“Les Petits Prés au printemps” di Alfred Sisley, olio su tela realizzato nel 1880, National Gallery di Londra.

È primavera

Il sole batte, con le dita d’oro,
alle finestre. Uno squittìo sottile
è sui tetti. Nell’orto la fontana
ricomincia a cantare. È primavera.
La chiesa, in alto, con le croci accese
i monti immensi con le cime rosa,
le strade bianche con gli sfondi blu.
È primavera. È primavera. Il cielo
spiega gli arazzi delle nubi al vento.
L’albero gemma. Verzica la terra.
Nel cortile la pergola è fiorita.
Ai balconi: le donne in vesti chiare.
È primavera. È primavera. Il mare
ha un riso azzurro e un brivido di seta.

 

Giuseppe Villaroel (Catania, 26 ottobre 1889 – Roma, 10 luglio 1965) è stato un poeta, giornalista, scrittore e critico letterario italiano.

 

Consentitemi un ricordo personale: la poesia “È primavera” era presente nel mio libro di lettura della scuola elementare, di cui ho trovato questa immagine su internet. Era facile da imparare a memoria. Mi piaceva (e mi piace) molto per le frasi brevi che non davano un ritmo incalzante, bensì erano come pennellate di un quadro che va formandosi poco a poco, quasi timidamente. Inoltre ci sono dei verbi desueti e che pure risuonano in modo vibrante nella nostra lingua italiana (uno su tutti, “verzica” la terra).

Cristina M. Cavaliere