Carissimi,

vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno lasciato un commento all’ultimo post, o un messaggio sui social o whatsapp, mi hanno scritto una mail o fatto una telefonata. Vi ringrazio soprattutto del vostro affetto, è la prima volta che sono proprio malata in questo modo (al di là delle normali influenze).

Sono convinta che nel mio organismo stiano circolando dei battaglioni di anticorpi che dovrebbero starsene in caserma, e a non andare in giro armati fino ai denti per poi scaricare “fuoco amico” su cellule sane. Spesso ho la nausea e un senso di malessere diffuso, oltre a tutto il resto. La mattina mi sveglio e sono un catorcio ambulante. Sono in ansiosa attesa del responso degli esami del sangue per l’individuazione dell’eventuale streptococco nel sangue, per iniziare subito la terapia antibiotica.

Ma bando agli argomenti tetri e parto con la prima buona notizia che tenevo a farvi avere subito, visto che ci ho lavorato in questi mesi, cioè la pubblicazione dell’edizione riveduta e corretta de La Colomba e i Leoni – Libro I La terra del tramonto, con la nuova, spettacolare copertina che potete ammirare in apertura. Vi piace? È stupenda, vero? Procediamo però con ordine.

 

Il progetto di restyling

Tempo permettendo, lo scorso anno avevo iniziato l’operazione di riordino di alcuni miei romanzi con alcuni cambiamenti, principalmente sulla copertina onde inserire alcune novità tra cui il mio monogramma.

Il mio amico grafico Fabio Gialain, cui prima o poi dovrò fare un monumento, aveva già rivisto la copertina de Il Pittore degli Angeli, sia nell’edizione italiana che in quella inglese, e di questo ho parlato qui in occasione della promozione natalizia. Questo genere di copertine mi piacciono molto perché proseguono anche sul dorso e sul retro, così l’effetto è assicurato… insomma, si vede che sono fatte da un professionista e non raffazzonate maldestramente dalla sottoscritta che non è nemmeno in grado di inserire una scritta con Photoshop. Mi sono premurata di ricaricare sulla piattaforma Amazon il manoscritto col monogramma inserito sul frontespizio, e fare degli aggiornamenti su biografia, ma in questo caso non occorreva fare molto altro.

Assai più laboriosa si presentava la situazione per il primo romanzo della serie crociata, La Colomba e i Leoni – Libro I La terra del tramonto, pubblicato da Silele edizioni nel lontano 2014 in forma cartacea secondo il contratto della durata di tre anni, che era abbondantemente scaduto. Non vi sto a tediare con il racconto delle mie disavventure editoriali dato che sono argomenti noti e arcinoti, e stufano anche un po’, vi basti dire che avevo dovuto occuparmi di tutto da cima a fondo, soprattutto della copertina e della quarta nonché di parte della promozione conseguente.

 

LE NOVITÀ SULLA COPERTINA

La vecchia copertina

L’immagine che campeggia sulla precedente copertina prendeva spunto dal manoscritto del medico Dioscoride, un botanico e medico greco antico vissuto nella Roma imperiale sotto Nerone. Essa mostra un medico in una boscaglia, che giunge a cavallo in aiuto di un uomo, verosimilmente un principe, morsicato da un serpente. Dato che nel romanzo c’è una scena molto simile, con la differenza che la persona morsicata è un bambino, me ne ero subito innamorata e l’avevo fatta mia ridipingendola e invecchiandola con alcuni accorgimenti e bruciature tutt’attorno, e tralasciando com’è ovvio le scritte in arabo.

Questa è l’illustrazione originale.

 

Nel ridipingerla mi ero accorta di una cosa straordinaria: sia gli uccelli che volano in cielo o sono sui rami sia gli esseri umani hanno una sorta di aureola luminosa attorno alla testa (quelli che poggiano con i piedi sulla terra non ce l’hanno), e che la simmetria delle foglioline degli alberi è di una precisione assoluta. L’avevo passata poi alla “casa editrice” per la lavorazione grafica. Siccome la “casa editrice” intendeva soltanto schiaffarla su un fondo bianco peggio di una dispensa universitaria (di quelle tristi, però), avevo all’epoca chiamato in soccorso Fabio che aveva elaborato una copertina onde pubblicare il libro in maniera decorosa.
Un paio di anni dopo ero riuscita a pubblicare per conto mio l’ebook del romanzo su Amazon.

 

La nuova copertina

Era venuto il momento di fare dei minimi cambiamenti al romanzo e di ripubblicare il tutto, e soprattutto aggiornare la copertina. L’idea di base era scegliere una fotografia di grandissimo impatto e aggiungervi la vecchia immagine anche per dare un senso di continuità. Ho cercato molte immagini di deserti e anche di pergamene e decori dove inserire eventualmente la miniatura.

Come supponevo, però, le foto non andavano d’accordo con l’illustrazione, cioè facevano proprio a botte tra loro e in maniera violenta. Il problema di fondo è che mi ero affezionata a questa immagine del medico a cavallo e non riuscivo proprio a lasciarla andare, ma essa ha anche un formato orizzontale, è molto ricca di colori ed elementi e quindi per molti versi è di difficile gestione.

Allora ho pensato di cercare l’immagine di un leone accovacciato che richiamasse il titolo del ciclo, nel deserto oppure al tramonto, e ho trovato quello che vedete, comprensivo di un sole dalla tonalità calda e arancione tipica del tramonto.

Pensavo di riuscire a inserire il mio medico nel sole del tramonto, come se fosse una visione, ma di nuovo non era molto efficace e non si capiva nemmeno che cosa fosse. Allora ho cercato delle miniature di battaglie tra musulmani e cristiani in modo che si vedessero bene le spade aguzze.

E finalmente ho lasciato andare per la sua strada il mio medico a cavallo.

 

Il nuovo retro

Per quanto riguarda il retro, ho trovato moltissime fotografie di deserti lasciando perdere i turisti in calzoncini corti che si fanno i selfie sui fuoristrada, che nel 1099 erano ancora da venire, e poi ne ho trovato una con un beduino visto di spalle che mi sembrava perfetta. Il tema del viaggio è importantissimo nel romanzo, e in fondo il mio medico a cavallo è ora rappresentato da questa figura che procede a piedi nel deserto.

 

I modelli Bookbrush

Ho provato a costruire alcuni modelli per Fabio con l’ausilio di Book Brush, un sito di cui la generosa blogger Maria Teresa Steri ha parlato nell’ambito di una carrellata di post per creare card promozionali (qui l’ultimo per esempio), e che persino io riesco a usare… giusto per dargli un’idea di massima e non farlo ammattire. Fabio mi ha fatto avere un paio di prove e, dopo qualche aggiustamento sul font, la copertina scaturita è quella che avete visto.

 
 

LE NOVITÀ SUL TESTO

Si tratta di un’edizione riveduta e corretta con alcuni cambiamenti volti ad agevolare la lettura, che sono:

– l’ulteriore suddivisione in sezioni per un totale di otto parti;

– l’inserimento di titolini-segnaposto che aiutano nella lettura specialmente delle parti in prima persona, le più impegnative, in modo da poter sostare nel percorso;

le date cristiane e le corrispettive arabe, che si trovano in testa a ogni parte ed erano in neretto, sono state ora messe in chiaro e corsivo in modo da renderle più lievi;

ho tolto un paio di oggetti che probabilmente esistevano, ma della cui esistenza cui non sono sicurissima. Soprattutto i miei recenti studi universitari hanno fatto aumentare a dismisura il mio livello di paranoia storica.

Come scrivevo nell’ultima newsletter, ho riletto da cima a fondo il romanzo a video e… ebbene sì, anche a distanza di tempo, e rileggendolo con occhio freddo e disincantato, continua a piacermi moltissimo. Posso ritenermi soddisfatta del risultato!

 

Il risultato finale

Potete ora trovare l’edizione cartacea e l’edizione ebook su Amazon ai seguenti link, che per il momento sono scollegati:

edizione cartacea (pagg. 740): euro 17,10

 

edizione ebook: euro 3,90

Il libro è stato inserito come il primo di una collana, e procederò con il rinnovo anche degli altri due volumi pubblicati in modo da porli in continuità con questa nuova veste.

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Senza fare paragoni immeritati, dai miei ultimi studi letterari ho appreso che molti grandi nomi, come Torquato Tasso autore de La Gerusalemme Liberata, lavorarono alle loro opere cambiandole e ritoccandole fino all’ultimo momento. L’altro nome che viene in mente in modo naturale è Alessandro Manzoni con I Promessi Sposi. Da che cosa potrebbe dipendere secondo voi, è soltanto smania di perfezionismo? A voi è mai capitato di avere un vostro libro che non cessereste mai di riprendere e correggere?

 

Cristina M. Cavaliere