“Non c’è due senza tre”, recita il proverbio, e quindi, dopo il successo di “Buck e il terremoto” e “Storie di gatti”, i componenti del branco di Buck hanno onorato la saggezza popolare e preparato una terza antologia. Come sempre, i proventi del libro verranno donati alla Croce Rossa Italiana in favore dei colpiti dal sisma 2016 e l’antologia ha il patrocinio dei Comuni di Amatrice e Accumoli. Il tema portante dei 21 racconti della nuova antologia è il Natale e un irrinunciabile messaggio di speranza.

Il tema dell’antologia
Siccome avevo comprato già le due prime antologie, speravo che la curatrice Serena Bianca de Matteis procedesse con il bando per i nuovi racconti onde poter partecipare. Mi dicevo, abbastanza scioccamente che, dopo i nostri amici a quattrozampe cani e i gatti, forse sarebbe toccato ai bipedi uccelli, e avevo già in mente un racconto ad hoc. Così è stato, ma… sorpresa! Il tema portante sarebbe stato il Natale.

Confesso che sono rimasta spiazzata, non perché io detesti il Natale, ma proprio perché si tratta di un tema assai impegnativo, esattamente come molti grandi argomenti: l’amore, la bontà o la bellezza, ad esempio, possono generare soprassalti di entusiasmo o moti di insofferenza e fastidio. Possono anche produrre delle vere e proprie banalità a livello narrativo. Brevemente, ricordo che il Natale non è la festa della famiglia, dei cenoni e dei regali, che sono effetti collaterali più o meno piacevoli, o il ritorno di omoni dalla barba bianca, contornati da stuoli di elfi, ma è il compleanno di un Bambino speciale. Questo Bambino, il Figlio di Dio, si è incarnato sulla terra perché ha avuto compassione di noi e della nostra condizione, per chi ci crede; e anche per chi non ci crede è lo stesso, perché sono queste le origini del Natale, e non altre di carattere più fantasy e commerciale.


Il mio racconto

Stavo per gettare la spugna quando Giulia Mancini mi ha consigliato di prendere una scena da qualcosa che avevo scritto o che stavo scrivendo, e adattarla per un racconto come aveva fatto lei per le Storie di gatti. Ci ho ruminato sopra per un bel pezzo, poi ho estratto una scena dal romanzo sulla Rivoluzione Francese in corso d’opera, guardacaso ambientata proprio durante la notte di Natale. Ho dovuto adattare il testo, ma sono riuscita a mantenere gli uccelli e a dare il messaggio di speranza finale. Il racconto, Notte di Natale ad Arras,  ha un protagonista d’eccezione, e per scoprire chi è occorre, com’è ovvio, acquistare la raccolta. Non rimarrete delusi, ve lo assicuro, non tanto per il valore del racconto in sé, quanto per la celebrità del personaggio. L’incipit è il seguente:

All’uscita dalla funzione, l’uomo alzò lo sguardo e scorse una luna splendente, posata nel cielo bluastro. Si volse a guardare la Cattedrale Notre-Dame-en-Cité-d’Arras e s’accorse che torri, guglie e merletti di calcare sfolgoravano.
Lui e sua sorella Charlotte si fermarono nella piazza per salutare amici e conoscenti che, come loro, avevano assistito alla liturgia di mezzanotte, tra nuvolette di fiato gelido, gote arrossate e scalpiccii di piedi; mantelli di lana, pellicce e guanti foderati di capretto. Dopo la Messa officiata per celebrare la nascita del Redentore sulla terra, lo stesso vescovo di Arras, che s’intratteneva con i fedeli, era irrigidito dal freddo.
In quel mentre, le campane presero a squillare con tanta forza che la lastra ghiacciata del cielo parve spaccarsi; e a malapena si udivano i convenevoli e gli auguri.

Gli altri racconti
Proprio in questi giorni ho finito di leggere anche gli altri racconti e quindi posso affermare a ragion veduta che sono tutti testi scritti e donati col cuore, ma sono anche di ottimo livello il che non guasta. Tutti gli elaborati sono stati sottoposti al vaglio di un’editor. Io sono stata affiancata da Stefania Crepaldi, che ha suggerito dei micro interventi di editing per migliorare lo scritto. Tra i racconti, me ne sono rimasti impressi alcuni in particolare, non me ne vogliano gli altri partecipanti. Chi detesta il Natale troverà un gemellaggio ideale in Il Natale secondo mia madre di Elena Grespan che forse gli farà cambiare idea, come la protagonista, o comunque gli strapperà un sorriso. Chi lo attende con partecipazione troverà pane per i suoi denti, come in Pane a Natale di Giuseppe De Micheli o in Profumo di pane di Giuseppina Ricci, a testimonianza che il pane è davvero l’alimento principe per l’uomo. Particolarmente toccanti, almeno per me, sono stati La ginestra di Giuliana Leone e lo splendido Il guardiano della neve di Nadia Banaudi. Ma c’è anche da divertirsi con La volpe di Borgo Faggio di Velma J. Starling, racconto che è stato letto e interpretato da Elisa Elena Carollo durante la presentazione a Bookcity. E che dire di Babbo Natale sa di cioccolato di Gloria Maria Magnolo? Che vi sorprenderà come quando, da bambini, certi eventi magici ci stupivano davvero. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, dato che sono ben 21 racconti!
Ecco dunque i link per acquistare qualcosa che non vi regalerà soltanto delle ore di piacevole lettura, o da donare ai vostri cari, ma che è stato concepito nell’autentico spirito del Natale:
Buona lettura!