Ritratto di donna che studia di Alessandro Battaglia (1870-1940)

L’anno scorso la blogger Giulia Mancini del blog Liberamente Giulia ha pubblicato un elenco delle sue letture. Siccome ho la tendenza ad imitare le buone abitudini altrui, ho deciso di fare lo stesso, anche perché la mia memoria comincia a fare cilecca, e leggo talmente tanto che non potrei indicare al volo il titolo del'”l’ultimo libro”. Come prima cosa ho ricostruito faticosamente quelle del 2017, e ho iniziato a inserire di volta in volta i titoli delle letture in corso in una pagina dedicata del blog. Ho fatto addirittura un elenco dei film che ho visto nella mia vita, di necessità in ordine alfabetico e in un file – per il momento in Word – arrivando a cifre mirabolanti.

Pubblico qui di seguito l’elenco delle mie letture dell’anno 2018. Di necessità ci sono moltissimi saggi universitari, e per questo motivo ho cercato un ritratto di donna che studia, anziché semplicemente di donna che legge, trovando il bel ritratto di Alessandro Battaglia proposto sopra. I titoli dei miei saggi potranno sembrarvi noiosissimi, per me sono stati tutti strepitosi, però è vero che hanno fagocitato quasi completamente il tempo dedicato alle letture dei romanzi o delle raccolte di racconti. Un paio di saggi, oltretutto, li ho dovuti leggere per scrivere il mio racconto “Il più grande dei re” che ha vinto il primo premio nel concorso Italia Medievale. Diciamo che i romanzi e le opere di narrativa hanno alleviato non poco il viaggio in metropolitana dell’andata, dando sollievo alla mia mente affaticata dalle montagne di informazioni che fluivano dai saggi 
Ecco il mio elenco, corredato da un estratto dalla quarta per chi fosse interessato al contenuto (lo si può saltare, naturalmente) e con un inserimento di copertine del tutto casuale: 


1. Racconti segreti della Lombardia di AA.VV. (qui c’è il mio racconto “La mendicante della pusterla”)

Ci sono storie non conosciute, sepolte, ma che vogliono emergere. Storie che hanno profonde radici lombarde, di luoghi, di emozioni, di miti. Ci passano davanti senza attirare l’attenzione, ma sono lì, pronte per essere scoperte. Historica Edizioni le ha raccolte in questo volume, dove numerosi autori lombardi hanno prestato la loro voce per diffondere il lato più segreto e intrigante della loro regione

2. Le perfezioni provvisorie di Gianrico Carofiglio

Un incarico insolito per Guerrieri, un caso più adatto ad un detective che a un legale: Manuela, studentessa universitaria, è scomparsa in una stazione ferroviaria, dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Scettico e curioso a un tempo, l’avvocato inizia a studiare le carte.

3. Emilio o dell’educazione di Jean-Jacques Rousseau

In occasione del tricentenario della nascita di Jean-Jacques Rousseau l’Armando ha deciso di ripubblicare questo grande classico della pedagogia con l’intento di rendere omaggio all’illustre pedagogista svizzero, ripercorrendo le tappe salienti di questo capolavoro formativo a conferma dell’originalità e attualità del suo pensiero, nel contesto della pedagogia contemporanea. Oggetto di aspre critiche a causa del concetto innovativo di “educazione preventiva”, quest’opera rappresenta un classico di tutti i tempi, fondamento e ispirazione per tutte le teorie pedagogiche che si sono succedute.

4. Il trionfo della città di Edward Glaeser

Edward Glaeser, professore di Economia a Harvard, ci conduce in un viaggio lungo i secoli e attraverso i continenti, per rivelarci i volti nascosti della “più grande invenzione dell’uomo”, la città che, nonostante ogni critica e ogni abuso, rimane il motore del progresso e dell’uomo.

5. Green metropolis di David Owen

La tesi dell’autore sorprenderà non pochi: dal punto di vista ecologico, la città è più sostenibile di altri tipi di insediamenti umani. Con una scrittura fluida, un’impostazione all’insegna dell’immediatezza dei concetti e il ricorso a uno stile talora aneddotico, Owen ci dà sul tema dati importanti e interessanti. Un percorso di ecologia urbana che può contribuire a far riflettere e dibattere in modo non ideologico sull’argomento, anche grazie al contributo introduttivo che inquadra il libro nel dibattito italiano sulla città.

6. Diario 1941-1943 di Etty Hillesum

Un “cuore pensante” testimonia la propria fine in un campo di concentramento. Accanto al Diario di Anna Frank, uno dei documenti indispensabili sulla persecuzione degli ebrei. “Se Etty insiste a ripeterci che tutto è bello, è perché un’ebraica volontà di vivere fino in fondo vuole questo in lei. Un rivestimento ideale, poetico, ricopre in lei la solida, l’irriducibile, l’intima forza ebraica” (Sergio Quinzio).

7. Stampa e cultura in Europa di Lodovica Braida

Le trasformazioni del libro e della lettura come aspetti essenziali della nascita della cultura moderna. Lodovica Braida insegna Storia della stampa e dell’editoria all’Università di Milano.

8. Fine dell’estate di Giulia Mancini

È l’anno 1983, epoca in cui l’unico modo di conoscersi è quello di incontrarsi nei luoghi di ritrovo più consueti: un parco, una piazza, il centro città, la scuola. Claudio ha diciannove anni, ma a volte pensa di averne molti di più tanto è insofferente la sua anima, cerca di nascondersi sotto una maschera di sicurezza e spavalderia, ma lo tradiscono la sua espressione inquieta e le troppe sigarette che fuma rabbiosamente. Vorrebbe scappare dalla soffocante cittadina di provincia in cui vive e forse anche dalla sua vita. Silvia ha sedici anni, tanti sogni da realizzare, tra cui quello di vivere altrove, e tanta immaginazione per dare forma alle sue fantasie, ama i libri e scrivere i suoi pensieri su un diario. Quando conosce Claudio le sembra di trovare la risposta a tutti i suoi interrogativi irrisolti e soprattutto alla sua richiesta d’amore. 

9. Dalle carte ai muri. Struttura e società nella Spagna della prima Età moderna di Antonio Castillo Goméz

Quali erano gli usi e le funzioni della scrittura nei territori della monarchia spagnola tra XV e XVII secolo? Le distinte tipologie dello scritto, le sue forme materiali, le varie finalità e i diversi contesti legati alle sue pratiche sono oggetto del volume, che illustra come la società si esprimeva, comunicava e si organizzava attraverso la scrittura. L’autore passa in rassegna un’ampia gamma di testi (lettere, biglietti, libri di conti e di memorie, autobiografie, editti, iscrizioni, libelli, pasquinate), esaminando le competenze alfabetiche di uomini e donne, descrivendo le difficoltà della scrittura femminile e gli spazi della produzione e della circolazione dello scritto, dall’ambito privato alle carceri dell’Inquisizione, fino alla piazza. Ne emerge che la costante presenza della scrittura nella vita quotidiana era frutto dell’incremento dell’alfabetizzazione ma, ancor più, del bisogno di scrivere, quel bisogno che portò aristocratici e contadini, uomini e donne, letterati e illetterati a destreggiarsi tra carte e muri. 

10. Al paradiso delle signore di Émile Zola

Due trame si intrecciano in questo «poema dell’attività moderna»: l’inarrestabile ascesa dell’imprenditore Octave Mouret grazie al successo commerciale del suo grande magazzino di stoffe “Il Paradiso delle Signore” (“Au Bonheur des Dames”); e la delicata vicenda della giovane Denise, umile commessa che grazie alla sua fermezza riuscirà a conquistare il datore di lavoro. “Il Paradiso delle Signore”, epopea del capitalismo commerciale e profetica raffigurazione del consumismo, è uno dei romanzi più belli e moderni del XIX secolo per la sensualità con cui descrive il fascino conturbante delle merci, ma anche la loro dispotica, alienante disumanità.

11. Guerra e pace sul retro di una cartolina di Marco Lazzara

Si può scrivere un racconto – un buon racconto – lungo una sola pagina? Ne sapeva qualcosa in proposito Jack Ritchie, che a proposito di un suo personaggio diceva: “quel tipo avrebbe potuto scrivere Guerra e Pace sul retro di una cartolina”. Sono cento i racconti di questo libro, divisi in quattro sezioni a seconda del loro genere letterario, ma tutti hanno in comune di essere lunghi una sola pagina, racchiusi in una cornice letteraria che richiama “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino. C’è un viaggio in treno. Poi l’incontro con una misteriosa fanciulla, che però non è ciò che sembra. E una sfida mortale, prima che il treno giunga a destinazione. Questi sono gli elementi che danno il via a tutto quanto. E poi, come nel romanzo di Calvino, l’elemento conduttore è un libro, che alcuni vogliono scrivere, altri vogliono leggere, altri ancora vogliono riscrivere… Un gioco di scatole cinesi e di riferimenti letterari, fino a scoprire infine cos’è davvero questa Guerra e pace sul retro di una cartolina.

12. Libri di lettere: le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e buon volgare di Lodovica Braida

Nel corso del Cinquecento il mercato del libro italiano, e veneziano in particolare, viene invaso da centinaia di edizioni di raccolte epistolari. Le formule editoriali sono numerose, ma la giustificazione che le accomuna è la stessa: divulgare modelli per scrivere lettere in un buon volgare. Dal 1538, anno d’uscita delle “Lettere” di Aretino, è tutto un susseguirsi di raccolte di lettere d’autore e di antologie di autori vari. Dietro ognuna di queste pubblicazioni, e soprattutto dietro le antologie, si celavano intriganti operazioni di selezione, autocensura, riscrittura, talvolta occultamento di dati cronologici e di luogo, nomi dei mittenti e dei destinatari. Dalle operazioni editoriali più prestigiose affiora l’attività di alcuni importanti correttori e letterati-editori del Cinquecento: Lodovico Dolce, Francesco Sansovino, Girolamo Ruscelli e poi il grande stampatore-umanista, Paolo Manuzio, che con le sue “Lettere volgari” creò un vero, plagiatissimo best seller da ventotto edizioni tra il 1542 e il 1567. Accanto alle tematiche umanistiche, affrontate da autorevoli letterati, uomini politici e illustri vescovi e cardinali, queste raccolte offrivano ai lettori informazioni politiche e militari sui drammatici eventi delle guerre d’Italia e fornivano anche un quadro delle tensioni religiose dell’epoca.

13. Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio

“Oltre alle regole scritte, quelle del codice e delle sentenze che lo interpretano c’è una serie di regole non scritte. Queste ultime vengono rispettate con molta più attenzione e cautela. E fra queste ce n’è una che più o meno dice: un avvocato non difende un cliente buttando a mare un collega. Non si fa, e basta. Normalmente chi viola queste regole, in un modo o nell’altro, la paga. O perlomeno qualcuno cerca di fargliela pagare”. L’avvocato Guido Guerrieri deve correre questo rischio. C’è un uomo in carcere che si dichiara innocente, condannato in primo grado per traffico di droga. Le circostanze sono schiaccianti e lui stesso, in un primo momento, aveva confessato. Ma c’è però la possibilità che sia finito in una trappola orchestrata dall’avvocato di primo grado. Un maledetto imbroglio, dunque, che Guerrieri è restio a caricarsi, e non solo perché tutte le apparenze sono contro. Il detenuto non è una faccia nuova: ai tempi del movimento studentesco lo chiamavano Fabio Raybàn, picchiatore fascista ossessione dell’adolescenza di Guido. C’è anche una situazione personale ambigua che coinvolge l’avvocato: la fine forse di un amore, l’inizio pericolosissimo di un altro, e in ciascuno di questi incroci sembra materializzarsi lui, il detenuto che si proclama disperatamente innocente.

14. Una finestra vistalago di Andrea Vitali

Di Arrigoni Giuseppe ce ne sono tanti a Bellano, un paese sul lago di Como. Impossibile conoscerli tutti. Anche nella vita di Eraldo Bonomi, operaio tessile del locale cotonificio, ce ne sono troppi. E sarà proprio un Arrigoni Giuseppe a segnare il suo destino, dove brillano l’amore per la bella Elena e la militanza nel PSIUP. Il colpo di fulmine per Elena fa del Bonomi un uomo pericoloso, che sfiora segreti, scopre altarini, esuma scheletri nascosti negli armadi di una provincia che sembra monotona, in quei paesi dove l’omonimia può essere fonte di equivoci ma anche, a volte, il viatico verso la libertà.

15. Searching for Goran di Grazia Gironella

“Sono sveglio. In quale realtà?
Nel sogno, nevicava.”
Goran è stato colpito da amnesia in seguito a un grave incidente d’auto. Dopo mesi di sforzi per tornare a inserirsi nella sua realtà, si ritrova ancora intrappolato in una vita che non riconosce, con persone che sopporta appena e una personalità imprevedibile, con cui fatica a venire a patti. Quando iniziano le visioni, sono ambientate in un tempo che non è il presente, in un mondo di neve e di lotta per la sopravvivenza, dove lui stesso è un uomo diverso.
Deciso a scoprire cosa gli stia succedendo, Goran decide di abbandonare tutto e partire per la Scandinavia, nonostante la denuncia messa in piedi dalla moglie Irene per impedirglielo. Nel suo viaggio non sarà veramente solo, perché l’amica Cassandra è riuscita a convincere uno psichiatra specializzato nello studio delle amnesie a mettersi sulle sue tracce per aiutarlo.
L’incontro con Nico, ragazzina fuggita da casa, darà una svolta imprevista alla ricerca, ma Goran sarà costretto a rischiare il tutto per tutto per riprendersi la sua vita.

16. Il borgomastro di Furnes di Georges Simenon

Furnes è un borgo fiammingo dove, accanto alle opulente dimore in cui si perpetuano opachi rituali borghesi, cominciano ad apparire i primi segni di una modernizzazione strisciante. Domina sulla piccola città la figura di Joris Terlinck, il borgomastro, che tutti chiamano Baas e che di Furnes è effettivamente il padrone: un padrone autorevole, arrogante, inflessibile, temuto. Intorno a lui, un tessuto di sguardi, chiacchiere, delazioni, subdole manovre. E una ragazza nascosta, in condizioni abiette. Ma, una sera come tante altre, persino nel borgomastro, in questo imperturbabile monolite, si apre una crepa. Simenon ci mostra, fino alle estreme conseguenze, che cosa accade quando l’implacabile e sinistro ordine quotidiano si lacera all’improvviso facendo affiorare per un attimo l’illusione di un’altra possibile esistenza. 

17. Animal Farm: a fairy story by George Orwell

When the downtrodden animals of Manor Farm overthrow their master Mr Jones and take over the farm themselves, they imagine it is the beginning of a life of freedom and equality. But gradually a cunning, ruthless élite among them, masterminded by the pigs Napoleon and Snowball, starts to take control. Soon the other animals discover that they are not all as equal as they thought, and find themselves hopelessly ensnared as one form of tyranny is replaced with another.

18. Vita di Pi di Yann Martel

Piscine Molitor Patel è indiano, ha sedici anni, è affascinato da tutte le religioni, e porta il nome di una piscina. Nome non facile che dà adito a stupidi scherzi e giochi di parole. Fino al giorno in cui decide di essere per tutti solo e soltanto Pi. Durante il viaggio che lo deve condurre in Canada con la sua famiglia e gli animali dello zoo che il padre dirige, la nave mercantile fa naufragio. Pi si ritrova su una scialuppa, alla deriva nell’Oceano Pacifico, in compagnia soltanto di quattro animali. Tempo pochi giorni e della zebra ferita, dell’orango del Borneo e della iena isterica non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stat Richard Parker, la tigre del Bengala con cui Pi è ora costretto a dividere quei pochi metri. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame, gli squali, la furia del mare e il sale che corrode la pelle. Il loro è un viaggio straordinario, ispirato e terribile, ironico e violento, che ci porta molto più lontano di quanto avessimo mai potuto immaginare. A scoprire che la stessa storia può essere mille altre storie. E che riaccende la nostra fede nella magia e nel potere delle parole.

19. Vite straordinarie di uomini volanti di Errico Buonanno

‘Vite straordinarie di uomini volanti’ è il sorprendente resoconto di quanto la capacità di volare fosse regolarmente presente dentro la realtà fantastica, ma è anche un «manuale sul volo umano» scritto abbracciando la trasognata visionarietà di quei levitanti personaggi. Tra questi Frate Giuseppe da Copertino, un sempliciotto, un «idioto», ma che, come giurano documenti e testimonianze, sapeva volare quando un’emozione o una gioia lo prendeva. Questo libro racconta l’intero arco delle cronache di persone volanti, mettendo insieme fonti storiche, pensieri sul volo e pagine letterarie; fino al trionfo, con la scienza e la tecnica, della «forza di gravità sulla levità», e anche dopo: il sarto volante che nel 1912 volò dalla Tour Eiffel.

20. Libri proibiti – Pornografia, satira e utopia all’origine della Rivoluzione francese di Robert Darnton

Il saggio analizza il ruolo della letteratura clandestina diffusasi in Francia durante gli anni che precedettero la Rivoluzione francese. Questa letteratura, che doveva superare ogni sorta d’ostacolo per poter essere pubblicata, contribuì, secondo l’autore, a minare i fondamenti dell’Ancien Régime e a creare quel clima di rivolta morale, ancor prima che politica, nei confronti della monarchia e delle classi privilegiate della società francese del Settecento.

21. Il libro. Editoria e pratiche di lettura nel Settecento – a cura di Lodovica Braida e Silvia Tatti

Attraverso un confronto tra discipline e approcci metodologici diversi, in questo volume gli autori affrontano il tema del libro e della lettura nel ‘700, concentrandosi su questi aspetti: il rapporto tra l’autore e i suoi editori; le trasformazioni dei mestieri del libro e del mercato editoriale; i generi editoriali di larga circolazione; la mobilità dei testi pensati per nuovi contesti culturali (le traduzioni, ad esempio); il rapporto con i lettori e con le biblioteche. Ne risulta un quadro vivacissimo da cui emerge l’importanza di non separare la storia dei testi da quella della materialità delle edizioni, dalle modalità di circolazione e di fruizione.

22. Guida allo studio della storia medievale di Paolo Cammarosano

Paolo Cammarosano insegna Storia medievale all’Università di Trieste. Si è occupato di temi di storia economica e sociale, culturale, religiosa e politica del Medioevo. Fra le sue opere: ‘Le campagne nell’età comunale’ (Torino 1974), ‘La famiglia dei Berardenghi’ (Spoleto 1974), ‘Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte’ (Roma 1991) e ‘Abbadia a Isola. Un monastero toscano nell’età romanica’ (Castelfiorentino 1993).

23. La spada, il cuore, lo zaffiro di Antonella Mecenero

Dieci racconti con tutti i migliori ingredienti del genere fantasy: draghi, magie, tesori, battaglie, fantasmi, complotti… Dieci racconti per soddisfare il senso del meraviglioso e rivisitare il fantasy, con protagonisti inattesi, in qualche modo sempre destinati ad essere dei diversi. Dieci racconti fantasy di Antonella Mecenero.

24. Inchiesta sull’esistenza degli angeli custodi di Pierre Jovanovic

Dopo una drammatica esperienza da cui è uscito vivo quasi per miracolo, Jovanovic per cinque anni ha raccolto materiale sugli angeli, ha intervistato persone che hanno avuto esperienze spirituali misteriose, ha parlato con psicologi, con medici che curano malati terminali, si è documentato su fenomeni di NDE (esperienze vicine alla morte). Con uno stile giornalistico, Jovanovic affronta domande cariche di mistero: esistono veramente gli angeli? Ciascuno di noi ha un suo angelo custode? Esistono presenze spirituali che si manifestano sotto forma di premonizioni, voci interiori, percezioni inspiegabili?.

25. La consolazione della filosofia di Severino Boezio

Tra i grandi classici del pensiero, “La consolazione della filosofia” di Boezio è uno dei libri più influenti: conosciuto e amato da lettori illustri di ogni epoca, da Dante a Casanova, da Machiavelli a Chaucer. Soprattutto, è una delle opere in cui filosofia e vita si intrecciano nel modo più compiuto. Scritto in carcere dal filosofo e funzionario romano Boezio nei mesi subito precedenti la sua condanna a morte (525-526 d.C), questo bellissimo e toccante “canto di prigionia”, come lo definisce Carlo Ossola, alterna versi e prosa riflessiva in una meditazione sempre attuale – sul fine della vita e sul destino, sui rovesci della fortuna e sui punti di forza dell’uomo – che può essere di grande consolazione per ogni animo tormentato da interrogativi sulla propria sorte.

26. Hôtel del Ritorno alla Natura di Georges Simenon

“L’eccezionale capacità visionaria di Georges Simenon ha un’ulteriore conferma … Da più di due secoli viviamo nel mito della natura allo stato puro, “bonaria e rosea”, e oggi più che mai crediamo che l’uomo potrebbe difendersi dall’ammorbamento e dagli spettri dell’estinzione se sapesse adeguarsi, appunto, alla natura. Non è così, ammonisce Simenon. La solitudine, il rifiuto del presente, l’utopia robinsoniana, aprono la strada all’autodistruzione: è impossibile recuperare un candore perduto attraverso i millenni”. (Giulio Nascimbeni)

27. Vita e riavvita di Nadia Banaudi

Vita e riavvita è una finestra sul mondo delicato e frastagliato dell’animo femminile, fatto di passioni, desideri, delusioni, partenze e arrivi, come la vita. I cinque racconti descrivono personaggi diversi per fasce d’età e problematiche: da Sonia, bambina cresciuta senza il papà, a Tecla, ventenne che affronta la crisi del mondo del lavoro, ad Amalia, che cerca di reagire dopo la morte del marito.
A tutte spetta un lieto fine, perché almeno nei libri deve essere concesso fare bei sogni.
Una lettura capace di risvegliare emozioni salutari, di calmare dubbi e paure, lasciando il piacevole senso del bello della vita che troppo spesso sfugge.

28. Teodorico il Grande di Antonio Collaci

Re guerriero e accorto amministratore, mecenate e politico scaltro: Teodorico il Grande (454-526), re degli Ostrogoti, è un re leggendario che ha lasciato profonde tracce nella storia italiana, un re nella cui vita si intrecciano culture nordiche, sensibilità orientali e insegnamenti romani. Questa biografia ripercorre la sua storia intrecciandola con gli scontri politici, religiosi ed economici che laceravano l’Europa di quei tempi.

29. Il gigante sepolto di Kazuo Ishiguro

Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra sassoni e britanni, seppure incerta, perdura. Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice, tuttavia, non vi è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento: una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due di una storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli devono mettersi in viaggio e scoprire l’origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui più tengono sia perduta per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti – il giovane Edwin, che porta il marchio di un demone, e il valoroso guerriero sassone Wistan, in missione per conto del suo re – e con essi affrontano ogni genere di prodigio: la violenza cieca degli orchi e le insidie di un antico monastero, lo scrutinio di un oscuro barcaiolo e l’aggressione di maligni folletti, il vetusto cavaliere di Artù Galvano e il potente drago Querig…

30. La schiavitù in età moderna di Patrizia Delpiano

Se lo schiavo può essere definito un individuo privo della libertà individuale, ossia proprietà altrui, dal punto di vista storico la schiavitù ha assunto molteplici forme nel tempo. Questo volume ricostruisce la storia della schiavitù atlantica, legata cioè alla tratta che si organizzò tra le coste africane e quelle americane, e copre i circa quattro secoli della sua durata, scavalcando i limiti convenzionali della storia moderna: muove infatti dall’inizio del Cinquecento, quando la pratica fu avviata e si stabilizzò nelle Americhe, e giunge al secondo Ottocento, epoca in cui, in tempi diversi e nei vari contesti, se ne decretò la formale abolizione, senza però estirpare un uso che sotto mutate spoglie continuò a lungo attraverso i percorsi dell’illegalità. L’obiettivo è quello di delinearne le origini, il consolidamento e il declino, facendo emergere i tratti specifici di questo tipo di schiavitù moderna rispetto sia alle forme antiche sia alle cosiddette nuove schiavitù contemporanee (restrizioni della libertà personale, quali il lavoro forzato o lo sfruttamento sessuale).

31. Storia moderna (1492-1848) di Carlo Capra

Precisione e ricchezza dell’informazione, chiarezza ed efficacia dell’esposizione, equilibrio tra acquisizioni della storiografia tradizionale e attenzione verso i più recenti indirizzi della ricerca sono alcune delle qualità che hanno decretato il successo di questo manuale. Particolare consenso hanno incontrato la suddivisione del libro in due parti (dedicata la prima ai processi di lunga durata, la seconda all’analisi attenta di fatti e problemi cronologicamente ordinati) e l’inserimento al termine di ciascun capitolo della seconda parte di una scheda tesa all’approfondimento di un tema di rilevante interesse, ma difficile da trattare all’interno di una griglia cronologica. Questa terza edizione è stata arricchita di due capitoli, al fine precipuo di ampliare lo spazio dedicato ai continenti extraeuropei; sono state inoltre aggiornate le bibliografie, riscritte parti del testo e ritoccate o sostituite alcune delle schede finali; ma la maggiore novità è costituita dall’allestimento di un paratesto disponibile online, contenente documenti, letture e immagini destinati ad affiancare e illustrare i vari capitoli.

32. Viaggio in Armenia attraverso miti e leggende di Anush Gasparyan

Nell’accompagnare i viaggiatori alla scoperta di una terra bellissima ma poco conosciuta, l’Armenia, l’autrice di questa guida Anush Gasparyan aveva la sensazione di offrire loro un ritratto superficiale e povero, e molto simile alle classiche fotografie-cartolina. Ed ecco quindi il desiderio di scrivere e tradurre tutti i miti e le leggende che Anush ha ascoltato fin da bambina, e raccontarle a sua volta ai viaggiatori. Il viaggio d’amore per la propria terra, intrapreso attraverso settantasei storie, danze, canzoni, leggende, miti, rituali sarà quindi condiviso dalle generazioni successive, e verrà portato con sé in qualsiasi luogo si vada; e sappiamo quanto sia dolorosa e imprescindibile questa necessità d’amore per chi, come gli Armeni, abbia subito la deportazione, lo sterminio e l’esilio. 

33. Agnese, una Visconti di Adriana Assini

Sul finire del Trecento, a Milano governa Bernabò Visconti. Uomo dalla personalità magnetica, sa unire a una perenne sete di espansione l’amore per i suoi tanti figli, fra i quali Agnese è la prediletta. Per lei, che gli assomiglia nel volto e ancora di più nell’animo, predispone un avvenire radioso, sposandola al giovane Gonzaga, futuro Signore di Mantova. Ma nell’incantevole città dei laghi i sogni hanno vita breve. Creatura indomita e fierissima, Agnese si rivela presto una spina nel fianco del consorte, rifiutandosi di vivere secondo regole e principi che le vanno stretti. Colpita da un susseguirsi di fatti tragici, fra battaglie perse e una passione travolgente, sfiderà a viso aperto le convenzioni dell’epoca e i nemici in carne e ossa, senza paura di mettere a repentaglio la sua stessa sorte. Una storia di emozioni forti, che testimonia quanto fosse pericoloso, in quello scorcio di secolo, essere una donna sola e battersi per le proprie idee.

34. Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro

“Gente in Aspromonte”, capolavoro di Alvaro, è una raccolta di tredici racconti pubblicata nel 1930, che prende il titolo dal primo e più importante di essi. Nel solco del realismo meridionalista, le pagine di Alvaro danno voce a un mondo arcaico, chiuso, primitivo, elementare, in cui i rapporti sociali sono duri e spietati, e le ingiustizie profonde. Un mondo che, però, possiede anche i suoi valori, una sua bellezza, le sue segrete dolcezze, di cui bisogna custodire generosamente la memoria. Ed è per questo motivo, anche, che quello descritto in “Gente in Aspromonte” è un mondo severamente giudicato, ma in pari tempo amorosamente rivissuto, in un perpetuo ondeggiamento dei sentimenti, in un continuo oscillare tra il moralismo e il lirismo e in un altrettanto continuo contrasto tra l’uomo moderno e l’antico che convivevano in Alvaro.

35. Storia del matrimonio – Dal Medioevo a oggi di Daniela Lombardi

Daniela Lombardi presenta l’evoluzione storica del matrimonio dal Medioevo a oggi. Il matrimonio ha costituito per secoli uno snodo essenziale nella vita delle persone, ma le forme di questo fondamentale rito di passaggio sono molto mutate nel tempo riflettendo non solo la trasformazione dei rapporti famigliari e tra i sessi, ma anche l’azione di disciplinamento esercitata dai poteri laici e religiosi sui comportamenti individuali. Il volume disegna un tracciato che parte dalla situazione d’età medievale in cui sposarsi era un processo diluito nel tempo, dalla promessa alla coabitazione, ed era sancito semplicemente dal consenso dei due partner e registrato come un contratto, passa all’età moderna in cui il matrimonio si afferma come fatto religioso con riti e regole severe, seppure con marcate differenze tra paesi cattolici e protestanti; e da ultimo conclude con la situazione contemporanea, che ha visto una secolarizzazione del matrimonio e un graduale affrancamento della sfera privata dalla regolazione giuridica dello stato.

36. Sogni di fiumi e di mari di Tim Parks

“Caro John, è da diverso tempo che sono afflitto, o forse baciato, da sogni di fiumi e di mari, sogni d’acqua…” Pochi giorni dopo aver scritto queste righe dall’India al figlio John, che sta concludendo il suo dottorato di ricerca a Londra, Albert James muore in circostanze misteriose. Albert si era da poco trasferito in India con la moglie Helen dopo trent’anni trascorsi viaggiando da un paese all’altro del Terzo Mondo per prestare aiuto alle popolazioni più povere. Quando apprende la notizia della morte del padre, John si precipita a Delhi per rivedere un’ultima volta il viso di quell’uomo che per tutta la vita ha sentito così distante, ma a cui è sempre rimasto intimamente legato, e per scoprire cosa si celava fra le righe di quella lettera speditagli da uno sconosciuto. Giunto in India, dovrà però fare i conti con una terra ignota e ostile, e con la spiazzante freddezza della madre. John si trova ad affrontare l’India e tutti i suoi contrasti, preda dell’intensità di una cultura dove sacro e profano, vita e morte si confondono. “Sogni di fiumi e di mari” è la storia di un uomo in cerca di una verità che si trasforma nel racconto di un paese che quella verità confonde e sottrae nell’attimo in cui sembra volerla offrire. Perché l’enigma di quei sogni d’acqua svelati da una lettera mai finita non è solo l’enigma di un padre rimasto sempre distante e assente, ma quello dell’India, e del modo in cui non smette di esercitare il suo fascino sull’Occidente.

37. Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna di Anna Bellavitis

Come viveva una lavoratrice in una città dell’Europa moderna? Che opportunità le si offrivano e quali barriere si opponevano alla sua carriera lavorativa? Quali attività poteva svolgere e a quali salari poteva aspirare? Artigiane, commercianti, balie e prostitute, ma anche mercantesse, artiste, giornaliste e capitane d’industria, le donne ebbero un ruolo fondamentale nell’evoluzione economica della società europea, nonostante i molti limiti che leggi e tradizioni imposero alla loro libertà di azione e movimento. Sulla base di un’ampia bibliografia internazionale e di inedite ricerche d’archivio, questo libro offre una ricca panoramica delle attività economiche delle donne nelle case e nelle botteghe, sulle strade e nei mercati, nei conventi e negli ospedali, inserendole nei grandi mutamenti che caratterizzarono l’età moderna, dalla globalizzazione all’industrializzazione, dalle riforme religiose alla rivoluzione dei consumi, nell’ambito di una vasta area geografica, che va dall’Italia alla Scandinavia, dalla Spagna alla Polonia.

38. Neuromante di William Gibson

Un mondo di cupa delinquenza e di elevata tecnologia, di droghe e computer, di traffico nero di organi umani, di popolosi quartieri dove si aggira il più squallido sottobosco umano. In questo mondo si muove Case, un tempo il miglior “cowboy” d’interfaccia, che, con la mente, riusciva a entrare e a muoversi nel “cyberspazio”, dove la sua essenza disincarnata frugava nelle banche dati di ricchissime multinazionali per rubare le informazioni richieste dai suoi mandanti. Dopo aver cercato di ingannare alcuni di loro, il suo sistema nervoso è stato danneggiato in maniera tale da non poter più entrare nel “cyberspazio”. Ma adesso gli viene offerta una nuova possibilità e sta soltanto a lui sfruttarla a dovere…

39. Considerazioni esoteriche su nessi karmici vol. 4 di Rudolf Steiner

Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia nacque in Austria nel 1861, e si mise in luce ancora studente curando la pubblicazione degli Scritti scientifici di Goethe. Dal 1890 al ’97 collaborò all’Archivio di Goethe e Schiller a Weimar. Dal 1902 ebbe una più intensa attività come scrittore e conferenziere, prima nell’ambito della Società Teosofica e poi di quella Antroposofica da lui fondata nel 1913. Oltre a una trentina di opere scritte di carattere filosofico e antroposofico, sono rimasti i testi stenografati di quasi 6000 conferenze sui più diversi rami del sapere. Gli impulsi da lui dati nell’arte, nella scienza, nella medicina nella pedagogia e nell’agricoltura portarono a movimenti oggi sempre più diffusi nel mondo. Morì nel 1925 a Dornach (Svizzera) dove aveva edificato in legno il primo Goetheanum, un centro di attività scientifiche e artistiche fondate sull’antroposofia, distrutto da un incendio nel 1922 e poi ricostruito in cemento dopo la sua morte.

40. La rivoluzione russa. Un impero in crisi (1890-1929) di Stephen Smith

La Rivoluzione del 1917 rappresentò un mutamento politico, economico, sociale e culturale, ma allo stesso tempo conservò anche forti elementi di continuità conia struttura profonda della storia russa. Stephen A. Smith – esperto in materia a livello internazionale – presenta un racconto dell’evoluzione della Russia, dai primi segni di crisi del regime zarista, travolto dalla modernizzazione industriale della fine del XIX secolo, alla “rivoluzione dall’alto” scatenata da Stalin nel 1928.

41. Il secolo breve 1914-1991 di Eric J. Hobsbawm

Tra il 1914 e il 1991 il mondo è stato scosso da conflitti, rivoluzioni e stravolgimenti sociali senza precedenti: il “secolo breve” delimitato dalla Prima guerra mondiale e dal crollo del regime comunista è stato un periodo di straordinario progresso scientifico e di guerre totali, di crisi economiche e di grandi periodi di rilancio e di benessere, di mutamenti nella società e nella cultura. Un “secolo breve” anche per l’accelerazione sempre più esasperata impressa agli eventi della storia e alle trasformazioni nella vita degli uomini. In questo volume Eric J. Hobsbawm ripercorre i grandi eventi del Novecento attraverso la doppia lente dello storico e dell'”osservatore partecipe”, delineando un panorama vivido ed esauriente di un periodo che non ha solo studiato come ricercatore ma anche vissuto come uomo.


42. L’alienista di Caleb Carr

New York, 1896: un imprevedibile serial killer terrorizza la città uccidendo giovani travestiti e mutilandone i cadaveri. Il capo della polizia Theodore Roosevelt, incapace di risolvere il caso con i soliti sistemi, incarica dell’indagine un giornalista, perfetto conoscitore dei bassifondi, e un discusso “alienista”, uno scienziato pioniere nell’applicare i principi della psicologia all’analisi criminologica.

43. L’Ottocento – Dalla Restaurazione alla “belle époque” di Franco Della Peruta

In questo volume l’autore propone una rilettura critica degli avvenimenti di quel periodo: dalla Restaurazione alla formazione dell’unità italiana e tedesca, dal colonialismo e l’imperialismo fino alle origini della Prima guerra mondiale, dallo sviluppo del socialismo alla nascita del movimento operaio; questi e altri fenomeni storici vengono analizzati in tutti i loro aspetti: politici, economico-sociali e culturali. 

44. Il Novecento. Dalla grande guerra ai giorni nostri di Franco Della Peruta

Il volume sul Novecento affronta le ideologie e i movimenti politici nelle società di massa; i grandi conflitti mondiali; i totalitarismi fascista e nazista; la nascita, lo sviluppo e la fine dell’Unione Sovietica e del “socialismo reale”; le vicende della Cina comunista; la decolonizzazione; il ruolo egemonico degli Stati Uniti. Inoltre, seguendo le indicazioni e le suggestioni dei più moderni indirizzi storiografici, una assidua attenzione è stata rivolta alle vicende del mondo produttivo e della storia “materiale” dell’umanità.



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A questo punto ho deciso di premiare i tre migliori in alcuni campi, secondo un mio personale criterio di giudizio naturalmente!

I migliori saggi

  1. Libri proibiti – Pornografia, satira e utopia all’origine della Rivoluzione francese di Robert Darnton
  2. Il secolo breve 1914-1991 di Eric J. Hobsbawm
  3. Dalle carte ai muri. Struttura e società nella Spagna della prima Età moderna di Antonio Castillo Goméz – ex aequo con La rivoluzione russa. Un impero in crisi (1890-1929) di Stephen Smith

Le migliori opere di narrativa
= non so se il Diario di Etty possa considerarsi narrativa.
In ogni caso è narrativa vissuta sulla propria pelle.

  1. Diario 1941-1943 di Etty Hillesum
  2. L’alienista di Caleb Carr – ex aequo con Al paradiso delle signore di Émile Zola
  3. Agnese, una Visconti di Adriana Assini

Le copertine più belle tra i saggi 
= perché anche un saggio universitario ha diritto ad avere una bella copertina!!


Le copertine più belle tra i libri di narrativa
= queste sono le copertine premiate delle edizioni in mio possesso, 
ad esempio quella del romanzo di Andrea Vitali che ho inserito nel post è molto bella, 
ma io ho un’edizione più vecchia. Stesso dicasi per “Gente in Aspromonte”


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Le domande per voi sono due:
. che cosa avete letto nel 2018?
. al di là dei saggi, avete letto qualcuno dei libri che ho elencato (esclusi quelli che avete scritto voi ovviamente! 🙂 ) e che cosa ne pensate?