Resurrezione di Piero della Francesca (1458-1474), dipinto a tecnica mista, affresco e tempera
Museo Civico, Sansepolcro

Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. (Paolo, Prima lettera ai Corinzi 15, 20-24)

Aspetto il momento del crollo

Le acque non hanno parole.

Da tante notti battono
silenziose agli argini
creduti invalicabili.

O liquide mani che frugano
montando implacate
gli spalti della mia vita.

Aspetto il momento del crollo
ultimo.

Allora
tutte le dighe travolte
mi getterò nel tuo
fiume che ha sete
del mio naufragio.

GIOVANNI ANGELO ABBO
Posta clandestina, Ed. di Storia e Letteratura, Roma 1984, p. 107

Giovanni Angelo Abbo (Pontedassio, Imperia, 1911 – Roma 1994) è stato un fine poeta e un diplomatico al servizio della Santa Sede. Ordinato sacerdote, per anni insegna diritto canonico e dottrina sociale della Chiesa all’università cattolica di Washington. Amico di Giuseppe Prezzolini, per anni rimane in stretto contatto epistolare con lo scrittore, fondatore della rivista “La Voce”. Le sue opere sono: Paesi e deserto (1951), Posta clandestina (1984), Motivi per una sinfonia (1987), Parole dipinte (1989).

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Cristina M. Cavaliere

Fonte testo: “Poesie di Dio”, 1999 – Einaudi