Strada di Parigi, giornata piovosa di Gustave Caillebotte (1877), Art Institute of Chicago |
Piange nel mio cuore
Piange nel mio cuore
Come piove sulla città.
Cos’è questo languore
Che penetra il mio cuore?
O dolce brusio della pioggia
A terra e sopra i tetti!
Per un cuore che si annoia
Oh il canto della pioggia!
Piange senza ragione
In questo cuore che si accora.
Cosa! Nessun tradimento?
Questo dolore è senza ragione.
È certo la peggiore pena
Di non sapere perché
Senza amore e senza odio
Il mio cuore ha tanta pena.
—
Il pleure dans mon coeur
Comme il pleut sur la ville.
Quelle est cette languer
Qui pénètre mon coeur
O bruit doux de la pluie
Par terre et sur les toits!
Pour un couer qui s’ennuie
O le chant de la pluie!
Il pleure sans raison
Dans ce coeur qui s’écoeure.
Quoi! Nulle trahison?
Ce deuil est sans raison
C’est bien la pire peine
De ne savoir pourquoi
Sans amour et sans haine
Mon coeur a tant peine.
Paul Marie Verlaine (Metz, 30 marzo 1844 – Parigi, 8 gennaio 1896) è stato un poeta francese. Figura del poeta maledetto, Verlaine viene riconosciuto come il maestro dei giovani poeti del suo tempo. La sua poesia è fatta di musicalità e della fluidità. Il tono di molte delle sue poesie che combinano spesso malinconia e chiaroscuro, rivela, al di là della forma efficace di semplicità, una sensibilità profonda. Essa risuona con gli approcci di alcuni pittori impressionisti e musicisti come Reynaldo Hahn e Claude Debussy, i quali saranno presenti nella musica delle poesie di Verlaine.
Poeti dall’inferno (Total Eclipse) è invece un film del 1995 diretto da Agnieszka Holland. La sceneggiatura, tratta dall’opera teatrale di Christopher Hampton, rappresenta una storia accurata e precisa della complicata relazione sentimentale tra Paul Verlaine (David Thewlis) e Arthur Rimbaud (Leonardo DiCaprio).
Conoscevo sia il quadro che la poesia, in entrambi i casi due piccoli capolavori.
Non ho mai visto il film con Di Caprio ispirato alla storia d'amore fra Verlaine e Rimbaud, se mi dici che è bello troverò il modo di vederlo.
Questa poesia mi ricordo di averla letta su un'enciclopedia illustrata che avevo da ragazzina, e mi è rimasta nel cuore… anche perché cominciavo a studiare il francese.
Il film sulla vita di Verlaine e Rimbaud è molto bello e io l'ho recuperato da Youtube su consiglio di Luz. DiCaprio è strepitoso nella parte, sembra Rimbaud reincarnato: bellissimo, irretente e crudele. L'unico appunto che posso fare è sul make-up che invecchia i due protagonisti (si vede che è qualcosa di posticcio). Mi sarebbe piaciuto anche che avessero inserito più passaggi delle loro poesie, ma va bene anche così.
Mi piace molto il quadro, ma… l'autore non avrà un po' esagerato con l'effetto prospettico? 😉
Una prospettiva… audace! 🙂
Una poesia che esprime il sentimento che proviamo in questi giorni, il cuore sanguina di fronte alla visione della nostra realtà stravolta.
Una realtà stravolta e anche distorta, proprio come nel quadro: sembra di guardare attraverso una sorta di boccia di vetro che avvicina e allontana le cose.