Edward Hopper, Lettrice in treno (1965) |
Terza e ultima parte del guest-post sul mio personalissimo e discutibile metodo di beta-reader per agevolare l’autore nella sistemazione e nello sviluppo di un manoscritto.
Come per le due precedenti puntate, lo trovate sul blog di Maria Teresa Steri, Anima di Carta, cliccando su questo link. Riporto le parole di Maria Teresa per introdurre l’ultima parte, insieme con l’augurio per lei di ritornare in piena forma:
Prima di tutto vorrei scusarmi per la mia prolungata assenza da queste parti, dovuta a una noiosa influenza che mi ha tenuta occupata a guardare il soffitto con la mente annebbiata dalla febbre.
Con l’occasione ringrazio Cristina M. Cavaliere, autrice di questa serie di post, che oltre ad aver scritto queste interessantissime puntate, si è anche prestata a fare gli onori di casa rispondendo ai vostri commenti in mia assenza. Vi presento, quindi, senza altri indugi la terza e ultima parte di questo articolo, dove l’autrice (editor di scolastica di professione) ci racconta tutti i passaggi nella sua attività di lettrice-beta.
E con l’augurio a voi di molte belle pagine,