Un tempo, la funzione fondamentale della locandina cinematografica era quella di colpire lo sguardo dei passanti, e per questo motivo la grafica e le immagini dovevano essere di forte impatto. Era pressoché l’unico modo per fare pubblicità al film, e quindi i colori risultavano spesso molto accesi, quasi chiassosi, gli attori si presentavano in posa drammatica, i titoli erano grandi ed enfatici, il tutto per attirare spettatori all’interno delle sale.
Veri e propri capolavori vennero realizzati grazie ad artisti e illustratori di grande calibro. Alcuni di loro si rifecero a movimenti come l’Espressionismo tedesco, rilevabile per esempio nella locandina del film Metropolis di Fritz Lang, un film muto del 1927 diventato un cult.
Sebbene le locandine abbiano assunto un aspetto sempre più “commerciale”, c’è ancora molto da dire sul loro lato artistico, in quanto spesso sono autentici serbatoi di rimandi a mondi anche molto distanti, oppure contengono delle citazioni che omaggiano pellicole precedenti.
Della funzione artistica di una locandina, o della copertina di un disco e di un libro, si occupa il sito Art Over Covers www.artovercovers.com diretto da Sara “Shifter” Pellucchi con cui collaboro felicemente da qualche tempo.
Essendo la mia ignoranza musicale pressoché sterminata, mi dedico alla stesura di articoli relativi principalmente ai poster cinematografici, e apprendo dagli altri redattori. Qui di seguito vi propongo i miei ultimi tre articoli, ognuno con il proprio incipit e il link, in modo che possiate andare a leggere il resto se lo desiderate:
Prometeo e il fuoco distruttore di mondi. La locandina di “Oppenheimer”
Anno d’uscita: 2023
Regia: Cristopher Nolan
«Prometeo ha rubato il fuoco degli dei e lo ha donato agli uomini. Per questo fu incatenato a una roccia e torturato per tutta l’eternità.» Il film del visionario regista Christopher Nolan si apre con una storia tratta dalla mitologia greca e immagini di esplosioni solari, fuoco e pianeti, amplificate da una musica profonda e martellante (composta da Ludwig Göransson). Il tutto si dispiega davanti agli occhi del dottor J. Robert Oppenheimer – a capo del progetto Manhattan per la costruzione della prima bomba atomica…
Al seguente link potete leggere il resto: https://www.artovercovers.com/2024/01/11/prometeo-e-il-fuoco-distruttore-di-mondi-la-locandina-di-oppenheimer/
“Una donna fantastica” e la bufera del pregiudizio
Anno d’uscita: 2017
Regia: Sebastián Lelio
“Una donna fantastica” (“Una mujer fantástica”) è un lungometraggio di genere drammatico del regista cileno Sebastián Lelio che ha vinto il Premio Oscar 2018 nella categoria del miglior film straniero, oltre ad avere ottenuto prestigiosi riconoscimenti cinematografici. Si tratta di un film imperniato sulla profondità di una relazione d’amore definita contronatura dalle categorie culturali imperanti, e di conseguenza sul valore della diversità quale ricchezza da tutelare e non da combattere. …
Al seguente link potete leggere il resto: https://www.artovercovers.com/2024/02/13/una-donna-fantastica-e-la-bufera-del-pregiudizio/
E infine, suddiviso in due parti:
«Uno, nessuno, centomila Shakespeare». La locandina di “Anonymous”
Anno d’uscita: 2011
Regia: Roland Emmerich
Il film “Anonymous” è un lungometraggio del 2011 diretto da Roland Emmerich e scritto da John Orloff. La pellicola propone una delle innumerevoli teorie sulla vera identità di William Shakespeare – drammaturgo, commediografo, poeta inglese – le cui opere sono rappresentate ancora ai giorni nostri, sul palcoscenico dei teatri di tutto il mondo, in lavori artistici dal valore quasi affettivo oppure cinematografici di ampio respiro come questo.
Il titolo del film sembra riprendere anche il nome del gruppo di dissidenti e hacker conosciuti come Anonymous. In realtà anche il personaggio principale di “Anonymous”, impersonato da Rhys Ifans, è a suo modo un dissidente, sebbene in maniera del tutto singolare. …
La prima parte si concentra sulle ipotesi più accreditate in merito alla vera identità di Shakespeare, e potete leggere il resto qui:
La seconda parte si dedica all’osservazione della locandina, con paralleli tra opere d’arte e anche fumetti, e potete leggere il resto qui:
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E voi che cosa pensate della progressiva sparizione delle sale cinematografiche rispetto allo streaming? Quali film vi piacciono di più? Buona lettura e buona visione!
Cristina M. Cavaliere
“Una donna fantastica” è quella che mi ha colpito di più perché non è un “ritratto” ma una scena più ampia e ha anche una discreta capacità di trasmettere l’immagine di una persona che sta faticando e dovrà faticare molto andando “controvento” nel senso letterale del termine.
Le locandine in effetti un tempo erano delle piccole opere d’arte, spesso dipinte da artisti specializzati in questo particolare settore. Probabilmente la loro diminuzione di importanza (insieme alla crescita esponenziale dello streaming e del calo del cinema) è uno di quei fenomeni legati al cambiamento causato dal progresso tecnologico, che porta facilitazioni ma elimina “complicazioni” che però avevano il loro fascino (un po’ come i lampioni che ora si accendono da soli, e certamente è più pratico, però l’uomo che li accendeva uno ad uno come lavoro era più “romantico” da vedere).
Ciao Ariano, buongiorno e scusa l’enorme ritardo nella risposta, ma ero via per qualche giorno, dopodiché mi sono presa la seconda bronchite dell’anno. 🙄 Sono contenta che ti sia piaciuta la locandina di “Una donna fantastica”, in effetti diciamo spesso nella redazione di https://www.artovercovers.com/ che le locandine una volta erano più artistiche, spesso perché non c’erano i mezzi tecnologici di adesso ma perché si mettevano all’opera dei veri e propri illustratori e pittori. Per me sono di grande impatto le locandine dei film muti, specialmente quelle nell’ambito dell’Espressionismo tedesco, come pure la visione dei loro film. Oggigiorno le copertine sono perfette, ma anche più fredde, un po’ come i vecchi cartoni animati di Walt Disney paragonati alla loro attuale produzione. 😁
Le copertine raccontano sempre una storia nella storia…bella quella di Una donna fantastica, molto colorata.
Non sapevo del mistero sull’identità di Shakespeare o forse ne avevo sentito parlare ma l’avevo dimenticato…
Ormai le sale cinematografiche sono sempre più sostituite dallo streaming, con la pandemia la gente si è allontanata dal grande schermo, confesso che io trovo più comodo lo streaming anche perché per andare al cinema devo combinare troppi fattori, il tempo, la compagnia e i gusti diversi e spesso finivo per non vedere nessun film che magari volevo vedere.
Grazie molte di essere passata, cara Giulia. Anche a me la locandina di “Una donna fantastica” era piaciuta subito, e avevo trovato anche tanti accostamenti artistici che poi avevo scritto nell’articolo, infatti i ragazzi della redazione mi avevano fatto parecchi complimenti. Sulle varie identità di Shakespeare si è molto discusso, a differenza di altri personaggi dell’epoca su cui si sa molto, ci sono notizie scarne su di lui, per cui questo ha dato adito a moltissime ipotesi. In effetti una volta la scelta di un film al cinema era piuttosto difficoltosa, perché magari si era in tanti e si avevano gusti diversi. Mi ricordo delle scene esilaranti, da giovane, soprattutto tra maschi che amavano più i film d’azione, mentre noi ragazze preferivamo il genere romantico e un po’ intellettuale. 😂 Oggi lo streaming è senz’altro più comodo e la scelta è enorme, ma spesso si finisce per vedere i film in solitaria. Ci sono i pro e i contro, come in tutte le cose.