Il Cantico delle Creature
tue so le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfane
et nullu homo ène dignu Te mentovare.
Laudato si’, mi Signore, cum tucte le tue creature,
spezialmente messor lo frate Sole,
lo qual jorno et allumini noi per loi;
Et ellu è bellu e radiante cun grande splendore,
de Te, Altissimo, porta significazione.
Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le Stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi Signore, per frate Vento
et per Aere et Nubilo et Sereno et onne tempo,
per lo quale a le Tue creature dai sustentamento.
Laudato sì’, mi Signore, per sor’Acqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi Signore, per frate Focu,
per lo quale enallumini la nocte:
et ellu è bello, et jocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.
Laudato sì’, mi Signore, per quelli ke perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infirmitate et tribulazione.
Beati quelli ke sosteranno in pace,
ke da Te, Altissimo, saranno incoronati.
Laudato sì’, mi’ Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po’ skappare.
Guai a quilli, ke morrano ne le peccata mortali.
Beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda nol farrà male.
Laudate e benedicete lu Signore et rengratiate
e serviteli cum grande humilitate.
San Francesco, 1225
Francesco d’Assisi (26 settembre 1181 o 1182-3 ottobre 1226), è stato un religioso e poeta italiano. Il Cantico delle Creature (Canticum o Laudes Creaturarum), anche noto come Cantico di Frate Sole, è il testo poetico più antico della letteratura italiana che si conosca. Esso è del tutto privo di cupo ascetismo ed esprime un amore semplice e profondo per il creato. L’inno inizia lento e solenne pur nella semplicità fanciullesca delle immagini, e diventa infine un grandioso inno al Signore, alle sue creature e una lode agli uomini che si conformano alla volontà divina.
Fonte:
Immagini:
- La predica agli uccelli (particolare) dal ciclo di affreschi attribuiti a Giotto, 1295-1299. Basilica Superiore di Assisi.
- Presunto ritratto di San Francesco realizzato da Cimabue nella Basilica di San Francesco di Assisi
Con questa poesia faccio a tutti i miei migliori auguri di Buona Pasqua e di un periodo di meritato riposo. Il blog riprenderà le pubblicazioni il giorno 26 aprile con un nuovo articolo del Caffè del Rivoluzione, che sarà una sorpresa per uno di voi in particolare. Tuttavia nuove sorprese vi attendono su questi schermi, per cui… stay tuned!
Buona Pasqua! (con ritardo, però)
Gli auguri sentiti
son sempre graditi.
Cristina 🙂
Buona Pasqua!
Anche tu prepari sorprese? Ma è un'epidemia! 😉
Ah, che bello vederti commentare con il tuo viso nell'avatar! Per quanto riguarda le sorprese, Pasqua è il periodo classico per farle. Auguroni, Marco.
Grazie, Cristina, tantissimi cari auguri anche a te e buon tutto! 🙂
Un abbraccio pasquale a te e alla tua dolce metà! Buon tutto anche a te, e a presto. 🙂
Che meraviglia il cantico delle creature, perfetto per gli auguri di Pasqua!
Tanti auguri Cristina con sincero affetto!
Grazie, Giulia, l'ho tenuto in serbo apposta per questo momento dell'anno. Un caro saluto e un abbraccio. 🙂
I luoghi francescani che adoro sono anche mete classiche per le feste di Primavera, auguri auguri e grazie per questo post
Non c'è niente di meglio di san Francesco per immergersi nell'atmosfera pasquale. Anch'io avevo visitato l'Umbria molti anni fa con entrambi i genitori… per dirti quanto tempo è passato! Un saluto affettuoso a te e ai tuoi cari.
Grazie Cristina, ricambio di cuore gli auguri.
Un grande e caro saluto e te e alla tua famiglia, grandi e piccini!
Buona Pasqua anche a te e alla tua famiglia 🙂
Auguri pasqualini anche a voi. 🙂
Buona Pasqua ! 🙂
Tanti cari auguri anche a te, Nick! 🙂
Cari Auguri a te e famiglia ^_^
Bellissimi i tuoi, tra brano citato e dipinto: san Francesco è una figura che ho sempre molto amato (nonostante non sia credente, o forse per questo! 😀 )
E che curiosità rispetto al prossimo post del tuo (anche nostro) Caffè :O
Ciao e a presto ^_^
Contraccambio di cuore i miei auguri anche per te, i tuoi co-blogger e tutti coloro a cui vuoi bene.Penso che sia impossibile non amare san Francesco, che comunque era abbastanza diverso dal "santino" che film e agiografia ci hanno trasmesso. E forse lo si ama ancora di più per quello. 🙂
Il primo post del Caffè sarà un sorpresone, nel frattempo l'oste Pierre – non so perché, ma mi viene bene chiamarlo Pierre – sta facendo le pulizie di primavera, lavaggi di tappezzeria, risciacquo di bicchieri e stoviglie e i nuovi ordini per confetture e pasticceria. Ci saranno altre sorprese nel mese di maggio e anche giugno, come dicevo. A presto. ^_^
Sono un po' latitante ultimamente, sorry, ma un momento per farti gli auguri ci tenevo a trovarlo… AUGURI!!!!!
Ps: sorprese in arrivo???
Auguroni anche a te e Simona, sono appena passata sul vostro blog a lasciare un paio di commenti sugli articoli dello speciale thailandese. 🙂
P.S. Sìsì, sorprese, cose che voi umani non potete neanche immaginare.
Buona Pasqua.
San Francesco ha sempre suscitato in me grande interesse.
Ho avuto la fortuna di respirare ad Assisi, da mia zia, l'aura che pervade la città del santo.
Buona Pasqua anche a te, Tiziana, e grazie mille di essere passata a trovarmi. Anch'io visitai Assisi molti anni fa, e altre cittadine dell'Umbria: sono posti indimenticabili.
Buon lunedì dell'Angelo, Cristina! 😘
Anche a te buona festa dell'Angelo, cara Marina! 🙂
In ritardo ma auguri a te!
Questa poesia… questa lode è stupenda mz mi hai fatto ricordare di quando alle elementari dovetti impararla a memoria… e questa versione eh… non una riscritta in lingua moderna. Terrificante allora….
Ciao, Pat! Grazie mille per gli auguri sempre graditi. Ti rispondo dal cellulare in quanto ho la connessione guasta.La poesia non l'ho mai dovuta studiare a memoria,immagino che non sia proprio facile!
Tu sai che Francesco di Assisi è inserito fra i capitoli del programma di prima media, collocato nell'apogeo del Medioevo. Ebbene, sulle prime si potrebbe pensare che gli alunni accolgano questo argomento distrattamente, invece… se ne appassionano molto. Amo raccontarne alcune caratteristiche, la sua umanità. Lo chiamo "Francesco" pensando alla sua collocazione storica, riservando il suo destino di santo solo verso la fine, dopo il racconto delle sue peregrinazioni, le sue scelte forti, gli scenari in cui si muove, il valore di Assisi come crocevia di commerci nell'epoca in cui vive. Insomma, si rivela ogni volta un argomento "forte" e di successo.
Non mi meraviglia che i ragazzi si appassionino a questo santo. La parola "forte" è l'aggettivo giusto per definire Francesco. Infatti quello che mi aveva colpito leggendo la biografia di Franco Cardini Francesco d'Assisi è proprio la diversità dalla figura ormai nell'immaginario collettivo e la storia della sua vita. Ad esempio, l'estrema severità con cui trattava se stesso e i confratelli, e la grande dolcezza e misericordia con cui si rivolgeva ai "peccatori" esterni alla comunità. E anche l'intelligenza nel rimanere comunque nell'ambito della Chiesa, in quanto una proposta di vita vissuta appieno secondo i dettami del Vangelo sarebbe incorsa molto facilmente nel sospetto di eresia.
Mi scuso se d'ora in avanti risponderò con qualche giorno di ritardo ai vostri commenti. Sono infatti in partenza per le vacanze, valigie alla mano: nuove avventure mi attendono! 😉
Mi ha fatto veramente piacere rileggere il Cantico delle Creature dopo tanto tempo, e nel linguaggio originale. San Francesco in un certo senso è il "mio" santo. Fin da bambina, ho sempre sognato di avere con gli animali il rapporto che lui aveva con loro. Buona Pasqua e buon lunedì dell'Angelo, in megaritardo, ma di cuore. 🙂
Ciao, Grazia! Sì, ho preso la versione dal web, ma poi l'ho corretto seguendo quella della mia vecchia letteratura del liceo. San Francesco è un santo bellissimo in rapporto agli animali, ma ancora di più Sant'Antonio Abate, il "santo del purscèl" come dicono qui a Milano. Mi ricordo che lo vidi la prima volta su un quadretto attaccato alla porta di una stalla, infatti ne avevo parlato nell'ambito del mio post dedicato al maiale.
Auguroni contraccambiati di "buon tutto"! 🙂