Ben ritrovati con questo nuovo video sul rapporto della Storia con i miei romanzi: un modo per riprendere progetti e normalità.
Questa proposta viene preceduta da un mio intervento molto breve. Infatti lascio ampio spazio alla bellissima voce della mia amica
e alle immagini medievali che accompagneranno la sua lettura, relativa a un passaggio del mio romanzo “Le regine di Gerusalemme“. Ecco alcune note biografiche sulla mia lettrice:
Clementina che, da sempre, nutre profondo amore per letteratura, arte e teatro, ha preso parte, per molti anni, ad un gruppo di lettura scenica confluente in un’associazione di promozione culturale che opera con numerosi enti e laboratori artistici.
Il suo repertorio è vasto e spazia dai testi classici, dalle intramontabili proposte teatrali, ai romanzi moderni, alla poesia, agli aforismi, alla saggistica e anche ad articoli delle più prestigiose penne del giornalismo.
La passione di Clementina per la lettura scenica si lega al desiderio di proporre un’esperienza immersiva durante la quale, al di là del puro intrattenimento, chi ascolta s’incuriosisce, si immedesima con il soggetto della narrazione e viene invitato, con un gioco di mescolanze di registri interpretativi, ad approfondire e riflettere su specifiche tematiche.
Perché la lettura ad alta voce, soprattutto quando abbinata all’azione teatrale, dà modo di esprimere non solo i contenuti dei testi, ma anche le emozioni e i sentimenti che risiedono nelle pagine scritte e che, attraverso il lettore, si animano per prender vita in chi le ascolta.
Sto terminando la lettura de Le regine di Gerusalemme, perciò vado ad ascoltare con particolare interesse.
La lettura di una reader dà valore aggiunto a una pagina, indipendentemente dal suo valore. Per lo stesso autore si tratta di una vera sorpresa e di un indubbio arricchimento! Ricordo con particolare emozione anche la lettura di Jane Bowie di alcune pagine de "Il pittore degli angeli".
Carissima Cristina,
lasciami dire che sono onoratissima di trovarmi ancora ospite del tuo meraviglioso blog attraverso la mia voce: grazie dal più profondo del cuore!
Anzitutto ci tengo a sottolineare che la relazione della Storia con i tuoi romanzi è sempre stata più che stringente e quest'ultima pubblicazione gode del medesimo legame. Se fosse possibile,direi anche un pizzico di più. Lo dico perché leggendo il libro ci si immerge in quel preciso contesto storico, si ri-vivono gli avvenimenti descritti con tanta cura e ci si abbandona alla poesia della narrazione, con le sue esotiche immagini.
Inoltre, ne Le Regine di Gerusalemme, ciascun protagonista è così nitidamente disegnato che anche la voce giunge rapida e cristallina all'orecchio della mente.
Infatti, quando mi hai chiesto di prestare le mie corde vocali ad Arda non ho esitato un istante ad accettare la sfida. Non tanto perché pensassi di riuscirvi senza rischi – pietà, perdonatemi tutti! 😀 – , ma in quanto avevo tanto gradito questo personaggio dalla personalità così ricca di risvolti che, in pratica, mi stavi facendo un regalo… e poi quel suono mi era familiare.
Quindi, cara amica mia, che altro aggiungere? Speriamo che la splendida Arda non vada su tutte le furie con questa saltimbanchi! 🙂
Carissima Clem, sono davvero contenta che tu abbia accettato il mio invito e di essere anche riuscita a comporre questo nuovo video nonostante le mie indubbie carenze tecniche. 😀
Il romanzo "Le regine di Gerusalemme" mi è particolarmente caro perché parla delle donne, dei loro sentimenti e dei loro drammi, lontani e così vicini nel tempo. Come hai letto, ci sono delle parti al femminile che ben si prestano a un'interpretazione sentita.
Arda è un personaggio molto particolare, si è imposta alla mia attenzione con forza e molta verve. A molti lettori suscita sensazioni contrastanti, non del tutto positive, ed è giusto che sia così. Per molti versi mi ha sempre ricordato Rossella O'Hara di "Via col vento", bella, intelligente e spregiudicata e che impara a sopravvivere molto in fretta in un mondo violento e dominato dagli uomini. Ti posso assicurare che ha molto apprezzato la tua lettura: le piace che si parli di lei! :))
Raffinatissima la scelta di una tela di John William Goodward per introdurre 😉
Ricordo che alle superiori, mentre il professore leggeva una poesia di Dante a Beatrice, qualcuno gli chiese perché non l'aveva sposata. E il professore rispose che, prescindendo dal valore "simbolico" di Beatrice, a quei tempi non ci si sposava con chi si amava, ma con chi decideva la famiglia. In quel momento mi resi conto quanto fossero normali i matrimoni combinati in epoca medievale.
Sei un intenditore, Ariano! 🙂
In effetti il matrimonio combinato era la norma nelle famiglie altolocate. Non dico che i genitori facessero sempre delle pessime scelte, ma il dato di fatto è che la ragazza aveva poca o nulla voce in capitolo. La Chiesa tentò di regolamentare il matrimonio con il "libero consenso" degli sposi, più che altro per cercare di arginare l'intemperanza dei nobili (che procedevano tra ripudi, concubinaggio e poligamia…). Ma è chiaro che una bambina di nove anni desidera soltanto compiacere i genitori, e diceva quasi sempre di sì.
Che bella sorpresa, ascoltare nuovamente la voce di Clementina.
Molto molto brava, una drammatizzazione praticamente perfetta. I miei complimenti, perché questo tipo di lettura valorizza il testo. Bello anche l'accordo fra voce e immagini.
Ricordo quel capitolo del romanzo. Riviverlo con questa lettura è stato piacevole. Continuate a produrre queste esperienze pregevoli.
Un saluto e un abbraccio particolare a Clementina. Manchi.
Mi hanno detto da più parti che il reading è una lettura di particolare difficoltà. In effetti penso che durante una recitazione si possa anche improvvisare, ma nella lettura scenica sei vincolato alle parole, che devi sia rispettare sia interpretare. Io continuerei a impappinarmi! 🙂 Sono particolarmente grata a Clementina per la sua disponibilità. Anche a me Clem manca molto nella blogosfera, anche se abbiamo un rapporto di amicizia molto saldo e ci frequentiamo oltre il mondo virtuale. Però una presenza come la sua, con i suoi contributi culturali, è sempre preziosissima.
Spero faccia ritorno, prima o poi. Era davvero un valore aggiunto fra questo nostro frequentarci e approfondire varie tematiche.
Grazie, di cuore, delle belle parole!
Fa sempre un gran piacere ricevere complimenti, specialmente quando provengono da persone che stimo moltissimo!
Approfitto di questo spazio anche per chiedere scusa di questa mia assenza dalla rete…
Ti mando un abbraccio affettuosissimo!
Un abbraccio a entrambe e buona giornata!
Ho finito adesso di vedere il video e ascoltare la splendida interpretazione di Clementina, bravissime entrambe. Con i video te la cavi sempre meglio Cristina! Complimenti.
Sono molto contenta di essere riuscita a preparare questo video, ci tenevo in modo particolare vista l'idea della registrazione audio. Prima però dovevo andare dalla parrucchiera per mettermi in ordine: ero impresentabile! 😀
Grazie! Davvero troppo buona!
Un caro saluto
Che bello sentire la voce di Clementina! Spero ritorni col blog prima o poi, un caro saluto a tutti quanti.
Ti ringrazio per il commento, Nick! Riferirò a Clem del tuo auspicio. 🙂
Ciao Nick, che piacere ritrovarti!
Grazie di tutto, dal cuore!
Piacere mio, credimi, piacere mio.
Molto crudo come passaggio, ma del resto il Medioevo era un periodo tragicamente duro. Io, per esempio, penso sarei facilmente finito al rogo come stregone. 🙂
Alcuni dei dipinti mi hanno fatto venire in menti gli incubi, la controparte maschile dei succubi.
Un saluto anche a Cle. 🙂
Ricambio il saluto, caro Marco!
Ahimè, il Medioevo, purtroppo, non si è portato via tutta la crudezza e l'orrore di certi costumi.
Mi riferisco ai fenomeni criminali che colpiscono le donne, in maniera specifica in ambito familiare, e che continuiamo a registrare giorno dopo giorno, anno dopo anno poiché spesso le loro motivazioni poggiano su quella cultura discriminatoria, di origini antichissime, che viene definita patriarcale.