Vi ricordate del cagnone Muttley nei cartoni animati, quello che desiderava sempre una medaglia dal suo capo Dastardly?  Bene, in questo momento mi sento esattamente come lui, perché, per la seconda volta da quando sono “nata” alla blogosfera con Il manoscritto del cavaliere, mi è stato assegnato il: 

L’autore della prima assegnazione è stato Massimiliano Riccardi, titolare del blog Massimiliano Riccardi Infinitesimale. Come secondo è arrivato Ariano Geta, amministratore del blog omonimo. Proprio oggi ho appreso di altre due nomination, ma mi riservo di preparare un altro post, altrimenti il tutto si fa chilometrico assai. Naturalmente ringrazio i primi due di vero cuore e procedo come di dovere ad espletare le formalità di rito che seguono il conferimento del premio.

Innanzitutto, spiego che cosa sia il Liebster Blog Award per chi non lo conoscesse: è una sorta di riconoscimento che i blogger conferiscono ad altri blogger con un numero di followers inferiore ai 200, ed è stato istituito nel 2011. È un’opportunità per farsi conoscere tramite il passaparola.


Una volta ottenuta questa menzione, se accettata, bisogna scrivere un post sul proprio blog usando il logo del Liebster Award e fare undici cose, che qui segnalo in verde neretto per distinguerle. 

1) Ringraziare i blog che ti hanno nominato e assegnato il premio.
Come dicevo poc’anzi, si tratta di Massimiliano Riccardi, titolare del blog Massimiliano Riccardi Infinitesimale, e Ariano Geta, titolare del blog Ariano Geta. Li ringrazio di nuovo, a costo di apparire smaccatamente adulatoria.

2) Scrivere qualche riga (max 300 parole) sul blog che preferite (ovviamente non il vostro). Spiegare perché vi piace il blog, mettere il link.
Ivano Landi – Cronache del tempo del sogno. Il suo blog è uno scrigno prezioso: è ricco di immagini, cosa che ovviamente mi appaga moltissimo; ha molti rimandi colti ma non pretenziosi che fanno venire voglia di approfondire; scrive post interessanti e originali sugli argomenti più svariati che spaziano dal mito nordico alla letteratura, al fumetto al cinema, e parecchi altri che devo ancora scoprire. Anche la sua blog novel “Solve et Coagula” è tutta una sorpresa.

3) Rispondere alle 11 domande poste dal blog o dai blogger che ti hanno nominato.
Ho radunato qua le risposte per i primi due blogger che mi hanno assegnato il premio.


Domande di Massimiliano Riccardi

Sono curiosa come Pollon.

1- Definisciti in una parola

Ironica. Il senso dell’umorismo ha spesso salvato le mie giornate dal disastro e dagli isterismi altrui.
2- Il libro che ti ha cambiato la visione del mondo.
Ubik di Philip K. Dick.
3- Quando hai capito di essere cresciuto/a?
Quando ho messo al mondo un altro essere umano. Ma anche quando è morto mio padre. 
4- Cosa ami di te stesso/a?

La mia inesauribile curiosità. Non mi annoio un attimo. A volte però esagero e posso sembrare iperattiva!
5- La parola o la frase che non vorresti mai aver pronunciato.

Non ce ne sono. Dal che se ne deduce che sono molto presuntuosa nei riguardi degli altri oppure molto attenta a come uso quelle armi micidiali che sono le parole. 
6- La storia che vorresti raccontare ma che ancora è uno spiritello vagante
Il mio romanzo sui Templari e l’annientamento di questo ordine cavalleresco, su cui ho un canovaccio con potenzialità, ma confuso. Però va dopo la revisione dei romanzi della saga sulla prima crociata e la stesura del romanzo sulla Rivoluzione Francese.
7- Perché scrivi?
Per far rivivere il passato, qualsiasi forma assuma (quello storico, quello dei miei personaggi, quello mio…).
Cielo, di nuovo domande
imbarazzanti… !

8- Sei credente?

Sì.
9- La parolaccia che ti piace di più pronunciare?
Io non dico parolacce, le penso soltanto (di nuovo, sbattimento di ciglia stile Biancaneve).
10- Tre ingredienti del romanzo perfetto, solo tre.
– Una struttura ordinata. 
– Le emozioni che mi trasmette. 
– Uno stile coinvolgente.
11- Quanto ti sei rotto/a le palle nel rispondere a queste domande assurde?

Oh, una parola che evoca sferiche forme, ma che non conosco in questo contesto…

Domande di Ariano Geta

1 – Cosa c’è alla fine dell’arcobaleno?

Il passaggio per un mondo tutto da inventare.
2 – Esistono gli alieni?

Gli alieni esistono eccome!

Certo, e posso provarlo. Ne ho uno in casa che è alto 1.80, ha vent’anni, mangia solo carne e si esprime con un linguaggio molto stringato e a volte incomprensibile. E.T. diceva: “Telefono casa”, lui invece dice: “Leggo cose.” (questo rigorosamente su video)

3 – Qual è la città più bella in Italia?
Potrebbe essere Roma, ma l’ho trovata molto lasciata andare di recente. Quindi voto per Venezia. C’è da dire che non conosco molto il meridione, sono arrivata solo fino a Napoli.
4 – Ti piace il tuo nome di battesimo?
Moltissimo. Non lo cambierei per niente. Apparteneva a donne in gamba come la regina Cristina di Svezia o la risorgimentale Cristina di Belgioioso.
5 – Uno scrittore che detesti?
Ernest Hemingway, ma dipende dai romanzi. Ho amato Il vecchio e il mare, ho detestato Addio alle armi. Ne ho letti comunque altri che non mi sono piaciuti. In generale lo ritengo uno scrittore sopravvalutato.
6 – Se si andasse sotto il parlamento coi forconi e si montasse la ghigliottina per decapitare tutti i politici, parteciperesti?
No. Tra l’altro sono un’esperta di Rivoluzione Francese per vari motivi, e ho imparato che “ghigliottina chiama ghigliottina”. Dopo i politici, il prossimo potresti essere tu a salire sul palco-scenico.
7 – La inventeranno un giorno ‘la macchina del tempo’?
Sono sicura di sì… e mi piacerebbe provarla, come scrissi in un recente articolo sul blog, per andare proprio nel 1789 in piena Rivoluzione.
8 – Prosciutto crudo, cotto o mortadella?
Mortadella senza dubbio, possibilmente quella con il pistacchio.
9 – La cosa più folle che hai mai fatto?
Scendere lungo una collinetta ghiacciata con la slitta lanciata a tutta velocità. Ovviamente era andata piuttosto male…
10 – La cosa più assurda alla quale hai mai creduto?
Che, un giorno, sarei stata conosciuta dalle moltitudini per quello che scrivo.
11 – Meglio vincere un milione di euro o una rendita vitalizia da duemila euro al mese?
Rendita vitalizia da duemila euro al mese, assolutamente!





4) Scrivere, a piacere, 11 cose di te.

1- Mi definiscono un felino per la mia indipendenza e anche perché c’è una parte segreta di me che
non rivelo a nessuno.
2- Se non si fosse ancora capito, mi piace moltissimo la Storia e tutto quello che ruota attorno ad essa (manifestazioni artistiche, usi e costumi della società, mostre a tema, oggetti di vita quotidiana ecc.).
3- Mi riempie di gioia e stupore tutto ciò che è semplice ma perfetto: gli animali, i bambini molto piccoli, i fiori, gli alberi.
4- Come diceva il pittore Turner: “La luce è Dio.” Osservo sempre la luce mentre cambia l’aspetto delle cose, e come cambia anche la nostra interiorità.
5- Sento il bisogno, ogni tanto, di leggere autori difficili come Steiner e Swedenborg, o i grandi mistici, alternandoli ai romanzi. Non capisco tutto, com’è ovvio, ma li trovo nutrienti per lo spirito.

Amo molto viaggiare,
fagotto in spalla.

6- Amo appassionatamente la Francia e tutto ciò che è francese, Parigi in primis.
7- Non vedo l’ora di riabbracciare mio padre, e tutti coloro che ho amato e che mi hanno preceduto nel misterioso “altrove”.
8- Sarei molto dispiaciuta se, un giorno, non potessi più viaggiare. Fin da studentessa ho sempre risparmiato soldi a questo scopo.
9- Anche se mi piace molto la natura, sono una cittadina nel mio DNA. Quindi non so se riuscirei a vivere lontana da Milano.
10- Nella seconda parte del suo epitaffio, Madame de Maintenon diceva che tutto nella vita è “una questione di punti di vista”, e non potrei essere più d’accordo.
11- Sono un persona sostanzialmente solitaria, che sta bene con gli altri ma soprattutto con se stessa. E con questo mi riallaccio alla mia natura felina del punto 1!


5) Premiare a tua volta 11 blog con meno di 200 follower.

Come sempre, avrei voluto inserire anche altri blogger, ma il numero è quello che è. Ecco i miei premiati:
Appunti a margine di Chiara Solerio
Io, la letteratura e Chaplin di Luz
La nostra libreria di Glò, PiGreco e Michele
Liberamente Giulia di Giulia Mancini
Massimiliano Riccardi – Infinitesimale di Massimiliano Riccardi





6) Formulare le 11 domande per i blogger che si nomineranno.
1- Definisci con una breve frase il tempo della tua infanzia o quando eri pulzello/a.
2- Qual è il motto che faresti incidere sul tuo scudo?
3- Qual è il tuo rapporto con le regole in generale (verso il tuo comandante in capo, nel redigere i tuoi scritti e le tue missive, rispetto ai tuoi compagni d’arme ecc.)?
4- Qual è/è stata la persona che ha influito di più nella tua vita, anche in senso negativo?
5- Qual è il tuo rapporto con la nobile arte, intesa in tutte le sue forme (pittura, musica, scultura ecc.)?
6- Che cosa significa per te prendere in mano un libro e leggere?
7- Che cosa preferisci tra: a) romanzo, b) racconto, c) poesia e perché?
8- Che cosa ti fa perdere veramente le staffe e partire lancia in resta?
9- Che cosa ti placa l’animo maggiormente?
10- Qualcosa di cui non potresti fare a meno nella vita.
11- Qualcosa che, nella vita, elimineresti volentieri (attenzione, ho detto “qualcosa” e non “qualcuno”!).

7) Informare i blogger del premio assegnato.
Calma, calma… lo farò quanto prima. 🙂

Grazie di aver avuto la pazienza di leggere fino in fondo, e buona blogosfera a tutti. Ci si riaggiorna con i prossimi!