Ieri sera mi sono calata – è il caso di dirlo! – nei primi gironi dell’Inferno dantesco grazie alla voce di Matteo Carabelli e Daniele Santisi, e partecipando all’evento a cura della Arcus Compagnia Teatrale dell’Università degli Studi di Milano. I canti I-VII dell’Inferno sono stati letti in diretta e integralmente da Matteo e Daniele, che hanno interpretato con grande maestria e padronanza tecnica i personaggi di Dante e Virgilio, e le figure che i due poeti incontrano nella loro discesa agli inferi come Caronte, il collerico e anziano traghettatore di anime, il concittadino Ciacco posto nel girone dei golosi oppure Pluto “il gran dimonio” dalla voce chioccia.

Seguendo il consiglio degli organizzatori, ho spento le luci della stanza, mi sono seduta in posizione rilassata ma attenta e ho tenuto gli occhi chiusi durante la lettura, in modo che la vista non fosse distratta e che l’ascolto fosse davvero immersivo in quelle tenebre infernali. Questa esperienza mi ha ricordato per alcuni versi il percorso Dialogo nel Buio che ebbi occasione di fare anni fa nell’Istituto dei Ciechi di Milano: si tratta di un percorso sensoriale completamente al buio in vari ambienti chiusi con l’ausilio di accompagnatori non vedenti, cui si aggiunge, a differenza dell’Inferno, anche l’esperienza olfattiva e tattile.

Il fatto di essere isolati durante la lettura permette di far scaturire le scene nella propria immaginazione, a riprova che la mente è il laboratorio più potente, e vi assicuro che si tratta di un’esperienza davvero forte (un paio di volte ho sussultato per lo spavento). La voce via via sussurrante, concitata, incisiva per caratterizzare i vari momenti descrittivi del paesaggio infernale, o dell’incontro con le anime dei dannati, mi ha fatto agghiacciare il sangue nelle vene. L’uso di una musica appropriata, ma non invadente, ha contribuito ad aumentare il senso di angoscia e disperazione espresse dal verso dantesco – le famose terzine incatenate. Proprio per questo motivo l’audiospettacolo, della durata di poco più di un’ora, non è adatto ai bambini che potrebbero rimanerne impressionati.

Essendo rara una lettura integrale dei canti danteschi, è un’occasione da non perdere dato che solitamente si leggono alcuni canti famosi come per esempio il Canto V con gli sfortunati amanti Paolo e Francesca. A mio parere non importa prepararsi a priori sul contenuto di ciascun canto: io non conoscevo per niente alcuni episodi ma mi sono lasciata trasportare dalla sonorità delle parole e del ritmo lasciando da parte la mia onnipresente tendenza a voler capire subito ogni cosa.

L’audiospettacolo è gratuito e aperto a tutti, non solo agli studenti dell’università… e io vi consiglio vivamente di partecipare a questa esperienza! Matteo e Daniele hanno chiesto di far girare sui social la notizia di questa iniziativa, così ho pensato di scrivere questo articolo per il blog. Basta scrivere una mail all’indirizzo che potete trovare nella locandina, e vi verrà inviato il modulo in quanto i posti sulla piattaforma zoom sono “limitati” a cinquecento. Il link che riceverete sarà valido anche per i successivi appuntamenti. Il prossimo appuntamento è

il 10 maggio alle ore 21:10 
con i canti VIII-XIV

 

Per chi sta seguendo le letture dantesche segnalo anche su Raiplay:

. i “Vespri Danteschi” letti dalla limpida voce di Lucilla Giagnoni ed evidenziati da una nobile gestualità. Se volete avere subito una prova della sua bravura, anche nella trasformazione della fisionomia, cercate il canto XXX dell’Inferno con il conte Ugolino.

. “Sermonti legge Dante” del professor Vittorio Sermonti che ai Mercati Traianei di Roma legge e commenta i canti della “Commedia”. Questa è una visione utilissima per chi stia studiando il poema in modo approfondito e voglia apprendere anche notizie storiche, culturali, politiche, allegoriche e religiose di cui è impregnata la “Commedia”.

 

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E voi avete mai sperimentato qualcosa di simile, in un’esperienza che vi ha colpito e particolarmente impressionato?

 

Cristina M. Cavaliere