Mezzogiorno sulle Alpi di Giovanni Segantini (1892)

Carissimi,

ero in dubbio se sospendere le pubblicazioni del blog visto che di recente sono stata piuttosto discontinua per gli impegni che tutti conoscete. 😉 Tuttavia ho visto che molti blogger sono già in vacanza, se non con il corpo almeno con la mente, e hanno giustamente chiuso i battenti.

Ho deciso dunque di procedere con la chiusura estiva “ufficiale” del blog con la consueta poesia. In questo periodo mi ripropongo di leggere della narrativa, infatti mi sono arrivati tre romanzi che da tempo mi facevano venire l’acquolina in bocca. Ne ho già iniziato uno che è assolutamente nelle mie corde! e poi vorrei andare un po’ avanti a scrivere il mio romanzo Il Tempio di Salomone di cui peraltro è già pronta la copertina. Ogni tanto passerò sui vostri blog per sapere se ci sono novità, e commentare eventuali vostri post. Spero comunque che possiate trascorrere un’estate di svago.

Qui vi propongo Oh estate! di Pablo Neruda che mi ricorda tanto le estati trentine della mia infanzia: una stagione di sole, di aria aperta, di fienagione, di raccolto e notti trascorse in chiacchiere e sotto le stelle… e quindi trovate anche un luminoso quadro di Giovanni Segantini, un pittore che adoro.

 

Oh Estate abbondante,
carro di mele mature,
bocca di fragola,
in mezzo al verde,
labbra di susina selvatica,
strade di morbida polvere sopra la polvere,
Mezzogiorno, tamburo di rame rosso,
e a sera riposa il fuoco,
la brezza fa ballare il trifoglio,
entra nell’officina deserta;
sale una stella fresca verso
un cielo cupo, crepita
senza bruciare
la notte dell’Estate.

 

Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (1904-1973) è stato un poeta, diplomatico e politico cileno, considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Ha anche ricoperto per il proprio paese incarichi di primo piano, diplomatici e politici. Inoltre è conosciuto per la sua adesione al comunismo (per cui subì censure e persecuzioni politiche). Morì in un ospedale di Santiago poco dopo il golpe del generale Pinochet nel 1973, in circostanze ritenute poco chiare.

 

 

La poetica di Neruda spazia dal realismo al surrealismo, dalla lirica intimista a quella civile e politica. Tra i suoi principali ispiratori e modelli vi sono Francisco de Quevedo, Walt Whitman e Arthur Rimbaud. Secondo Neruda, la poesia è un atto di pace e amore, ma egli è costretto dalle circostanze a combattere chi questa pace vuole distruggere, come nei versi diretti contro i dittatori, il neocolonialismo e l’imperialismo statunitense, in cui la rabbia del poeta verso chi rovina la purezza della vita viene palesata; la sua ispirazione più profonda però non viene mai messa in ombra:

 

«La poesia è sempre un atto di pace. Il poeta nasce dalla pace come il pane nasce dalla farina.»

(da Confesso che ho vissuto)

 

Cristina M. Cavaliere
Fonte testo e immagini: Wikipedia