“Impressione, levar del sole” di Claude Monet (1872), Musée d’Orsay, Parigi.
Alla vita
Amici ci aspetta una barca e dondola
nella luce ove il cielo s’inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d’Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verità che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d’aspettare l’avvenire.
Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondità s’alterna
col silenzio della terra, è bella
e tutto par nato da quella.
di Mario Luzi
Mario Luzi (Sesto Fiorentino, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005) è stato un poeta, drammaturgo, criticoletterario, traduttore e critico cinematografico italiano. Egli occupa un posto particolare nella famiglia dei cosiddetti ermetici e, insieme a Piero Bigongiari e a Alessandro Parronchi, si può dire che costituisca il culmine dell’ermetismo fiorentino.
Sarà poesia ermetica, ma l’ultimo verso sulla madre è universale, molto bella
Vero che è bellissima? E la poesia nel suo insieme è meravigliosa.
I poeti ermetici spesso mi mettono in difficoltà per le loro immagini la cui interpretazione simbolica o metaforica spesso mi appare oscura, e riconosco che questa poesia non fa eccezione per i miei limiti cognitivi.
Hai ragione, ma secondo me con alcuni tipi di poesia bisogna “lasciarsi andare”. 😉