Oggi sono ospite del blog L’angolo di Cle con un articolo dal titolo Il rutilante simbolismo dei colori nel Medioevo cavalleresco.
Si parlerà di Umberto Eco, di stemmi, di livree e soprattutto del trattato di araldica di Sicille, nome d’arme di Jean Courtois, che insegna a un immaginario apprendista la nobile arte di “blasonare”.
Scopriremo quindi non soltanto i segreti de Il blasone dei colori apparso nel 1495, ma anche i motivi per cui ebbe così grande fortuna presso tutte le corti europee.
Vi aspettiamo numerosi al seguente link!
E andiamo subito a curiosare 😉
Curiosi di tutto il mondo, unitevi! 😉
Bravissima! lo ribadisco anche qui! Mi è venuta una voglia di approfondire araldica & Co. che non puoi immaginare XD Sfortunatamente il tempo per la lettura (e non solo XD) è contato, però l'idea rimane e prima o poi… *__*
Grazie infinite, Glò. Per quanto riguarda la tua "voglia" irresistibile, mi hai fatto venire in mente quelle delle gestanti… 😀
E, per quanto riguarda il resto, vogliamo parlare del fascino esercitato dai motti delle casate? Ovviamente tutti in latino ed altamente evocativi. Ricordo brevemente che il motto dei Visconti era "vipereos mores non violabo" cioè "non violerai le usanze del serpente". Brrrr… Sarebbe bello anche costruire il proprio blasone con motto. Prima o poi comunque scrivo senz'altro un articolo anche sui motti! ^_^
Anche qui: come sempre bellissimo post che apre gli occhi su un mondo ai più sconosciuto.
🙂
Grazie a te di essere passata, Luz, sia qui che da Clementina. A presto. 🙂