Come promesso, ecco a voi la terza puntata della rubrica sui Tarocchi, spiegata in modo chiaro ed esauriente dalla nostra amica Clementina. Per coloro che avessero perso i precedenti appuntamenti, niente paura, potete ritrovarli ai seguenti link, qui per l’introduzione e qui per le origini, oppure accedendo nella parte superiore del blog alla pagina di Clementina intitolata L’angolo di Cle.

Buona lettura e buon approfondimento!

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Ben ritrovati, cari amici: eccoci al nostro terzo appuntamento dedicato al mondo dei Tarocchi, nel corso del quale affronteremo il simbolismo del seme. Introduce l’argomento il bel Fante di Coppe del mazzo Visconteo Cary-Yale.

Chiaramente stiamo parlando degli Arcani Minori, e allora vale senz’altro la pena di ricordare che i Tarocchi si presentano come un mazzo di carte da gioco composto di settantotto carte, definite lame o arcani: ventidue maggiori (ricchissimi di raffigurazioni allegoriche, che parlano il linguaggio degli archetipi e che scopriremo in seguito) e cinquantasei minori.

Sul piano della lettura dei Tarocchi, sia essa di tipo divinatoria che di meditazione, i ventidue arcani maggiori rappresentano le cause degli eventi, i punti di forza, l’elemento che dà origine alla interpretazione della frase indicata, mentre i cinquantasei minori descrivono il come, il dove, il chi e il quando, ovvero definiscono nel dettaglio gli effetti narrati all’interno della frase che la stesura delle carte ci rivela.

Quindi, se agli arcani maggiori è affidato il senso prioritario del messaggio, le cinquantasei lame minori, invece, svolgono la funzione di specificare minuziosamente la situazione illustrata: gli arcani minori, infatti, si fondano sull’intreccio del simbolismo del seme con quello numerale.

 

Come potete notare queste sono le settantotto lame del mio mazzo di Tarocchi di Marsiglia.
Ho scelto quelli di Marsiglia (anche se ne possiedo anche altri tipi) perché sono convinta che la loro iconografia sia più utile a questo studio. In alto trovate i ventidue Arcani Maggiori e in basso i cinquantasei Minori divisi per seme

 

Andiamo, dunque a vedere più da vicino cosa si cela dietro al simbolismo del seme 🙂

Prima di tutto, rispettando la struttura che abbiamo seguito fin dall’inizio di questo nostro viaggio nel mondo dei Tarocchi, proviamo ad inquadrare storicamente la loro origine. Pertanto, va detto che nel corso dei secoli le chiavi di interpretazione di queste lame minori sono state molteplici. In ordine, sono state collegate:
– alle lettere ebraiche che compongono il nome impronunciabile di Jahvè, il tetragramma JHWH (per ulteriori informazioni cliccate qui) 
– alle quattro classi sociali in cui si divideva la società medievale: clero, intellettuali e militari, commercianti, contadini;

– ai quattro elementi, sia della tradizione ellenica, che della tradizione ebraica e delle Sefirot, così come dell’alchimia e della astrologia occidentale: Aria, Acqua, Terra, Fuoco (per approfondimenti leggete qui) 

Tiziano, Concerto campestre, 1509, Parigi, Museo del Louvre.
La donna alla fonte è una personificazione dell’Acqua. Il suonatore di liuto rappresenta il Fuoco.
L’uomo con i capelli scompigliati dal vento simboleggia l’Aria. La donna di spalle raffigura la Terra.
D. Stolcius von Stolcenberg, 1624, Viridarium chymicum, Francfort-sur-le-Main,
raffigurazione dei quattro elementi (da sinistra) terra, acqua, aria e fuoco,
con le sfere alla base rappresentanti i simboli dell’alchimia.
– alle quattro stagioni;
– ai quattro strumenti della magia occidentale: bacchetta, spada, coppa e pentacolo;

– ai quattro imperativi esoterici connessi con i quattro segni fissi dello zodiaco: il volere (Toro, Terra), l’osare (Leone, Fuoco), il tacere (Scorpione, Acqua) e il sapere (Acquario, Aria).

Affreschi del Castello di Malpaga, di Bartolomeo Colleoni,
Cristiano I di Danimarca visita il Colleoni: opera attribuita al Romanino (1467)

 

Battaglia di Crecy, dal manoscritto Chronicles di Jean Froissart (XV sec.)
Bibliotèque nationale de France.
Bene, arrivati a questo punto, ci accorgiamo che le precedenti attribuzioni rischiano di confondere un po’ le idee. 🙂

Un dato, però, rimane costante e cioè, come sottolinea Jodorowsky, che i Tarocchi si si dividono secondo una struttura di 4+1: quattro semi o simboli e una serie di arcani maggiori.

Il ventunesimo arcano maggiore, Il Mondo, nella versione dei Tarocchi di Marsiglia, ci ripropone lo stesso schema del 4+1.

Osserviamolo da vicino nell’immagine qui accanto. Trattasi de Il Mondo nei Tarocchi di Marsiglia di un mazzo realizzato da Jean Dodal
risalente al periodo 1701-1715, conservato a Lione. Vi accorgerete voi stessi che in esso compaiono quattro creature poste ai quattro angoli della lama con al centro una donna nuda che danza, a voler suggerire che l’essere umano è dotato di quattro energie, tutte diverse tra loro, ma tutte necessarie e unite, armonicamente, dalla medesima coscienza.
A questo punto vi propongo un mash-up delle interpretazioni che personalmente considero migliori in assoluto. Vi invito, comunque, sempre ad osservare attentamente l’iconografia dei quattro semi nel dettaglio, perché è un passaggio fondamentale per comprendere veramente il significato di queste lame.
SPADE: la spada è un’arma, che viene forgiata, temperata e affilata. Essa

segue, pertanto lo stesso processo cui viene sottoposta l’intelligenza, ad esempio nell’apprendimento del linguaggio. Ne consegue che il seme delle spade rappresenta l’energia intellettuale e, nei Tarocchi Marsigliesi (qui nella foto), corrisponde all’aquila dell’Arcano XXI, Il Mondo. Quest’aquila è capace di innalzarsi a grandi altezze ed è in grado di adottare, di conseguenza, un punto di vista più elevato. Il suo elemento potrebbe essere l’Aria. La spada è anche composta di metallo, quindi viene associata alla classe dei militari, allo stesso tempo il metallo è rigido e freddo, come l’inverno. Ma la spada è anche l’elemento che il mago utilizza per dissolvere e proteggere e per questo si collega all’indipendenza e alla libertà.

Ma non è finita qui, perché le spade corrispondono anche all’imperativo del sapere: ne consegue che le spade rappresentano anche tutto ciò che l’uomo teme, ovvero malattie (non a caso le spade sono il seme riferito alle questioni legate alla salute), lotte, ostacoli.
Sul piano della persone, inoltre, le spade designano soggetti bruni e alteri, in genere connotati negativamente. Infine, sul piano astrologico fanno riferimento ai pianeti Mercurio e Urano, che si relazionano con i segni zodiacali dei Gemelli, della Bilancia e dell’Acquario.

 

 

COPPE: tutti gli interpreti concordano nell’associare la coppa al simbolo cristologico del Graal. Stiamo dunque parlando di un seme particolarmente ricettivo e collegato all’amore, quindi di un seme collegato all’energia emozionale.

All’interno dell’Arcano XXI, il Mondo, le coppe vengono ad associarsi all’angelo. Il suo elemento di riferimento potrebbe essere l’Acqua. Le coppe vengono abbinate anche alla classe dei sacerdoti, degli artisti e degli intellettuali e fanno riferimento a pensieri, fede e sentimenti.
Fra le stagioni corrispondono alla primavera e sul piano dei comandamenti magici, poiché le coppe si associano all’acqua, elemento profondo e silenzioso, rimandano all’imperativo del tacere. Le coppe, pertanto, parlano di affetti, gioie, ricordi e fecondità.
Sul piano delle persone, inoltre, vengono assimilate a soggetti biondi, o comunque dai tratti molto dolci, connotati positivamente. Sul piano astrologico, infine, si relazionano a Luna, Venere e Nettuno, per cui ai segni zodiacali Cancro, Pesci e Scorpioni.

DENARI: il denaro proviene dalla terra sotto forma di metallo e viene successivamente forgiato in una

forma tonda. Allo stesso modo, il pianeta Terra, tondo e ricco di minerali, è il luogo deputato alla vita della specie umana, esso è uno e completo, ma viene costantemente modificato e sfruttato dalle azioni dei suoi abitanti. Quindi al denaro vengono correlate l’energia materiale, così come le questioni legate alle necessità corporali, le questioni legate al territorio, quelle associate ai soldi.

Nell’arcano Il Mondo corrisponde al bue/cavallo e il suo elemento di riferimento potrebbe essere la Terra. Sulla base delle classi sociali i denari vengono collegati ai commercianti, mentre la sua stagione di riferimento è l’autunno. Questo seme viene accomunato anche al pentacolo, ovvero lo strumento che il mago tiene tra le mani e con il quale delinea il cerchio magico. Sul piano degli imperativi esoterici si associa al volere, proprio per la sua stretta correlazione con la terra, tenace e resistente. I denari, quindi, ci parlano di affari, di ricerca, di resistenza, di ricchezza, in una parola, di concretezza.
Sul piano delle persone corrispondono a soggetti biondi o rossi, a connotazione neutra e con una vocazione per le faccende pratiche. Dal punto di vista astrologico, infine, i denari corrispondono a Mercurio e Saturno, dunque ai segni Toro, Vergine e Capricorno.

 

BASTONI: se si osserva l’Asso di Bastoni ci si accorge che in esso viene raffigurato un ramo, quindi un elemento che cresce spontaneamente e che non si può costruire, ma che tutt’al più si può modellare. Partendo da questo suo aspetto, i semi di bastoni rappresentano la forza della natura, che cresce spontaneamente: per questa ragione descrivono la potenza creativa e sessuale. Entrambe queste potenze possono essere canalizzate, ma emergono in modo spontaneo. Ad esempio, l’attrazione che l’artista prova verso una determinata forma di espressione, il suo talento, è un elemento che ha origini misteriose, ma che si può sviluppare attraverso il lavoro.

Nell’arcano Il Mondo il seme di bastoni corrisponde al leone, quindi fa riferimento alla sfera sessuale, alla sfera creativa, a quella dei desideri. Il suo elemento potrebbe essere il Fuoco. Fra le stagioni, i bastoni si collegano all’estate. Tra le classi sociali si associano a quella dei lavoratori, mentre tra gli strumenti del mago fanno riferimento alla bacchetta magica, cioè a quell’elemento che interviene in modo attivo sulla realtà. Sul piano esoterico, il seme dei bastoni si lega all’imperativo dell’osare. Quindi segnalano audacia, iniziativa, azione, trasformazione, dinamismo, progresso, invenzioni e viaggi.
Vengono messi in relazione alle persone brune, molto dinamiche e connotate in senso positivo. In relazione all’astrologia il riferimento va a Giove e Marte e fra i segni zodiacali troviamo Ariete, Leone e Sagittario.
Last, but not least, nel corso dei secoli, a seconda del territorio, i semi all’interno dei mazzi delle comuni carte da gioco hanno assunto forme differenti. Nel mondo occidentale si sono affermate prevalentemente le carte francesi, nelle quali i semi ricettivi di Coppe e di Denari si trasformano in simboli rossi: Cuori e Quadri; mentre i semi attivi di Spade e Bastoni diventano simboli neri: Picche e Fiori.

 

Semi francesi

 

Eccoci giunti in dirittura di arrivo alla conclusione di questo post. Mi auguro che vi sia piaciuto, mi rendo conto che avrei potuto entrare ancora di più nel dettaglio dei singoli simboli, ma ho scelto di offrirvi una panoramica con la quale, dal mio punto di vista, vengono rispettate le sfere più importanti sul piano dei significati, lasciando a voi il piacere di scoprirne dei nuovi.

Secondo voi, sarebbe stato il caso di sottolineare altro? Cosa, per esempio?

Vi andrebbe di aiutarmi ad arricchire questo quadro?

 

Nel ringraziarvi, già fin d’ora, della vostra generosissima e preziosissima partecipazione vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale tratteremo la simbologia numerica degli arcani minori, ma desiderando trattenermi ancor un attimo insieme a voi vi allego una serie di immagini, ancora una volta legate alla storia dei Tarocchi, corredata da un breve testo.

Alla prossima!

Clementina Daniela Sanguanini

 

 

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Tra le testimonianze artistiche dei Tarocchi, una sulla quale vale la pena di soffermarsi è offerta da una serie di affreschi, realizzati intorno al 1550, nella dimora di Bartolomeo Colleoni nei pressi di Bergamo. Potete vedere qui il condottiero in un ritratto anteriore al 1568 appartenente alla collezione Serie Gioviana, corridoi monumentali Galleria degli Uffizi, Firenze.

Bartolomeo Colleoni (1395-1475), Capitano Generale di tutte le milizie della Repubblica di Venezia acquistò, infatti, dal Comune di Bergamo il Castello di Malpaga, che trasformò in una reggia, grazie all’intervento di celebri artisti. Dopo la morte del Colleoni, il nipote Alessandro Martinengo incaricò il Romanino e il Fagiolino, tra gli interpreti più importanti della scuola lombarda, di affrescare la corte e il salone dei banchetti (intorno al 1520).

Anche al piano superiore appaiono alcuni affreschi con la raffigurazione di diverse virtù, fra cui una Temperanza, e il Tempo. Oltre a questi, sono ancora visibili altre interessanti raffigurazioni: l’allegoria di un’ipotetica Venezia Trionfante, seduta in trono e incorniciata nel retro da un panno in parte simile a quello che abbellisce la carta della Papessa; la figura di un contadino il cui cappello ricorda l’Otto rovesciato, simbolo dell’infinito; un affresco che rappresenta delle nobildonne nell’atto di dedicarsi al gioco delle carte.

 

FONTI ICONOGRAFICHE:

Tetragramma biblico: https://it.wikipedia.org/wiki/Tetragramma_biblico
– Tetragramma di Francisco Goya: “Il Nome di Dio”, YHWH in triangolo, dettaglio dell’affresco Adoración del nombre de Dios, 1772, Basílica del Pilar, Zaragoza (Spain)

– Vetrata con il Nome in ebraico nella chiesa di Saint-Germain-des-Prés, at Paris, France, credit photo P. Vasiliadis

Quattro elementi: https://it.wikipedia.org/wiki/Elementi_(filosofia)
– Tiziano, Concerto campestre, 1509, Parigi, Museo del Louvre.

– La raffigurazione dei quattro elementi, D. Stolcius von Stolcenberg, 1624, Viridarium chymicum, Francfort-sur-le-Main. Fonte: Alexander Roob, Alchemie und Mystik. Das hermetische Museum. (Taschenbuch), ISBN 978-3822815113.

Bartolomeo Colleoni, ritratto anteriore al 1568 appartenente alla collezione Serie Gioviana ospitata nei corridoi monumentali della Galleria degli Uffizi di Firenze: https://it.wikipedia.org/wiki/Bartolomeo_Colleoni

Affreschi del Castello di Malpaga di Bartolomeo Colleoni:

– Cristiano I di Danimarca visita il Colleoni, Romanino (1467). Foto di Giorces. Di Giorces – Opera propria, CC BY-SA 2.5 it: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=770675
http://www.castellomalpaga.it/it/castello/storia/
– Nobiltà Colleoni; Temperanza; Tempo; Venezia trionfante; Contadino; Nobildonne al gioco delle carte: opere attribuite al Romanino (1500 c.a)- http://www.popolis.it/ferragosto-al-castello-del-colleoni/

Battaglia di Crecy, immagine estratta dal manoscritto Chronicles di Jean Froissart (XV sec.) Bibliotèque nationale de France: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Cr%C3%A9cy

I trionfi dei tarocchi di Marsiglia in un mazzo di Jean Dodal risalente al periodo 1701-1715, conservato a Lione; fonte http://www.tarot-history.com/Jean-Dodal/

FONTI STORICHE:

  • Tetragramma biblico: https://it.wikipedia.org/wiki/Tetragramma_biblico
  • La via dei Tarocchi, Alejandro Jodorowsky, Marianne Costa, Feltrinelli
  • Il linguaggio segreto dei Tarocchi, Laura Tuan, De Vecchi Editore
  • Tarocchi i poteri magici, Omar e Zaira, Res Nova Libri