La pagina bianca di René Magritte (1967)
Tramontata è la luna
E le Pleiadi a mezzo della notte;
anche la giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l’anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.

Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
Saffo (630 a.C. circa – 570 a.C. circa) è stata una poetessa greca antica. Nella sua produzione si possono sostanzialmente distinguere due tipi di liriche: quella corale, caratterizzata da un rapporto professionale tra il poeta e un committente, normalmente celebrativa, e quella intimista. La lirica di Saffo rientra nella melica monodica (ossia canto a solo), dove la poetessa esprime le proprie emozioni a divinità o ad altri esseri umani. La poetessa offre un’immagine semplice ma appassionata dei sentimenti dell’io lirico, dove l’amore ha un ruolo da protagonista con tutta una serie di riflessioni psicologiche e in cui il ricordo e l’analisi delle emozioni passate ne suscita nuove altrettanto forti. 

Fonte immagini:

  • “La pagina bianca” di René Magritte (1967)
  • Ritratto femminile, detto “Saffo”. Copia romana da originale greco dell’età classica. Musei capitolini di Roma.

Fonte testo:

  • “Tramontata è la luna” da “Lirici greci” di Edizioni Corrente (1940), traduzione di Salvatore Quasimodo
  • Wikipedia per la biografia