo decritti attraverso le voci del dizionario. Uno strumento di consultazione utile alla miglior comprensione di un’epoca cruciale della storia europea. Alessandro Barbero insegna Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli. Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa e di Roma.
Consigliere:
Il bel saggio Medioevo sul naso della stessa autrice che mi ha invogliato a comprare questo dizionario che mi sarà utilissimo durante la stesura dei miei romanzi… e la mia voglia di continuare ad approfondire questo periodo storico così affascinante e, per certi versi, ancora misterioso e controverso.
Il romanzo della Egan mi ispira un sacco. Ho già letto "il tempo è un bastardo" e un altro romanzo di cui ora non ricordo il titolo (leggo troppo, scusatemi!). Lo metto subito in wish-list! E anche io oggi parlerò di libri. Il post è già scritto, devo solo editarlo. 🙂
Buone vacanze.
Buone vacanze anche a te, Chiara. Allora aspetto il tuo post sui libri estivi, che leggerò proprio volentieri. A presto! 🙂
Quante belle letture! I primi due mi incuriosiscono parecchio, anche se la mia lista di cose da leggere trabocca e dovrò darle una sfoltita prima di inserire altro. Anche se non ho un armadietto come il tuo celebre IT, anche gli e-reader a volte si rifiutano lavorare troppo 🙂
Sì, è una lotta impari con le pile dei libri da leggere, e a farne le spese, almeno nel mio caso, sono i più vecchi.
Giustamente c'è anche l'e-reader, in cui ho caricato "Medioevo in giallo" di Marcella Nardi; c'è da dire che ho prestato l'e-reader a una mia amica nel mese di agosto, per cui almeno per quel periodo non me ne preoccupo. 😉
Barbero e Frugoni sono una garanzia, piacevolissimi anche per chi non è particolarmente interessato al periodo storico. Fred Vargas è ottima lettura nelle giornate canicolari mentre non ho mai letto la Ergan. Da parte mia ho sul comodino "Il genio dell'abbandono" di Vanda Marasco (Neri Pozza) e la rilettura di "La lingua salvata" di Elias Canetti. Dopo il primo libro di Elena Ferrante che mi sono decisa a leggere superando tutti i dubbi, penso che continuerò con i romanzi successivi. Come chiudere questo commento se non augurandoti un mese bello e sereno e, soprattutto, ringraziandoti mille e mille e altre mille volte?
Ho sentito parlare molto bene anch'io dei romanzi di Elena Ferrante, da parte di persone che, come te, non si lasciano attirare dalle mode del momento. Mi piacerebbe molto anche aggiornare il mio elenco con "La notte della cometa" di Sebastiano Vassalli sulla tormentata vita del poeta Dino Campana, ma sarà in autunno.
Per quanto riguarda la tua Mariotta, seguirà certamente recensione sul blog… sana e salva dopo l'inquietante trasformazione de ilmiolibro.it.
Grazie di cuore per la fiducia, chi legge ciò che ho suggerito davvero mi allarga il cuore, mi fa pensre che tanta fatica a scrivere i post sia ben riposta. Buonissima vacanza allora e ottima lettura. Un forte abbraccio Sandra
Io mi fido molto di più dei lettori "forti" che non di certi critici letterari blasonati! Un grandissimo abbraccio anche a te, Sandra e… comunque ci si riacchiappa qua e là sui vari blog, incluso il tuo. 🙂
Quindi ti è piaciuto Medioevo sul naso 🙂
Interessante il Dizionario del Medioevo, intanto l'ho messo nella lista.
Buone vacanze!
Ciao Daniele, oh, sì… mi è piaciuto molto, tanto è vero che ho scritto anche una recensione, se ti interessa eccola qua: http://ilmanoscrittodelcavaliere.blogspot.it/2015/06/occhiali-bottoni-e-altre-invenzioni.html (ripubblicata dal sito Talento della Storia di Andrea Rocchi). Anche se il saggio mi ha creato un momento di panico con la questione dei camini nel 1100, però ho risolto consultando un altro esperto.
Buone vacanze, anche se commenterò ogni tanto sul tuo blog – inserito nel mio blogroll. 🙂
Pensavi non ci fossero camini nel 1100? Non mi sono mai posto questo problema… ma in effetti il rischio di inserire qualcosa che non esiste è veramente grande.
No, il dubbio atroce mi è sorto nel leggere sul saggio che nel 1100 non esistevano i camini classici a parete, ma solo le cappe nelle cucine, in posizione centrale per evitare incendi, o in esterno per le famiglie povere, e i bracieri derivati dai Romani. Così ero stata presa dal panico, perché il mio secondo romanzo ha alcune scene con camini a parete. Allora ho consultato un altro saggio sulla vita quotidiana, da cui invece risultavano dalle rovine del castello di Fréteval in Francia, databile attorno all'XI secolo. Ho chiesto a un docente che conosco e mi ha spiegato che i camini c'erano anche nel 1100, e del tipo a parete dandomi anche parecchi dettagli, quindi l'allarme è rientrato. Insomma, per farla breve anche gli storici si contraddicono tra loro.
Il rischio con il Medioevo è che se ne ha un'immagine talmente stereotipata che si rischia di dare per scontate un sacco di cose.
Quello che prima o poi vorrei affrontare è proprio l'argomento Medioevo, tanto bistrattato. Però il tempo è sempre poco, e i libri da leggere sono sempre troppi (per fortuna).
L'unico problema del Medioevo è che è un periodo vastissimo, dove le cose cambiavano molto rapidamente nonostante le apparenze. Più lo approfondisco e più mi sorprende, addirittura alcuni storici distinguono un Medioevo centrale in piena fioritura, detto infatti Pieno Medioevo. Ho scritto un post sulla figura di Bernardo che si apre con una timeline in questo senso. Eccolo: http://ilmanoscrittodelcavaliere.blogspot.it/2014/11/san-bernardo-il-gigante-del-xii-secolo.html
Per fortuna che i libri sono tanti, sì! Non ci si può annoiare.
Quanti bellissimi consigli! Ho appena ordinato Mariotta, la quarta bambina e non vedo l'ora di gustarmelo. Fred Vargas mi piace, questo romanzo non l'ho letto, ma se lo consigli tu sarà acquistato a breve. Sul comodino, invece ci sono due romanzi di Katherine Pancol: Il valzer lento delle tartarughe; Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì. Buone vacanze a tutti! :-))
Ciao Clementina, grazie del commento. Come dicevo, Fred Vargas di recente non mi aveva entusiasmato, ma non tutte le ciambelle riescono col buco, come dice il proverbio. Speriamo in questo nuovo romanzo.
Che titoli curiosi le tue letture, non conosco Katherine Pancol. Ma i libri li acquisti tutti o li prendi dalla biblioteca? Poi mi dovrai dire se ti è piaciuto "L'armata dei sonnambuli", quando lo avrai finito.
Abbiamo gusti abbastanza diversi in materia di letture, ma "La fortezza" mi ispira, anche perché non conosco l'autrice. Io non decido più prima cosa leggerò durante l'estate, perché ogni mio pronostico viene regolarmente sovvertito. Mi conviene raccontare le mie letture a settembre. 🙂 (Che frescura, questi alberi! Deliziosa.)
Scusa, ma devo essere un po' suonata, perché la logica fa acqua: siccome non conosco la Egan, che però ha vinto il Pulitzer, "La fortezza" può essere un buon modo per conoscerla. Ma forse mi conviene partire da "Il tempo è un bastardo". Ecco, così ha senso.
Il bello è proprio confrontarsi con lettori di gusti differenti, per ampliare le proprie letture. Come ho detto più volte, l'unico genere che non mi sento di affrontare è il thriller di spionaggio o fanta-politico, perché sono sicura che non ci capirei nulla! Allora aspetto le tue letture di settembre.
P.S. La foresta va sempre bene come sfondo. Oltretutto c'è una cascatella d'acqua sotto – anche se si vede poco – che rende il tutto ancora più rinfrescante!
Lo ammetto, di queste proposte, mi attrae moltissimo solo Fred Vargas, di cui sto sentendo ottime cose. Io al momento sono alle prese con "I giorni dell'abbandono" di Elena Ferrante.
Allora buona lettura di Elena Ferrante! Ci farai sapere poi le tue impressioni, sento molto parlare di questa autrice.
Sto appunto per scrivere un articolo, comincio a prepararlo e lo pubblico in settimana. 🙂
Lo leggerò volentieri quando torno, domani parto. 🙂