La Crocifissione bianca di Marc Chagall (1928), The Art Institute of Chicago.

Dopo questo, Gesù, sapendo che tutto era ormai compiuto, affinché si compisse la Scrittura, dice: «Ho sete». C’era là un vaso pieno di aceto. Avendo dunque messo una spugna piena di aceto attorno a (una canna di) issopo, (la) portarono alla sua bocca. Quando dunque ebbe preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto», e chinato il capo, consegnò lo spirito (Gv 19,28-30).

Amor di vita

Invoco il fior di luce,
la grazia del mattino
quando si scioglie il sonno come un grumo
di sangue scuro: amor di vita torna
a splendere sugli alberi e sul limo.

Erbe tra le macerie
del mondo che riplasma le sue forme,
cedo all’antica brama di fiorire
per sempre sopra l’eterno morire.

ADRIANO GRANDE, Fuoco bianco, in F. Ulivi – M. Savini (a cura di),
Poesia religiosa italiana cit., p. 648

 
 
 

Adriano Grande è stato un rilevante poeta del Novecento italiano, nato a Genova nel 1897 e vissuto a Roma dal 1934 fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1972. Apparteneva alla cosiddetta “linea ligure” di quel gruppo di poeti che, nel primo dopoguerra, diedero nuova e vigorosa fioritura alla lirica italiana sollevandola su piano europeo.

La sua ispirazione si giovava d’un apprendimento pittorico ed elegiaco della realtà naturale, e sfociava in un senso cristianamente religioso dell’esistenza. Come poeta ha riportato diversi premi e come narratore anche un premio “Teramo”. È stato anche autore di teatro: una sua specie di farsa filosofica, Faust non è morto, rappresentata a Roma nel 1935, è stata un manifesto per il ritorno allo spettacolo di poesia. Un altro suo dramma, Gli angeli lavorano, fu premiato a San Miniato. Dall’età di sessant’anni si è dedicato alla pittura, e quale pittore naïf è stato invitato alle maggiori mostre nazionali e straniere.

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Cristina M. Cavaliere

 

Fonte testo:

  1. “Poesie di Dio”, 1999 – Einaudi
  2. Biografia da Wikipedia