Bella questa signora del ritratto a sinistra, non è vero? Un decolleté del genere non dovrebbe far insospettire nessuno. E invece Charles-Geneviève-Louis-Auguste-André-Timothée d’Éon de Beaumont, detto “chevalier d’Éon” (1728-1810) era un diplomatico, una spia, un ufficiale e uno scrittore. In parole povere, un uomo. Ma non in tutte le stagioni.Visse infatti vestito da uomo per quarantanove anni e da donna durante trentadue anni.
Si tratta di un altro sconcertante personaggio scaturito da questa camaleontica età moderna: un periodo storico che trasforma ogni cosa, dal manoscritto alla stampa, dalla religione alla laicizzazione della società, dagli stati regionali agli stati così come li conosciamo, dalle rivolte alle rivoluzioni… e potrei continuare per molto tempo a snocciolare esempi.
Una delle figure più brillanti e contraddittorie del XVIII secolo, lo chevalier d’Éon svolse ruoli importanti nella diplomazia ufficiale, e soprattutto in quella parallela, di Luigi XV, durante la guerra dei Sette Anni del 1756-63 che vide coinvolte varie potenze europee su opposti schieramenti. Come ambasciatore in Inghilterra, elaborò, tra le altre cose, un piano d’invasione del paese via mare.
Celebre era, appunto, il suo gusto pronunciato per il travestimento. Questo potrebbe spiegare come in alcuni suoi scritti la sua identità sessuale sia rimasta un enigma storico. Un collegio di dottori poté constatare con l’autopsia eseguita che era dotato di attributi maschili anche se un altro esame era arrivato alla conclusione opposta. Lo chevalier d’Éon amava la bella vita e il buon cibo, e scrisse dei saggi su svariati argomenti.
Lo possiamo vedere qui sotto a sinistra in una stampa satirica, impegnato in un duello con Monsieur de Saint-George a Carlton House il 9 aprile del 1787. Nel ritratto a olio sulla destra, invece, posto alla National Portrait Gallery, siamo nel 1792, quindi in un’età dove è piuttosto anziano. Ci guarda con il suo viso roseo e fintamente bonario, in testa il cappello ornato di un enorme fiocco patriottico con i tre colori della Francia rivoluzionaria.
Questa figura incredibile non poteva non colpire l’immaginazione di qualche creativo! E difatti ha generato una serie anime creata dallo scrittore Tow Ubukata e prodotta dallo studio Production I.G, distribuita in Italia da Yamato Video, che s’ispira molto liberamente al personaggio storico. Un anno prima della serie TV era stato pubblicato dalla Kodansha un manga, scritto da Ubukata e illustrato da Kiriko Yumeji, anche se le due storie sono molto diverse. Il manga è stato pubblicato in Italia dalla Star Comics.
« Nel principio fu il verbo. Quelli erano i giorni in cui regnava Luigi XV… Versailles splendeva in tutta la sua gloria, e sul corso della Senna prosperava la città di Parigi, pervasa da bellezza e confusione. Il tempo cambia ogni cosa. Solo le parole rimangono. Ecco perché io, D’Eon de Beaumont, racconto la mia storia, e quella dei miei compagni che credettero nello spirito della Francia. Narrerò gli eventi che misero fine a un’era, e del corpo di una donna trovato a galleggiare nella Senna. Il suo nome era Lia de Beaumont. La mia sorella maggiore. »
(D’Eon de Beaumont, voce narrante, introduzione al primo episodio)
La storia si svolge nel XVIII secolo, sotto il regno di Luigi XV, alla vigilia della Rivoluzione francese. La corte di Versailles, all’apice del suo splendore, vede gli aristocratici impegnati nella loro esistenza fatta di balli e di banchetti, ma cominciano già a intravedersi le prime crepe, destinare a minare le fondamenta di un’era che volge inesorabilmente alla fine. Una mattina, nella Senna viene trovata una cassa che galleggia sulle acque. Ben presto si rivela essere una bara, sul coperchio della quale è incisa la parola PSALMS, e dentro la quale viene ritrovato il corpo di una donna, che viene riconosciuta come Lia de Beaumont.
D’Eon de Beaumont, il fratello minore di Lia, è membro della polizia segreta e sta svolgendo indagini su una serie di sparizioni di giovani donne. Non appena viene ritrovato il corpo di sua sorella, il cavaliere viene avvisato della scoperta, ritrovandosi inconsapevolmente all’inizio di una storia torbida e misteriosa.
Ho provato a guardare qualche episodio, perché la storia parte molto bene sia con l’arrivo della cassa sulle acque della Senna, sia con la questione dell’identità del fratello, che si fa sempre più incerta. Oltre al trauma per la morte della sorella, quest’ultima gli ha donato qualcosa della sua anima, concetto che è senz’altro nelle mie corde. Speravo di ritrovarmi alle prese con un altro filone nello stile di Lady Oscar, ma a dire la verità non mi ha entusiasmato: la vicenda secondo me si disperde con l’arrivo degli zombie – genere di creature che non sopporto proprio – risvegliati da una setta segreta di alchimisti. Gioca anche il fatto, probabilmente, che non sia riuscita a trovare la versione in italiano, ma solo quella in inglese o in francese, e i miei neuroni sono ormai diventati molto pigri. Penso però che riproverò, ma a data da destinarsi! I disegni sono comunque bellissimi e le ambientazioni molto curate, e sono una gioia per i miei occhi.
Se siete curiosi e volete dare un’occhiata alla prima puntata, nella versione in inglese, potete trovarla cliccando sul seguente video:
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Fonte testo: Wikipedia
Fonte immagini:
- Charles de Beaumont en habit féminin dessiné et gravé par J. B. Bradel (1779).
- Satire du duel d’escrime entre « Monsieur de Saint-George et Mademoiselle la chevalière d’Éon de Beaumont » à Carlton House le 9 avril1787. Gravure de Victor Marie Picot basée sur l’œuvre originale d’Alexandre-Auguste Robineau.
- Portrait of d’Éon by Thomas Stewart (1792), at the National Portrait Gallery.
Sono molto curiosa e andrò a vedere. Strano personaggio, anzi persona. Mi affascina la tua cultura e quando parli di storia, ma che si fonde con altri temi. Complimenti! Il bello di un post è scoprire cose nuove.
Sono del tutto d'accordo con te, Tiziana. Secondo me nella storia ci sono dei fatti che sono più incredibili della fantasia, e persone che sembrano scaturite dalla penna di un grande romanziere. Questo è uno di quei casi. Grazie del passaggio e a presto!
La storia della doppia autopsia con i risultati discordanti, mi ha fatto pensare al famoso detto "c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto"… 😉
Ahahahah, è vero! Se nemmeno la scienza non riesce più a darci certezze… La storia dello chevalier d'Éon e del suo sesso indefinito, o meglio composito, mi ha ricordato quello della regina Cristina di Svezia: alla nascita fu dichiarata un maschio, salvo poi a dover cambiare in fretta e furia i dispacci inviati alle ambasciate d'Europa proclamando la nascita di una bambina. Altra grande donna di cui mi piacerebbe parlare, prima o poi.
Personaggio veramente interessante di cui ignoravo l'esistenza, il tuo blog è sempre una miniera di scoperte interessanti.
Cartoni animati ne guardo tuttora, quindi nel mio caso più che l'infanzia mi ricordano… l'intera vita 😀
Curiosamente non mi ha mai attratto "Lady Oscar" che tu citi e che ebbe un gran successo fra quelli della mia generazione (ma io vado sempre controcorrente 😉
Un cartone che davvero mi fa tornare a quell'età incerta a metà strada fra infanzia e adolescenza è "Hello Spank", davvero simpatico anche grazie al doppiaggio di Liù Bosisio.
Pensa che anch'io l'ho scoperto per caso. Stavo cercando in rete delle immagini dei rivoluzionari quando mi sono imbattuta in alcune fisionomie di Robespierre e Saint-Just che mi rimandavano a un anime giapponese. Giustappunto quello sullo chevalier d'Eon. Poi, come sempre, da cosa nasce cosa, sono arrivata al vero chevalier d'Eon e ho scoperto che era davvero esistito.
Grazie per aver condiviso con noi i tuoi gusti sui cartoni animati, che ti rendono un evergreen! 😉
Non ho capito se si sentiva uomo o donna? O neanche le fonti storiche l'hanno capito? Forse era genderfluid, o magari anche intersex dati i risultati discordanti delle autopsie.
Da quanto ho letto, nemmeno le fonti storiche lo hanno capito. Io mi sono fatta l'idea che fosse un androgino, cioè che possedesse le caratteristiche di entrambi i sessi. Dopo cerco un'immagine che lo riproduce in entrambe le versioni e la collego qui.
[img]https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b5/Chevalier_d%27%C3%89on.jpg[/img]
Questa in realtà fa il paio con quella dell'inizio, solo che qui è in versione maschile.
Sei una fonte inesauribile di sorprese Cristina, questo personaggio storico è davvero interessante, soprattutto se pensiamo al momento storico in cui viveva. Oggi nessuno si stupirebbe di un uomo che si veste da donna, ma all'epoca deve aver suscitato molto stupore…sai che mi ha fatto venire in mente il film Orlando con Tilda Swinton del 1992, lui viaggiava nelle varie epoche ed era sia uomo che donna, lo hai visto? Comunque tra i cartoni animati io mi fermo a Heidi e Paperino
Hai assolutamente ragione, Giulia, pensa lo sconcerto di presentarsi a quel modo in pubblico. Sebbene sia a conoscenza del fatto che il fratello del Re Sole, Filippo d'Orléans, noto omosessuale, si presentasse ai balli di corte al braccio del suo amante, vestito e truccato da donna. Avevo letto sia il libro di Orlando e avevo visto anche il film, straordinari entrambi!
Grazie per la risposta alla domanda finale. 🙂
Come è potuto sfuggirmi questo personaggio, io che sono stata una cultrice di manga e che ho letteralmente adorato Lady Oscar?
Mi guarderò qualcosa di questo cavaliere. Forse andava in onda esclusivamente su qualche canale tv secondario, chissà.
Interessante che sia esistito un personaggio così moderno, provocante, fatto per essere narrato in qualche bel romanzo.
Io ho amato tanti cartoni, Candy Candy in primis, metto proprio Lady Oscar al secondo posto.
P. S. Anch'io detesto le storie con zombie. Non li sopporto proprio.
Io ho deciso di guardare comunque questa serie, un po' per volta, perché m'interessa – zombie a parte. L'inglese è molto chiaro e comprensibilissimo, non si dovrebbe fare troppa fatica.
Per quanto riguarda il "Vero" chevalier d'Eon, penso proprio che per svolgere la professione di ambasciatore e diplomatico fosse necessario presentarsi come uomo, e che solo nella seconda parte della sua vita, come dire, abbia potuto rilassarsi e vestire da donna.
Grazie anche a te per aver risposto alla mia domanda sui cartoni animati preferiti!
Per fortuna che i tuoi neuroni sono diventati pigri, cara Cristina! Se si fossero attivati ulteriormente, chissà cosa ci avresti combinato… 😉
A me la passione per gli anime è venuta ora (un po' in ritardo?), ma mi guardo volentieri questa puntata, sono curiosa.
Ahahah, grazie! In realtà avevo l'idea di questo post da un po' di tempo, mi sembrava venuto il momento di comporlo e pubblicarlo. Come scrivevo più sopra, l'inglese è molto chiaro. Allora buona visione! 🙂
La scoperta dell'esistenza di un personaggio come questo mi conforta nella mia idea che la Storia non sia solo un freddo elenco di date e di avvenimenti ma che racconti la vita di uomini e donne.
Dimenticavo: Buone Vacanze!
Come recita lo slogan del blog, "la Storia siamo noi"! E spesso è più incredibile della realtà, come mi raccontano anche i casi che tratti.
Per il momento non sono ancora in vacanza, anzi, ho visto che hai pubblicato la seconda parte della decapitata di Castel Gandolfo. Verrò presto a leggerti! Grazie del commento.