Con molto piacere aderisco anch’io per la prima volta all’iniziativa del blog Myrtilla’s House di Patricia Moll
ormai giunta alla tredicesima edizione e con numerosissimi partecipanti!
Le regole di Insieme Raccontiamo sono le seguenti:
– Patricia scrive l’incipit sul suo blog
– si può scrivere il seguito direttamente nei commenti o se si preferisce nel proprio blog, indicando comunque nei commenti il link al post. Il finale deve essere di 200/300 battute oppure di 200/300 parole. O anche entrambi.
– il termine di scadenza per questo specifico tour è il 30 settembre.
Seduta sulla poltrona, alzò gli occhi dal giornale. L’articolo le aveva fatto capire cosa doveva cercare per ottenere quello che voleva.
Lo posò, si alzò e così come era in casa uscì dirigendosi verso….
https://pixabay.com/en/street-road-straight-horizon-381227/
Ed ecco il racconto completo con il mio finale. La musica di accompagnamento è La Campanella di Paganini che potete ascoltare questo link.
In ciabatte e vestaglia, la vecchia Beatrice si affannava verso la piazza della chiesa. A un certo punto dovette fermarsi per riprender fiato accanto al muro del cimitero. Scorse il carro funebre parcheggiato, le corone cariche di fiori, i paramenti a lutto. Una fitta le attraversava il braccio sinistro. Sentì una voce: “Signora Beatrice, ma che cosa fa qui?” Girò la testa di sotto in su e scorse la faccia del custode. Inveì e gli sventolò sotto il naso il foglio. “Il documento! Il documento di paternità!” “Ma di quale documento parla, signora Beatrice?” Aggiunse: “Questa è una carta da salumiere.” Beatrice stritolava la velina oleosa in cui era avvolto l’etto di prosciutto che comprava giornalmente. La sua mente aveva fatto cilecca… di nuovo.
Così, l’ultima cosa che vide, prima di cadere per terra agonizzante, fu la bara che usciva trionfalmente dalla chiesa, seguita dalla folla compunta in gramaglie.
Persino da morto aveva vinto lui.
Sera sul viale Karl Johan di Edvard Munch (1892) |
Benvenuta tra noi "finalisti" Cristina! Racconto sulfureo accompagnato da colonna sonora e immagine adeguate. Ottimo debutto ^_^
Grazie del benvenuto, Ivano. In effetti mi sono parecchio divertita a scriverlo, e a scegliere anche immagini e musica. ^_^
Una storia che lascia l'amaro in bocca, ma molto bella. Sei partita alla grande, Cristina! 🙂
Grazie mille, Marina. Rileggendola, ho pensato che il finale possa aprirsi a varie interpretazioni proprio per la condizione mentale della protagonista. Ad esempio Beatrice potrebbe essersi immaginata persino la storia con il padrone e la nascita del figlio.
Appena avrò un attimo andrò a leggere anche il vostro finale!
Grazie Cristina! Hai scritto un finale notevole! Più reale di quanto si creda perchè quando la memoria tradisce così i confini tra il vero e il falso, il reale e l'irreale spariscono.
Tutto diventa niente e niente diventa tutto.
E chissà se la relazione col padrone c'era stata davvero? Mah…
Grazie infinite stella! Un abbraccio
Di niente! Come al solito volevo scrivere qualcosa di storico, ma una dama normanna con la cuffia a punta e seduta in poltrona con il giornale in mano mi sembrava un tantino "fuori registro". 😉
Purtroppo hai ragione sulla memoria, molti anziani e anche non mescolano passato e presente. Rimane il dubbio, come dici, se la relazione con il padrone c'era stata davvero. Chissà, magari era un suo sogno di ragazza…
Un abbraccio anche a te e a presto!
Un desiderio represso ^-^
Per la memoria lo so…quando vedi i rastrellamenti nazisti nel 2016…
Si può ipotizzare che Beatrice sia persino "signorina"! ^_^
Grandioso il tuo finale! Apertissimo, come dicevate qui appena sopra con Pat, magari un sogno mai avverato (e poi inacidito nella mente dell'anziana :P)! :O Perfetta la musica e il dipinto a chiudere!
Grazie mille, Glò. 🙂 A me piacciono i finali ambigui e aperti, sia in quello che scrivo che in quello che leggo. Non per niente uno dei personaggi della mia saga crociata – un conte fiammingo – ha come motto "Niente è come appare".
Bel finale! E non poi tanto distante dalla realtà.
Marina
Grazie, Marina! Alla prossima. 🙂
Grande debutto, ma ci sono rimasta male.
Ma come? Vince ancora lui?
Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Grazie di essere passata. 🙂 Per quanto riguarda la vittoria finale… eh, purtroppo "c'est la vie"!