Krishna (Spring in Kulu) di Nicholas Roerich (1930), Nicholas Roerich Museum, New York City |
Voyelles
A noir, E blanc, I rouge, U vert, O bleu: voyelles,
Je dirai quelque jour vos naissances latentes:
A, noir corset velu des mouches éclatantes
Qui bombinent autour des puanteurs cruelles,
Golfes d’ombre; E, candeurs des vapeurs et des tentes,
Lances des glaciers fiers, rois blancs , frissons d’ombelles;
I, pourpres, sang craché, rire des lèvres belles
Dans la colère ou les ivresses pénitentes;
U, cycles, vibrements divins des mers virides,
Paix des pâtis semés d’animaux, paix des rides
Que l’alchimie imprime aux grands fronts studieux;
O, suprême Clairon plein des strideurs étranges,
Silences traversés des Mondes et des Anges:
– Ô l’Oméga, rayon violet de Ses Yeux!
A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu: vocali,
Io dirò un giorno i vostri ascosi nascimenti:
A, nero vello al corpo delle mosche lucenti
Che ronzano al di sopra dei crudeli fetori,
Golfi d’ombra; E, candori di vapori e di tende,
Lance di ghiaccio, brividi di umbelle, bianchi re;
I, porpore, rigurgito di sangue, labbra belle
Che ridono di collera, di ebbrezza penitente;
U, cicli, vibrazioni sacre dei mari viridi,
Quiete di bestie al pascolo, quiete dell’ampie rughe
Che alle fronti studiose imprime l’alchimia.
O, la suprema Tuba piena di stridi strani,
Silenzi attraversati dagli Angeli e dai Mondi:
— O, l’Omega ed il raggio violetto dei Suoi Occhi!
Jean Nicolas Arthur Rimbaud (Charleville, 20 ottobre 1854 – Marsiglia, 10 novembre 1891) è stato un poeta francese. La breve stagione della sua poesia, originalissima e fra le più moderne e attuali, coincide con quella della sua rivolta giovanile, con il totale disprezzo di ogni convenzione sociale e morale e della stessa letteratura.
L’opera di Rimbaud comincia con versi legati per arrivare al verso libero e alla poesia in prosa. Ma ciò che in Charles Baudelaire era enunciato con la compostezza degli alessandrini e trasparenti simbolismi, in Rimbaud diventa lirica che attinge alla libertà dell’immaginario, ai sensi, alla visione irreale. L’ordine sintattico ne risulta spezzato, il ritmo ricreato al di là della tradizione. In Rimbaud «lo sguardo poetico penetra attraverso una realtà coscientemente frantumata fin nel vuoto del mistero» (Hugo Friedrich).
Fonte testo:
Biografia, da Wikipedia
Fonte immagini:
Rimbaud lo vedo come un precursore dei surrealisti, una scrittura in cui il testo prende il sopravvento rispetto al contenuto ed è molto suggestivo ma… cosa dice realmente? Per lo meno questa è l'impressione che mi lasciato la lettura delle "Illuminations", letto a suo tempo all'università. Anche il celebre sonetto delle vocali mia lascia una sensazione simile…
Io lo paragono a Salvador Dalì, i cui quadri sono molto suggestivi ma di difficile interpretazione. Lessi la raccolta delle opere di Rimbaud molti anni fa, ed ebbi la sensazione che avesse veramente varcato una soglia mentale e fosse entrato in un altro mondo. Una sorta di inferno, appunto.
Il quadro di Roerich è un po' mio da quando me lo hai mandato. 🙂 La poesia mi fa una strana impressione, come di apparente follia che nasce da intuizioni di un qualche tipo.
Roerich è uno dei miei pittori preferiti da quando lo "incontrai" insieme al lituano Ciurlionis. 🙂 Ti consiglio di dare un'occhiata anche alle altre opere, ce ne sono di alcune straordinarie come "Saint Sophia the Almighty Wisdom" che puoi trovare qua per esempio:
https://www.wikiart.org/en/nicholas-roerich/saint-sophia-the-almighty-wisdom-1932
Pensa che ci fu un periodo in cui provai a cimentarmi imitandone il tratto, apparentemente naif, e il risultato fu un vero obbrobrio.