Carissimi,
come avete trascorso il mese di agosto? Devo dire che il tempo è volato, come sempre accade quando si è impegnati in attività piacevoli e rigeneranti, tra cui il mio viaggio in Umbria, che è andato molto bene, e alcune visite a Milano che mi hanno permesso di scoprire molti angolini interessanti.
Ora è tempo di rimettersi in pista con il blog! In base al mio penultimo post in cui vi auguravo buone vacanze, avrei dovuto metter mano a tremila progetti. Se ben ricordate, avevo in mente quattro punti essenziali… vediamo se sono riuscita a combinare qualcosa. Suddivido i progetti in due categorie, con un segno di spunta in caso di successo come nei classici elenchi, oppure nisba.
ATTIVITÀ SÌ ü
1. leggere la corrispondenza di guerra della mia famiglia, ordinata in tre grossi raccoglitori e che consta di lettere tra mio papà e suo fratello, pure lui al fronte, le sorelle, i genitori e gli amici dal 1940 a tutto il 1946. Questa è una vecchia foto che i genitori avevano mandato ai loro due figli in guerra nel 1942, trovate le parentele in rapporto a me:
Le lettere per la massima parte erano collocate in modo corretto nelle buste di plastica a parte qualcuna che era fuori posto a causa dell’incerta timbratura o della mancanza di data o busta. Ho fatto fatica anche a raccapezzarmi rispetto alla datazione dell’Era Fascista Ma, con i nomi dei luoghi dove si trovavano mio zio e mio papà, impegnati prima nell’addestramento militare, e poi spediti uno sul fronte russo come caporale, e il secondo in Libia come carrista, sono riuscita a sistemare tutto.
Devo dire che è stata un’esperienza emozionante al massimo, in modo particolare nel leggere lettere che mostravano una grandissima forza d’animo da parte di ogni componente della famiglia, pur tra lontananze, pericoli e difficoltà. Le scritture dell’epoca erano molto belle e ordinate, al di là degli inevitabili errori grammaticali, e lo scrivente economizzava lo spazio sulla carta scrivendo in modo piccolo, quasi microscopico alle volte. Ecco qualche esempio. Questa sulla sinistra è una cartolina postale con il francobollo del re Vittorio Emanuele III e scritta propagandistica:
La seconda sulla destra è una cartolina a colori di prevenzione sanitaria: “Le chicche fanno male ai denti, ma io me li lavo spesso” dice il bimbo munito di spazzolino e dentifricio.
Oggi non siamo più abituati che qualcuno ficchi il naso nella nostra corrispondenza, e attribuiamo un grandissimo valore alla privacy… ma all’epoca la censura era normale, specialmente in tempi di guerra. All’esterno delle buste, come nel caso che potete vedere qui accanto, si apponeva la fascetta “Verificato per censura”, e un timbro sulla lettera stessa. La lettera veniva letta da cima a fondo e, sulle frasi che non passavano il vaglio, che magari menzionavano i luoghi delle operazioni militari, si stendeva un inchiostro talmente coprente che non si poteva leggere nulla, nemmeno in controluce.
Mio papà, prigioniero degli inglesi in Africa, nello specifico nel Sud Africa a Sonderwater, aveva ritrovato al campo un suo amico che gli insegnava a disegnare. Ecco una sorta di cartolina pieghevole di cui purtroppo le prime scritte sono illeggibili. Però il suo autoritratto di giovane con la testa ancora piena di capelli è rimasto; e, come vedete, non se la cavava per niente male!
Ci sono molti momenti drammatici, come la morte della nonna Luigia il 28 dicembre del 1942 a causa di una peritonite. Qui trovate la lettera con cui mio nonno Enrico informava mio zio Osvaldo, che era in Russia, della morte di sua mamma. Ci sono anche lettere che parlano dei bombardamenti che colpirono e distrussero molti edifici di Milano nel 1943, con allegati ritagli di giornale che menzionano tutti i punti più duramente colpiti, come il teatro Filodrammatici o lo stesso Policlinico, e anche la Pinacoteca di Brera dove prima erano state messe in salvo le opere.
Insomma, un pezzo di Storia non solo personale, che mi ha commosso profondamente, ma che riguarda l’Italia tutta. Un periodo di grandissimo dolore e lutti inenarrabili, ma da cui sono scaturite le nostre attuali libertà.
2. Il secondo argomento che è andato a posto è più tecnico del precedente, quindi mi perdonerete il brusco passaggio di tono. Volevo apportare qualche ritocco sul blog, più che altro riuscire a dare la possibilità di inserire immagini nei commenti. Sono riuscita ad apportare alcuni miglioramenti:
a. Per quanto riguarda l’estetica del blog, ho cambiato alcune delle immagini scorrevoli, che l’anno scorso avevo lasciato perché ormai esausta dall’impresa titanica combattuta a base di stringhe html, o altrimenti sarei andata al manicomio. Quelle che non mi piacevano erano proprio il quadro della presa della Bastiglia, in quanto mancava tutta la parte inferiore con la folla, e l’ultima immagine con l’angelo di Roerich cui erano state tagliate le gambe.
Tenendo la prima immagine dell’arazzo di Bayeux, che è l’immagine simbolo del blog (o Ur-blog, come direbbe Goethe), ho inserito delle nuove immagini cercando di rispettare un ordine cronologico: il ritratto di Bernabò Visconti e della sua famiglia in un affresco di Santa Maria Novella (potevate dubitare che non trovasse il modo di piantar le tende anche là?), poi il quadro di Delacroix della libertà che guida il popolo, una fotografia in bianco e nero di soldati in trincea nella Prima Guerra Mondiale, e infine la sommità di un altro quadro di Roerich.
b. Grazie a mio figlio, che si è degnato graziosamente di aiutarmi (e impiegando dieci minuti dove io avrei impiegato dieci anni), sono riuscita a inserire la necessaria stringa html nella schermata, per dare modo a voi e a me medesima di inserire nei commenti sia immagini sia video. Ho fatto una prova nell’ultimo post di “Insieme raccontiamo 23” e ha funzionato. Ero felice come una Pasqua. Le istruzioni per voi si trovano alla base dei commenti per ogni post, e quindi ora potete sbizzarrirvi, se volete!
c. Ho avuto un problema con il blogroll, nel senso che blogger non mi dava più le icone dei vostri blog e soprattutto il titolo dell’ultimo post pubblicato. Siccome non c’è stato niente da fare, ho deciso di mettere un semplice elenco al momento. Non so se è stato un problema momentaneo, ma ogni tanto quel blogroll mi dava dei problemi anche senza che io vi inserissi nulla, una volta eravate spariti tutti di colpo. Gli utilizzatori di blogger hanno consigli da darmi? Ve ne sarei davvero grata.
d. Ho scritto alcuni post, ma non quanti avrei voluto. Però ci sarà una sorpresona nella seconda metà di settembre!
3. Dovevo concentrarmi sul mio progetto TOP SECRET… Mi sono concentrata, nel senso che ho fatto la mia parte. Dopo una notevole dose di caos e incertezze, proprio ieri ho ricevuto un’ottima notizia, ma ancora non posso dirvi niente. Tengo le dita incrociate, perché la situazione è in eterno divenire! Spero di riuscire a raccontarvi qualcosa, sempre nella seconda metà di settembre dove, a quanto pare, accadranno un sacco di cose.
ATTIVITÀ COSÌ COSÌ
1. Volevo andare avanti con la scrittura del mio romanzo sulla Rivoluzione Francese, o in alternativa lavorare a una nuova parte esoterica sul Libro III Le regine di Gerusalemme da inserire in un punto apposito, con la resa dei conti tra Geoffroy e Clotilde.
In breve, il romanzo sulla Rivoluzione è andato a farsi una sonora ronfata, dato che sono Una e non Trina, vale a dire che sono un essere umano e non posso scrivere due cose in contemporanea. Anche se è vero che ho iniziato la nuova parte esoterica da titolo La ballata della strega di Bruges, sono ben lungi dall’essere avanti nella stesura. Ho le idee chiare sull’intera storia, ma la scrittura è un altro paio di maniche. Vabbeh, tanto l’editore non è che mi chiami ogni giorno…
Però non sono rimasta del tutto inattiva, e ho scritto un racconto per il concorso “Lombardia Segreta” (ecco il link di riferimento). La scadenza ora è piuttosto ravvicinata, ma ve lo segnalo ugualmente. Il tema del concorso letterario sono i segreti della Lombardia. Si accettano testi brevi sia di saggistica che di narrativa (racconti) aventi come tema una storia, un luogo, un paese, una città, un monumento, un personaggio sconosciuti o poco noti da scoprire e valorizzare.
Ho fatto leggere il racconto a un gruppetto di lettori, che mi hanno fatto alcune osservazioni, ma in generale lo hanno apprezzato molto. A me piace anche perché la protagonista è una donna, che racconta la sua storia in prima persona e potrebbe venirne fuori un bel monologo teatrale, magari da proporre nell’ambito di alcune manifestazioni contro la violenza sulle donne e l’8 marzo.
2. Nel mese di agosto ho letto pochissimo, con mia grande costernazione. Ho finito infatti un romanzo di Federigo Tozzi, “Tre croci”, e l’antologia dei racconti di Marco Freccero “Cardiologia” (che ho recensito su Amazon insieme a “Non hai mai capito niente”, recensioni qui e qui) e “Figlia dei fiordi” di Sandra Faè (qui la recensione). Ho scoperto infatti che senza la mia trasferta quotidiana in metropolitana, la mia attività di lettrice si riduce al lumicino. Non sembra, ma in quelle due ore e mezza di viaggio macino pagine su pagine. Recupererò ben presto!
Nel frattempo ho avuto la conferma che soffro da shopping compulsivo da libri, perché quando nella mia edicola ci sono le bancarelle di libri a 1-2 euro mi precipito di sotto e ne risalgo con sacchi di romanzi che vanno a gravare sulle ormai sofferenti scaffalature del mio studio. Prima o poi dovrò fare come Ulisse che si faceva mettere i tappi di cera nelle orecchie per non sentire il canto delle sirene; nel mio caso mi farò mettere una benda sugli occhi. La situazione peraltro non migliora con le innumerevoli proposte di ebook che mi fanno venire l’acquolina in bocca, e il mio e-reader ormai sta per collassare.
***
E voi, come sono andate le vostre vacanze? Avete letto qualche libro interessante o siete andati avanti con l’attività di scrittura?
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Fonti immagini:
- Bernabò Visconti con la moglie Beatrice Regina Della Scala, affresco a Santa Maria Novella – Firenze
- The Lady of Shalott di William Maw Egley, museo di Sheffield
Un progetto Top Secret, interessante! In bocca al lupo e bentornata tra di noi!
Molto Top Secret, caro Marco. Ed è talmente in divenire che ho dovuto cambiare tre volte il paragrafetto che lo riguardava perché ogni giorno, o quasi, succedeva qualcosa. Grazie per il bentornata, e per il commento! 🙂
Hai fatto molte cose quest'estate e tutte interessanti. Grazie per questo racconto che mi ha introdotto nella tua bella famiglia attraverso foto e lettere toccanti. Anch'io, quest'estate, attraverso la lettura di un libro di memorie di uno scrittore poco conosciuto ma non per questo poco interessante, ho percorso il periodo delle due guerre; ho letto anche altro e dopo"Giobbe" di Joseph Roth, ho acquistato in modo compulsivo ( proprio come te ) tutto ciò che ancora non avevo di questo autore.
Un caro saluto 🙂
Grazie per il tuo commento e ben ritrovato! La storia della mia famiglia paterna meriterebbe una serie di post a parte, tanto è stata tribolata. Gliene erano capitate di tutti i colori durante la guerra, davvero. Ho trovato dei documenti che mi hanno permesso, incrociando le date e ragionandoci sopra, e facendo anche delle ricerche io, di scoprire anche dei piccoli scheletri familiari. Sai com'è, all'epoca le persone non facevano trapelare i fatti loro…
Grazie anche per avermi fatto parte delle tue letture, a presto.
Sono contenta che comunque il progetto top secret, di cui ovviamente sono curiosissima, abbia ricevuto un'ottima notizia. Mi sembra che il tuo agosto sia stato produttivo anche se hai letto meno di quanto avresti voluto. Non si tratta di voti di scambio ma mentre tu leggevi me io leggevo te e ti rinnovo i miei complimenti a La colomba e i leoni libro primo, cari lettori di questo blog se mi leggete, sappiate che è un romanzo immenso e coinvolgente, nonché molto preciso in ogni dettaglio, del resto cara Cristina così sei tu e si nota bene attraverso questo tuo blog.
Non ti ho mai detto che l'arazzo di Bayeaux l'ho visto! Una visita davvero emozionante su cui ero scettica, voleva andarci il marito e lo assecondai. Bene, buona ripresa allora.
A presto.
Sandra e grazie per la citazione
Il progetto Top Secret ha fatto scompisciare dal ridere alcuni membri della mia famiglia, in primis mio cognato; e anche a mia mamma ogni tanto viene da ridacchiare, pensandoci. Attualmente sono sul chi va là…
Grazie infinite per le tue belle parole, sono proprio contenta che il romanzo ti sia piaciuto. Parla di esseri umani, fatti di carne e sangue, di speranze, battaglie, istinti, amori e spiritualità; e, come hai visto, c'è anche una bella dose di avventura e viaggi, il che non guasta! 🙂
Anch'io vidi l'arazzo di Bayeux, tre anni fa: è un'opera straordinaria, un vero e proprio fumetto di propaganda oltre che un lavoro minuzioso di ricamo. E' interessantissimo anche per il tipo di abbigliamento da battaglia.
Grazie di tutto, e buon proseguimento con il blog e tutto il resto! 🙂
Bellissima attività, rivivere la storia della propria famiglia è qualcosa che dovrebbe essere quasi obbligatorio per così dire. Io per fortuna ho mio zio, storico dilettante ma competente, che ha fatto una cosa del genere per la nostra famiglia.
Ottimo il restyling del blog 🙂
Per rispondere alla tua domanda, sul piano della scrittura sono pressoché fermo, non mi piace "scrivere per scrivere", attendo valide motivazioni.
Letture pure vanno un po' a rilento, soprattutto fumetti, ma sto leggendo anche una raccolta di articoli di Ennio Flaiano che mi fanno capire come, ahinoi, il nostro paese non è cambiato poi così tanto, già negli anni '50 esistevano certe attitudini non proprio opportune per la crescita sociale e civica di una nazione…
P.S.: "Tre croci" l'ho letto alcuni mesi fa.
Hai proprio ragione, Ariano. A me questa corrispondenza è capitata tra capo e collo lo scorso anno, in seguito alla morte dell'ultima parente di mio padre, la più giovane (quella che nella foto è segnata come "zia Andreina"). Dico la più giovane perché il bimbo che vedi nella foto era morto nel 1944. Ho trovato queste lettere e altri materiali in varie scatole, ma era tutto alla rinfusa, e quindi a gennaio mi sono messa a catalogarle in ordine di data, infilando ogni lettera in una busta di plastica e mettendo il tutto in tre raccoglitori. Era stata un'impresa titanica, perché c'era anche la corrispondenza degli amici dell'oratorio e altri conoscenti. Si è dunque creato un insieme di scambi fittissimi, ed è stato anche emozionante, leggendole, vedere come una rispondeva alle domande dell'altra. Mi sembra di aver fatto un buon lavoro, in questo senso.
Purtroppo mio padre è mancato da più di vent'anni, ma ricordo i suoi racconti sui tempi della guerra, lui era carrista in Africa. Però molto vagamente, purtroppo. Il tuo zio storico dilettante è da tenere caro, meno male che ci sono queste persone! Rammento che quando ero ragazzina venne a casa nostra uno studente, che stava facendo un'indagine presso i reduci di guerra e intervistò mio padre registrando l'intervista su un'audiocassetta.
Grazie per aver risposto alle mie domande, e ci riaggiorniamo presto. (Che cosa pensi di "Tre croci"?)
L'ho trovato molto fatalistico, spietato in un certo senso. Però è sicuramente ben scritto, penso che leggerò altri libri di Tozzi.
Io ho fatto un po' fatica all'inizio, per il genere di linguaggio e soprattutto per il fatto che non riuscissi a distinguere bene i tre fratelli partendo dai dialoghi. Ho notato che non ci sono personaggi davvero positivi nel romanzo. Però alla fine mi è piaciuto: trovo che sia un'opera crudele e un bello spaccato sociale.
Cara Cristina se ti può consolare anche io soffro di shopping compulsivo di eBook, scarico l'estratto, inizio a leggere e poi compro…
Comunque sei stata bravissima! In agosto, oltre ai tuoi piacevolissimi viaggi, hai fatto davvero molte cose; deve essere stato molto emozionante leggere le lettere dei tuoi avi, pensa che mi sono emozionata io a guardare le foto, forse perché ho ripensato ai miei nonni e ai miei genitori. Sul blog roll non ti posso aiutare, sono abbastanza ignorante a livello informatico, motivo per cui non mi sono ancora decisa ad aggiornare il mio blog. A proposito questa settimana ho comprato il tuo romanzo (sempre in eBook) su Amazon, spero di leggerlo presto e di lasciarti una recensione. Ben ritrovata e buon settembre!
Cara Giulia, grazie mille del commento. Proprio stamane ho appreso che l'edicola presso cui ho comprato tutti quei libri chiude; da una parte sono triste per l'edicolante, e dall'altra mi complimento con me stessa per aver colto l'occasione di fare gli acquisti un tanto al chilo. Il problema sono anche i blog che offrono proposte irresistibili, come … vero, Glò? 😉 Ultimamente quella trilogia sui pirati m'ha fatto venire una voglia… ma una voglia…
Leggere la corrispondenza del proprio padre, dello zio, della zia, e dei nonni (che in questo caso non avevo conosciuto) è stato emozionante come dici, perché sono proprio le persone da cui provieni, con tutte le loro tribolazioni. Siccome poi tu che leggi le loro lettere sai benissimo che cosa li aspetta (morte, malattie, lutti…) sei ancora più partecipe.
Grazie comunque del tuo parere sul blogroll, mettere solo il link rende il tutto più ordinato, ma non riesco a capire quando ci sono gli aggiornamenti. Magari potrei iscrivermi alle varie newsletter.
Grazie anche per l'acquisto del mio romanzo, io ho comprato i due tuoi, ma sto lottando per metterli sul mio smartphone che ora ha il video bello grande per lettura. Al momento li ho sul pc.
Ben ritrovata anche a te e buona domenica! 🙂
Sullo smartphone si legge molto bene, da quando ho l'iPhone che ha uno schermo ampio gli eBook li leggo più lì che sull'iPad…
Ho un Samsung 5A, ma non c'è stato verso di caricare l'applicazione per lettura. Ci ha provato anche mio figlio, che è molto più ganzo di me con la tecnologia, ma nisba.
Ho comprato Il pittore degli angeli, non te l'avevo scritto…
Sì, l'avevo capito, infatti al momento c'è solo quello come ebook. 🙂
Per quanto riguarda il ciclo crociato, posso preparare in autonomia solo l'ebook de La terra del tramonto, perché sul contratto per Le strade dei pellegrini non ho la liberatoria per l'autore. Silele Edizioni non fa gli ebook, strano ma vero! Magari lo preparerò da qui a dicembre come proposta prenatalizia.
Sono rimasta incantata dalle lettere e dal relativo archivio familiare :O Sono testimonianze preziosissime oltre che ricordi affettivi, ovviamente!
Quelle situazioni così drammatiche – guerra, prigionia, lontananza, censura – sembrano sempre lontanissime, invece basta poco per renderci conto che tutto ciò appartiene all'"ieri".
Per il resto, ottime cose sia per il blog (non so dirti nulla sul guaio con il blogroll…) che per le tue visite e viaggi (penso che alcune anticipazioni tu ce le abbia date in Fb), fatto bene a spendere in libri e… anch'io come te ho letto poco, ma veramente poco -_-
Troppo caldo umido per il mio fisico, non reggo… Insomma, ho cercato di sopravvivere XD
Bentornata!!! 😀
Cara Glò, bentornata anche tu da queste parti. Sappi che ti ho nominata nella risposta a Giulia poco sopra. 😉
Hai proprio ragione quando dici che le vicende dell'ultima guerra appartengono all'"ieri". Infatti se pensi che la Rivoluzione Francese è scoppiata "solo" nel 1789, ti rendi conto che è tutto dietro l'angolo. Avevo letto il commento di uno storico che è troppo presto per dare un giudizio sulla Rivoluzione, ad esempio, essendo un evento epocale ma giovane.
Leggendo le lettere mi rendo conto di quale vita beata mi trovo a vivere, e che mi lamento quando ho un piede gonfio per il caldo. Poi leggo che mio zio era in Russia a -50 gradi e mi vergogno da morire.
Spendere in libri è un piacere fisico, un godimento quasi carnale oserei dire. Non appena li acquisti ne vuoi ancora, e ancora!
Grazie anche a te per il bentornata, vedrete che nel mese di settembre ci saranno delle sorpresone che vi lasceranno a bocca aperta! 🙂
Se penso che quelle cartoline, quelle lettere sono testimonianze vere, di vite vissute e sofferte, mi si accappona la pelle. Io ho conservato il diario che mia nonna scriveva ed è prezioso per me, perché leggendo fra le sue pagine sento l'odore di un periodo che non conosco e questo mi emoziona sempre.
La mia estate, non è un mistero, è stata quella che è stata, però se con la scrittura sono andata molto a rilento, la lettura mi ha dato grandi soddisfazioni: sotto l'ombrellone ho alternato il romanzo di un esordiente tedesco (bello, ma con dei "ma") a , pensa, "I Promessi Sposi" che volevo rileggere da tempo. Esperienza unica.
Con il blogroll, ho avuto due volte esperienze analoghe alla tua: mi è sparito l'elenco e ho dovuto ricreare i link ex nuovo con l'incomodo di dimenticare spesso qualche blog amico e di scoprirlo in ritardo.
Purtroppo la mia competenza si arena quando si parla di certe cose.
Aspetto le novità! 😉
Cara Marina, ben ritrovata sul blog! Infatti sapevo che mia zia conservava fotografie e corrispondenza della guerra, ed è stata la prima cosa che ho cercato quando è deceduta. Ci tenevo tantissimo ad averle. Non immaginavo, però, di trovare tante testimonianza, e questo lo devo a mio zio Osvaldo, con cui la zia aveva vissuto. Non erano sposati, e dopo la guerra erano andati a vivere insieme. Man mano che rileggevo tutto, ripensavo a tanti frammenti di discorsi di mio padre e di mio zio, sulla guerra e su quelle esperienze. Quasi in ogni lettera c'è tanta nostalgia per la famiglia, persino delle discussioni che non mancavano, specie con il padre (il nonno Enrico) che era un autentico despota. Dopo, se riesco, metto nei commenti una foto di mio papà in Africa.
Caspita, addirittura "I Promessi Sposi"! Come riscoprire e riassaporare un classico imposto a scuola, con tutta un'altra consapevolezza.
Mi ricordo che anche a te era sparito il blogroll, ma vero che è una cosa stranissima? Il bello è che non avevo aggiunto o tolto nessuno, quella volta, e aprendo il blog ho visto che era sparito tutto. Mi è venuto un colpo!
A presto e buona domenica. 🙂
Mi piacerebbe parlare dei Promessi Sposi senza fare lezioncine didattiche, ci sto pensando.
Le foto d'epoca sono bellissime: sanno creare un'atmosfera unica.
Una volta, con alcune di esse, ho fatto una composizione in decoupage bellissima: mia madre la tiene ancora in camera sua.
Comunque sì, questa del blogroll è una cosa strana e poi è brutto sapere che non conoscendone le ragioni non si può evitare che accada (dovesse ricapitare)
Un approccio alla lettura dei Promessi Sposi non didattico, da parte di una persona adulta, sarebbe molto interessante. Sarebbe ottima anche una comparazione tra le sensazioni (e la ripulsa) che suscitava in età scolare, e quelle che ti ha dato ora la lettura.
Nell'album fotografico che ho composto ci sono foto d'epoca di persone a me sconosciute, risalenti all'inizio del 1900; le tengo perché sono davvero belle e molto interessanti per l'abbigliamento e le pettinature.
Ho messo la foto di mio padre in Africa sulla mia bacheca Facebook, non essendo riuscita a creare un URL pubblico. Uffa!
Che bello avere per le mani le lettere di famiglia! Io ho fatto poco lavoro di ricerca storica, ma uno dei momenti più belli è stato quando ho catalogato e quindi letto delle lettere del '600 scritte da un amministratore di un grosso podere della zona al suo signore. È proprio un tuffo nella storia.
E attendo con ansia il progetto segreto!
Ben ritrovata, Tenar. Maneggiare i documenti della propria famiglia è ben altra cosa che avere a che fare con documenti qualsiasi. Questi ultimi possono essere interessanti, ma nella storia familiare c'è un pezzo del tuo cuore.
Per quanto riguarda il documento che hai trovato, mi hai fatto ricordare di una mia amica laureata in storia medievale che aveva svolto attività in archivi storici, e raccontava che la maggior parte dei documenti riguardava beghe su territori, poderi, mulini e campi.
Il progetto segreto a quanto pare attira! 😉
Bentornata anche a te, Super Cristina. Ho letto con commozione la prima parte del post, per motivi ovvi, anche in casa mia c'è chi ha dato molto e versato sangue per questa nostra Patria. Piccola digressione: tuo zio carrista era mica nell'Ariete?
Ho letto dei tuoi progetti e sono felice per te, aspetto con grande curiosità gli sviluppi.
Un grazie doppio per il bentornata! Rispondendo alla tua domanda, mio zio era in fanteria (aveva scampato per un pelo la ritirata di Russia. Era proprio mio papà a guidare i carri armati! 🙂 Aveva fatto l'addestramento a Verona, e dopo qualche mese era partito per la Libia. Non ho trovato menzione nelle lettere di essere nell'Ariete, e nemmeno mi ricordo che mi avesse detto questo nome, dopo. Mi ricordo bene quando diceva che al porto di Napoli avevano fatto credere che partissero bene equipaggiati, e invece in Africa non avevano niente. Molti si erano ammalati di malaria e malattie tropicali, lui compreso.
Insomma, dai, ne hai fatte di cose! Ovvio che non si riesce mai a fare tutto quello che si vorrebbe… ma bisogna anche riposarsi, altrimenti si torna dalle vacanze più stanchi di prima!
E' vero! 🙂 Bisogna anche riposarsi e ho cercato di farlo, malgrado il caldo e le notti insonni. Mi rendo conto che, esternamente, posso sembrare una specie di Ridolini. 😉
[img]https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b2/Passing_the_Buck_%281919%29_-_Ad_1.jpg/221px-Passing_the_Buck_%281919%29_-_Ad_1.jpg[/img]
Bentornata! Io ho continuato con la normale attività del blog, come ben sai, visto che ci siamo più volte intersecati nel mio spazio commenti.
Per la faccenda blogroll mi sono trovato in una situazione analoga alla tua. Finché ho avuto il vecchio template non ho mai incontrato problemi, ma con il cambio di grafica il blog ha cominciato a dare i numeri e sono stato anch'io costretto a ripiegare sul semplice elenco dei blog che seguo.
Grazie anche a te per il bentornata! Sì, ti ho seguito con sufficiente assiduità e ho visto che hai sempre pubblicato.
Allora siamo già in tre che ci siamo visti sparire i nostri blogroll: a questo punto mi viene da pensare che i nuovi template entrino in qualche modo in conflitto. Il mio è un template del tutto esterno, in effetti. Per quanto mi riguarda trovo scomodo avere un elenco puro e semplice. Continuo a cliccare sui link, perché ho paura di perdermi qualcosa d'interessante.
Stessa cosa io, sono costretto a cliccare sui link quotidianamente o quasi.
Penso anch'io che dipenda comunque da qualche problema di incompatibilità con i nuovi layout. Ho anche tentato alcuni interventi sull'HTML ma senza risolvere nulla. In ogni caso non ho alcuna intenzione di tornare al template classico e per ora vado avanti così.
Il tuo nuovo template è bellissimo, fai bene a tenerlo così. Se si facesse un passo indietro tornando al vecchio, non è detto che la struttura del blog non ne risenta comunque.
Interessante la tua archeologia famigliare.
Io invece ho lavorato tutta l'estate, anche se mi sono concesso un momento di mare ad Alassio, di cui avevo proprio bisogno. Ho letto diverse cose, oggi ho iniziato Il Falcone Maltese di Hammett.
Grazie del passaggio, Marco. Bene, almeno sei riuscito a fare un po' di mare! Io ho appena iniziato La bestia umana di Zola: mi serviva leggerlo per un post al momento incompleto. Questi autori classici hanno una prosa che ti lascia a bocca aperta.
Oh, che bel post!
L'archivio familiare mi ha dato una forte emozione. Lo scambio epistolare, così come le fotografie raccontano molto più di ciò che vi si legge e ci ricordano, se mai ce lo fossimo scordato, che la guerra è una vera porcheria. Sempre.
Non oso pensare cosa vi sia dietro quel top secret… 😀
Andrò presto ad aprire il tuo blog da PC per vedere i nuovi aggiornamenti… Non ti si può lasciare un secondo che rivoluzioni tutto 😉
Io mi son presa una bella pausa in cui ho scelto di rimanere il più possibile offline per sgambettare sulle Alpi e ora, pian piano, passo in rassegna i blog degli amici. :))
Ciao Clem, bentornata da queste parti! La corrispondenza di guerra è sempre molto emozionante anche quando non tratta della propria famiglia. Un paio di anni fa lessi lo scambio epistolare tra un medico, poi disperso in Russia, e il fratello ingegnere rimasto in Italia. Entrambi erano cugini di Ruggero. Si può capire molte cose dalle lettere, e anche i caratteri delle persone che scrivevano.
Il Top Secret si sta sempre più trasformando in un X-File! 😉
Al blog ho dato qualche ritocco, più che altro estetico… ero ancora traumatizzata dallo scorso anno! Hai fatto bene a prenderti una bella pausa dal pc e similari.
Che meraviglia il recupero delle corrispondenze d'altri tempi. Io conservo qualche centinaio di cartoline che raccoglievo da piccolo tra i parenti per la mia collezione. Sono però quasi tutte anni 60/70… molto belle come immagini vintage ma si trattava principalmente di semplici "saluti e baci" da località di villeggiatura.
Il blogroll? Bel casino! Come rimanere senza un braccio. Mi sa che quando si esce da "canoni" di blogspot tutto diventa un terno al lotto.
Sorprese? Progetti top secret? Ansia…
Ciao, TOM, un "ben ritrovato" anche a te! Le cartoline sono pure bellissime, nei miei raccoglitori ho trovato diverse cartoline pasquali e natalizie. Ci sono anche cartoline che mostravano delle immagini di propaganda fascista, e quelle militari invariabilmente corredate da frasi di Mussolini.
Sono ancora una delle poche persone che ama scrivere e mandare cartoline, che vengono apprezzate da chi le riceve (si tratta di un pensiero speciale) e usate anche come segnalibri. Pensa che in alcuni luoghi si fanno merce rara, e non ne vendono più!
Sì, ho paura anch'io che il cambio del template non vada a genio al blogroll. Del resto se si è anarchici bisogna aspettarsi delle "ritorsioni".
Soprese? Progetti? 🙂
Sì, me lo ero perso questo!!!!
Hai fatto tante più cose di me che ho annaspato in un cucchiaio d'acqua. Pace! Mi rifarò! E i progetti… voglio sperare che siano come il vino e che invehiando migliorino ahhahahah
Emozionante la corrispondenza familiare! Quelle cartoline, quelle calligrafie, le frasi… dicono tanto di un periodo che noi non abbiamo vissuto per fortuna nostra.
Mi fai però venire tristezza perchè io non ho più nulla. Solo una carta d'identità del campo di oncentramento di Norimberga di mio nonno e una sua cartolina alla nonna per l'onomastico.
Terrò preziosi quelli.
Grazie di aver trovato il tempo di passare, Pat! Io sono fortunata perché ho addirittura dei documenti che risalgono alla fine del 1800, e anche delle carte d'identità quando ancora esisteva il Regno d'Italia. Anche un'altra amica non ha corrispondenza così antica come la mia. Nel post non lo scrivo, ma la nonna era di Torino, e mio zio e mio papà erano nati a Torino. Per cui scorre sangue piemontese nelle mie vene! 😉
Fai bene a tenere care la carta d'identità e la cartolina. A volte mi chiedo quali memorie rimarranno di noi, in questa nostra società così volatile…
Ho dedicato tutta l'estate alla revisione-traduzione del romanzo, perciò la nuova storia non è ancora partita. Per fortuna ero arrivata ad avere un'idea abbastanza chiara e convincente, così non dovrebbe essere difficile partire.
Come dicevano gli antichi Ars longa vita brevis. Per quanto mi riguarda, faccio dei progetti, ma si scombinano ogni volta. Però sono degli scombinamenti piacevoli!
Che dire se non… meraviglioso???
Intanto, globalmente un'estate attivissima. Sei fra le persone elette che riescono a fare di questa stagione un periodo fervido in tutti o quasi i sensi. Non mi stupisce che non si riesca a leggere molto, io per esempio non ci sono riuscita per nulla. Troppo concentrata sulla fondazione dell'associazione e a godermi il mio fantastico nipote per tutto il mese di agosto. Ho fatto milioni di bagni di mare, cosa che non mi riusciva da anni, per dirne una. Ho visto un pezzetto di Sicilia orientale che mi ha lasciata senza fiato. Ho ritrovato il gusto di alcune abitudini che avevo smarrito. In breve, è stata una bella estate.
Il tuo lavoro sull'archivio di famiglia mi piace moltissimo. Quelle immagini sono di una dolcezza infinita.
Oh, grazie infinite del commento, Luz. Non so come mai, ma i tuoi commenti sono speciali e mi trovano in perfetta sintonia, come se facessero vibrare una corda nel profondo. In effetti ho fatto parecchie cose, quella cui tenevo di più era leggere la corrispondenza famigliare: non sembra, ma tre raccoglitori fitti di lettere, con scritture non sempre semplicissime da capire, ha richiesto il suo tempo. Sono contenta di averlo fatto, ho potuto capire un po' meglio, in questo modo, anche alcune stranezze e silenzi famigliari. Avevano sofferto tutti molto e non ne parlavano volentieri, dopo la guerra.
La tua estate è stata proprio bella, avevo visto infatti delle foto su Fb.