Scommetto che speravate di esservi liberati di me, visto il mio perdurante silenzio, vero? E invece eccomi di nuovo, e la prima immagine che vedete è la mia faccia. Come vi avevo spiegato nello scorso post, sono stata parecchio impegnata tra esami universitari e tutta una serie di incombenze lavorative e non. Degli esami universitari vi parlerò alla fine del post, insieme con altre sorprese, qui vi anticipo che sono molto soddisfatta e…
… ma andiamo con l’argomento di questo post, che segue la proposta lanciata da Daniele Imperi del blog “Penna blu” di adottare Tre parole per il 2018, iniziativa ripresa da vari blogger in questo primo mese dell’anno.
Di solito non faccio proponimenti per l’anno nuovo perché non tutto dipende da noi, visto che a rovinare le uova nel paniere concorrono varie interferenze esterne, di solito sgradevoli. Mi viene più facile fare dei bilanci dell’anno trascorso, quello sì, anche per non smentire la mia fama di veneratrice del passato. Ebbene, il 2017 per me è stato un anno fantastico, al punto che quando è finito mi sono rattristata non poco. Direi che è stato un “anno di raccolto”, in quanto molti progetti concepiti tempo addietro sono maturati e quindi ho potuto vederli e toccarli con mano. Molti riguardano il campo della scrittura. Due per tutti: l’uscita del mio romanzo Le Strade dei Pellegrini che è stato pubblicato a ridosso di Natale, ma che considero appartenente al 2017 in quanto ha cominciato a circolare ed essere letto lo scorso anno; e, poi, lo spettacolo da me scritto e messo finalmente in scena, Il Diavolo nella Torre, sulla figura di colui-che-non-deve-essere-nominato e che noi abbiamo-invece-abbondantemente-menzionato a vario titolo, divisi tra amore e odio per il suddetto.
Dopo aver preso congedo con una lacrimuccia dal 2017, procedo la scelta non di tre parole, ma di tre massime dato che sono logorroica per natura, nella speranza che l’ideatore del meme non me ne voglia.
1. “Non aspettarti nulla da nessuno, e non sarai mai deluso.”
Questa è una massima che conoscevo da tempo, ma è di autore ignoto. Io la interpreto come non riporre troppe aspettative nel prossimo, nemmeno che gli altri si comportino secondo le più elementari norme di buona educazione oppure non stupirsi se si dà e non si riceve, se le persone che ti avvicinano seguono la logica dell’opportunismo, o se alla propria azione segue un effetto imprevisto, o addirittura contrario a quel che si vorrebbe. Addirittura, riflettere che anche noi, senza volerlo e senza accorgerci, potremmo comportarci in maniera negligente.
Di conseguenza riuscire a gioire per i doni inattesi della vita. na specie di “serendipity”, un termine – questo sì, coniato dallo scrittore inglese Horace Walpole, autore del primo romanzo gotico Il castello di Otranto, e che indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra. Dato che l’autore della massima è ignoto, vi propongo un giovane Horace in questo quadro di Rosalba Carriera del 1741.
2. “Ho deciso di fare ciò che mi piace perché fa bene alla salute.”
Ho deciso di far mia la massima da lungo tempo, alla faccia di tutto quello che intende rovinarmi il fegato: cose, persone e circostanze. Ne avevo anche parlato in un post di un po’ di tempo fa, di argomento un po’ insolito (qui il link, “Alla ricerca del piacere perduto”). Il problema di fondo è che oggigiorno molte cose si fanno per dovere o, peggio, per competizione. Qui potete vedere il signor Voltaire, dispensatore di massime, ritratto da Nicolas de Largillière, 1724-1725.
Se ci pensiamo, tutte le discussioni, le liti, le impuntature, le risse non provengono altro che dal voler mantenere a tutti i costi le proprie posizioni e, soprattutto, dal pretendere che gli altri le accettino… salvo poi a cambiarle con il tempo, magari abbracciando il punto di vista antitetico e, di nuovo, pretendere che tutti passino dalla nostra parte. Vi assicuro che l’ho visto succedere moltissime volte, ed è un atteggiamento che ha un fondo di presunzione, e che spesso tracima nell’arroganza. Non dico che non debba esservi mai discussione, ci mancherebbe, ma spesse volte ho constatato, soprattutto in rete (e non parliamo di Fb e affini) che ci si accapiglia su stupidaggini facendo di un granello di polvere una montagna. Infatti da un certo periodo di tempo ho smesso di intervenire pubblicamente su alcune questioni, preferendo dire la mia in privato, preferibilmente davanti a un buon caffè.
e anche di un certo distacco.
Bene, e ora le novità sugli esami universitari e le altre cose!
Esami universitari
Volevo darne tre, in realtà sono riuscita a darne solo due per mancanza di tempo. Sono andati molto bene e sono anche serviti a me per rompere il ghiaccio. Innanzitutto ho fatto un Placement Test d’inglese che ho superato con il massimo conseguendo un C1. Ero abbastanza tranquilla, visto il lavoro che faccio, ma nella vita non si sa mai: l’emozione gioca dei brutti tiri.
Il secondo esame invece è stato “Metodi degli studi storici”. Dovevo portare il testo di base, il tostissimo Apologia della storia di Marc Bloch, definito terrificante dalla docente che mi ha esaminato; e, come non frequentante, due libri a mia scelta da un elenco. Ho scelto Storia misura del mondo di Fernand Braudel e La società di antico regime (XVI-XVIII secolo) di Gian Paolo Romagnani. In pratica ci troviamo nella fetta di storia etichettata come “moderna” in cui è compresa anche la Rivoluzione Francese. 🙂
Era la prima volta che sostenevo un esame universitario orale, non sapevo come funzionava e, insomma, il giorno in cui mi sono presentata non sapevo nemmeno il mio nome, altro che parlare di concetti di metodo critico, geostoria o società cetuale. Ebbene, ho preso 30!!! Ero così emozionata che sono uscita quasi in lacrime dall’aula, nemmeno avessi preso un brutto voto.
Per quanto riguarda altri due-tre esami, li darò tra giugno e luglio suddividendoli in maniera strategica, ma ho già cominciato a studiare.
Anniversari di matrimonio
L’altra novità del 2018 riguarda il mio venticinquesimo anniversario di matrimonio, ovvero nozze d’argento, e quindi il coniuge e io stiamo mettendo in pista un pranzo come si deve con parenti e testimoni presso un agriturismo. Indovinate dove si trova questo agriturismo? A Trezzo sull’Adda! Quindi pranzeremo sulle sponde del fiume a poca distanza dalla torre di messer Bernabò il Diavolo (rieccolo!), che mi ha portato tanta fortuna e molte soddisfazioni. E alla fine lo abbiamo nominato anche stavolta… ! Il pranzo si terrà ai primi di marzo, cui spero seguirà un viaggetto in primavera quando farà più caldo.
Tre denti in meno
Il 2018 non ha portato solo belle soddisfazioni, ma anche un mini-intervento chirurgico che mi ha tolto tre denti, per fortuna non anteriori. Come conseguenza il labbro si era gonfiato e all’esame sembravo il Joker di Gotham City, quindi mi vergognavo moltissimo. Dovrò rimanere in queste condizioni per almeno tre mesi, convivendo quella che ho ribattezzato “la fossa delle Marianne”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Bene, questo è tutto! Penso di avervi afflitto abbastanza, parlandovi di questioni anche personali, e quindi vi auguro di nuovo buon anno e vi invio un caro abbraccio.
Le tue massime sono meravigliose a assai condivisibili. Per il 30 ci siamo già parlate, sono felicissima, brava, bravissima. Pensa che stanotte ti ho sognata: decidevi di cambiare casa e io ti suggerivo di trasferirti nel mio quartiere, dove in effetti ci sono parecchi appartamenti in vendita e tu iniziavi a valutare la zona. A presto cara Cristina, il tuo 2018 è iniziato alla grande grazie alla tua costanza e applicazione nei progetti, del resto ho imparato a capire che questa è una tua caratteristica importante. Un abbraccione
Ciao Sandra, grazie di essere passata e del bel commento! Le tre massime si potrebbero applicare anche a molte questioni di tipo editoriale che ci affliggono, non è vero? 😉 Per il 30 sono molto contenta, anche perché è come stato buttare in piscina una persona che non sa nuotare: non sapevo assolutamente nulla di come si procede con un esame orale in materie umanistiche! Ti racconterò meglio a voce. La zona che entrambe ben conosciamo è sempre nei nostri cuori, e non è escluso che un giorno io torni a vivere a Milano. Seriamo che il 2018 porti a entrambe un altro bel raccolto! Un abbraccione anche a te.
Eccomi, speriamo sia la volta buona e di riuscire a postare il commento.
Le tue massime mi piacciono e in effetti ridurle a tre nomi sarebbe appunto riduttivo e comunque raccontano molto e visto il tuo interesse storico direi che ti si avvolgono come un mantello.
Scopro che studi e con ottimi profitti, come non farti i complimenti? Caspita determinazione e coerenza direi che sono due parole che ti caratterizzano già. Ora devo, assolutamente devo, leggere il libro, questa settimana ho deciso di ritagliare il tempo per la lettura quindi sei la prima in lista con Il pittore degli angeli.
Visto che il 2017 ti ha portato molti risultati non posso che augurarti di proseguire e concordare sulla parte volontaria che la nostra intenzione ha nel realizzare ciò che ci sta a cuore.
Benvenuta, Nadia cara! Grazie del prezioso commento, la tua frase "ti si avvolgono come un mantello" direi che mi calza molto bene! Tre parole sarebbero state come la classica foglia di fico eheh…
Sì, la mia decisione di iscrivermi all'università è recente ed è frutto di un'attenta riflessione. Se vuoi divertirti un po', puoi trovare tutta la vicenda sul seguente link dal titolo "Non è mai troppo tardi": http://ilmanoscrittodelcavaliere.blogspot.it/2017/10/non-e-mai-troppo-tardi-il-mio-progetto.html
Grazie se vorrai leggere il mio libro, sono molto emozionata a questo pensiero. Non c'è niente da fare, ogni lettore è come se fosse il primo.
Contraccambio l'augurio per tutti i progetti che bollono anche nella tua pentola!
Sono a un terzo del libro coinvolta tra Tiziano, Lorenzo, angeli e quadri… E completamente immersa in un linguaggio evocativo capace di far tornare indietro nel tempo. Non dico altro.
Ma che bella cosa che mi hai scritto, Nadia, sei riuscita a farmi emozionare stamane quando ho letto il commento. Mi hai illuminato la mattinata.
Complimenti per gli ottimi risultati negli studi! Non avevo dubbi che avresti dimostrato il tuo valore. 🙂
Le tue massime sono molto sagge. Quella di Voltaire mi ha fatto ricordare una frase di Lincoln: "Fare il Bene mi fa stare bene, fare il Male mi fa stare male. Questa è la mia religione."
La tua terza massima è importante, e tocca un argomento che sto incontrando a ogni pagina su "Un corso in miracoli". Sono tentata di adottarla. 🙂
Grazie, carissima! Mostrare il valore è la frase giusta, in effetti il giorno dopo ero distrutta come Geoffroy dopo la battaglia di Ascalona. Naturalmente era tutta tensione nervosa, che comunque riesce a consumarti.
Bella la frase di Lincoln, davvero. 🙂 Lui era un grande uomo.
Approfitto per dirti che non mi sono dimenticata di risponderti in pvt, ma come puoi immaginare questo periodo è stato davvero denso come un uovo. Tu non disperare! Un grande abbraccio e alla prossima.
Nell'ordine: mi dispiace per i denti, purtroppo sono cose fastidiose ma spero che sopo la parte traumatica si possa passare presto alla fase della ricostruzione.
Complimenti a te e a tuo marito per il bel traguardo, auguri di festeggiare altre ricorrenze del genere (senza porre limiti alla provvidenza come disse un papa 😉
Complimenti anche per l'università e la tua volenterosa volontà (gioco di parole pessimo, lo so, però è proprio ciò che intendo, nel senso che io non ce l'avrei la tua forza di volontà di rimettermi a studiare).
Le frasi dei tuoi propositi per il 2018 mi piacciono molto. Anche io sono un volterriano convinto e la sua citazione è quella che più mi piace.
Ciao Ariano! Ho una lunga frequentazione con il dentista sin da quando ero piccola, ma togliere tre denti alla mia veneranda età non è stato uno scherzo. Per fortuna il mio nuovo dentista è molto bravo, e non dubito che tutto andrà poi a posto con un po' di pazienza.
Venticinque anni sono tanti, eppure sembra ieri, ci sono stati anche periodi di burrasca che siamo sempre riusciti a superare, non "l'un contro l'altro armati" ma con un minimo di confronto e adottando delle soluzioni ragionevoli. E poi ci sono i maestrali che soffiano da fuori, e quelli rendono più forti perché insieme si supera tutto.
Sono molto contenta della decisione presa di rimettermi a studiare, sia perché mi piace moltissimo la materia sia perché ora è proprio il momento migliore per tutta una serie di motivi. Adesso che ho rotto il ghiaccio sono più tranquilla. 🙂
Grazie del tuo passaggio e a presto!
Tre massime meravigliose e che non posso che condividere pienamente! Complimenti per gli esami universitari (io non avevo dubbi sulla tua bravura) ma sono felice che tu ne abbia avuto conferma con gli ottimi voti e risultati conseguiti. Brava Cristina e felicitazioni per le tue nozze d'argento, sono un traguardo molto importante e fate bene a festeggiarli come si deve. Mi dispiace per i denti, spero comunque che tutto si risolva, gli intoppi di salute purtroppo capitano, ma almeno nell'età contemporanea i dentisti possono risolvere il problema…penso che all'epoca della rivoluzione fosse più difficile, stempero con una battuta 😉
Ciao Giulia, grazie molte per le tue parole. Approfitto per dirti che, seguendo il tuo esempio, ho aperto anch'io l'etichetta "Le mie letture", la trovi sotto > LETTURE e ho scritto i titoli del 2017 che mi ricordavo. Ora procedo a segnare man mano i titolo del 2018. Grazie anche per le felicitazioni sia per gli esami che per le nozze d'argento. 🙂 In effetti hai ragione sui denti, bisogna consolarsi con il fatto che almeno si possono curare: una volta c'era solo il barbiere che te li estraeva sulla pubblica piazza senza anestesia, e chi s'è visto s'è visto. Buona domenica!
Sono andata a vedere le tue letture, ti è piaciuto il libro di Carofiglio? Fa parte della serie dell'avvocato Guerrieri ma è il quarto della serie, pensi di leggere anche gli altri oppure ti è bastato uno?
Sì, molto. Infatti ho lasciato un commento anche sul tuo blog a questo proposito… i reciproci commenti si sono incrociati! 🙂 Ho intenzione di leggere altro, infatti ho qui Ragionevoli dubbi. Devo dire che la presenza di questi due gialli sui miei scaffali è abbastanza casuale: da una parte conoscevo l'autore e dall'altra sono il frutto di un acquisto superscontato da bancarella.
Condivido i commenti precedenti: le tre massime sono meravigliose! E mi sembra che la partenza universitaria sia andata alla grande. Sono sicura che non avrai nessun problema con gli esami. Pe i denti, invece, ha senso augurare "in bocca al lupo"?
Ahahah, bello l'augurio "in bocca al lupo" in rapporto ai denti! C'è da sperare che non li abbia troppo aguzzi.
Per i prossimi esami universitari di giugno/luglio ne preparerò due: "Storia medievale" e "Geografia urbana", e molto probabilmente "Civiltà e lingua inglese" (anche se non so ancora i titoli dei libri, per M-Z parte nel secondo semestre, altrimenti lo avrei già dato).
Ciao, bentornata!
E di nuovo buon anno.
Ciao Nick, un caro saluto e anch'io ti rinnovo gli auguri di buon anno. Ce n'è sempre bisogno… 😉
Oh, finalmente riesco a pubblicare il commento…
Come già avevo scritto su FB, condivido le tue massime che trovo perfette, soprattutto quando si avverte il bisogno di pace interiore. Rinnovo i complimenti per gli ottimi risultati negli studi, mi duole per i denti, ma viste le premesse, il nuovo anno non potrà che essere ricco di soddisfazioni e questo è l'augurio che sgorga dal mio cuore, cara Cristina!
Un grandissimo abbraccio e in bocca al lupo per i prossimi esami 😍
Sì, non so come mai ma nei giorni scorsi occorreva cliccare tre volte per riuscire a pubblicare… anch'io facevo fatica! Misteri di blogger.
Grazie per esserti presa del tempo e pubblicare il tuo commento su Fb anche qua. Contraccambio l'augurio per uno scintillante 2018 che porti soprattutto tanta serenità, secondo le tre massime. Un abbraccio affettuoso! 🙂
Da dove cominciare? Direi dal farti i complimenti per gli esami passati a pieni voti, bravissima, ma non avevo proprio dubbi. Sono sicura poi che durante il secondo esame gli occhi ti brillavano nel parlare della storia e che la cosa non sia proprio sfuggita al tuo esaminatore 🙂
Per il resto, mi piace moltissimo l'idea dei tre aforismi. Sarebbero da abbracciare anche da me, posso rubarteli e farli miei? 😉 C'è da dire che sono ancora attualissimi, pieni di una saggezza immortale, soprattutto l'ultimo. Ti auguro che sia un 2018 all'altezza del 2017 e anche di più!
Grazie del commento, cara Maria Teresa. Per quanto riguarda l'esame, sono davvero molto contenta. La "chiacchierata" con l'esaminatrice è stata piacevolissima, al punto che non ho idea di quanto tempo sia trascorso. Sicuramente le è piaciuto il fatto che sono riuscita a rispondere facendo anche dei collegamenti tra i tre volumi, e infatti alla fine mi ha detto che non occorreva passassi alla collega. Ero così emozionata alla fine che non riuscivo più a ritrovare la mia roba!
Certamente puoi rubare le mie tre massime, penso che nessuno degli autori avrà da ridere… anzi! 🙂
Un caro augurio di buon proseguimento per il 2018, ci riaggiorniamo presto.
Beh, intanto complimenti per il 30! 🙂
Più che il terzo direi che il primo degli aforismi che hai citato mi sembra particolarmente calzante nel descrivere quelli che sono diventati i rapporti nella blogosfera.
Grazie per il complimenti, Marco. Chissà se è stata la fortuna del principiante… 😉
Anche il primo aforisma è piuttosto significativo per la blogosfera, sì. Più che altro comporrei un misto tra primo e terzo!
Arrivo in ritardo ma arrivo.
Come hai detto tu però, a volte la vita ci metto lo zampino e scombina tutto 🙂 L'importante è risolvere poi… tanto ci siamo abituati.
Le prime due massime sono fantastiche. Le condivido in pieno.
Contare su se stessi. Se poi, arrivano aiuti anche da altre parti ben vengano ma intanto pensiamoci da sole.
Fare ciò che piace fa benissimo! Purtroppo non è sempre possibile ma almeno cercare di ritagliarsi qualche minuti per… è doveroso.
Per i tuoi esami… che sarebbero andati bene non avevo dubbi! 🙂
Bacio e in bocca al lupo per i denti…
Tu non sei mai in ritardo, Pat! 🙂
Mi fa piacere che le mie massime ti trovino d'accordo. La prima indica proprio non far troppo affidamento sugli altri per avere delle gratificazioni, perché in genere quello che muove il mondo è l'opportunismo.
La seconda massima introduce ugualmente il concetto di non cercare di uniformarsi ai gusti degli altri, ad esempio nello scrivere, perché altrimenti manchi un obiettivo importante cioè un sano divertimento.
Grazie per tutti gli auguri finali e a prestissimo!
Avevo letto questo tuo post diversi giorni fa ma nella frenesia degli spettacoli non ho mai potuto affacciarmi per rispondere. Eccomi.
Ti auguro che questo nuovo anno, iniziato sotto una nuova luce fervidissima, sia per te fonte di soddisfazioni a go go.
Leggere quelle massime e confrontarle con pezzetti di vita è bellissimo. 🙂
Grazie, carissima Luz, di avere avuto il tempo di passare e lasciare il tuo commento. Ricambio di cuore l'augurio per il 2018, ho letto comunque dei tuoi successi su Fb e sono orgogliosissima di te! 🙂
“Non aspettarti nulla da nessuno, e non sarai mai deluso.”
Tempo fa ho stretto una buona amicizia con un prete-teologo, molto giovane, di Bergamo.
Da lui ho imparato cose molto importanti. Ho due figli, un maschio e una femmina.
Don Maurizio mi disse: "Non ti aspettare nessuna riconoscenza dai figli, perché tutto quello che fai è un tuo dovere" L'approccio giusto è seguitare a donare. Sono molto contento dell'affetto che ricevo.
Per questo non sono d'accordo con l'Autore ignoto.
Ognuno di noi deve dare senza pretendere di riavere.
Ciao.
Buongiorno, Gus O. e benvenuto nel blog! 🙂
Le tue parole mi hanno fatto venire che esiste anche l'altra faccia della medaglia, cioè il far pesare quello che si compie, come genitori. A questo proposito ricordo la bella scena del film Indovina chi viene a cena con Sidney Poitiers. Quando il padre, contrario al matrimonio con una ragazza bianca, inveisce contro il figlio dicendo che "si è spaccato la schiena" per lui, per farlo studiare, il figlio dice che lui farà lo stesso per i suoi, se ne avrà. Ma che non rinfaccerà mai i sacrifici ai figli. Poi aggiunge, con una nota d'affetto, che è fiero del padre e che gli vuole bene.
Ciao e alla prossima! Buona giornata.
Il far pesare la figura di genitore ai figli è un errore che causa una frattura insanabile. Immediatamente perdi la fiducia del figlio che la va a cercare con amici, e gli amici potrebbero essere pericolosi.
Ho letto tutta la tua attività. Sei splendida.
Ciao.
Grazie mille per il nuovo passaggio e il commento. Sei gentilissimo! A presto. 🙂
Aggiungo qui il commento di NADIA BERTOLANI da Facebook:
"Cara Cristina, non riesco più a commentare sul tuo blog, devo aver combinato qualche malefatta! Allora ti scrivo qui che i complimenti per i tuoi esami vanno a sommarsi alle congratulazioni per il tuo sempre interessante blog e all'ammirazione per tutte le tue instancabili attività (compreso il tuo privato…):)"
Grazie, Nadia!
Mamma mia, Cristina, stavo per perdermi l’occasione di farti i complimenti per i tuoi numeri da sballo: un 30 meritatissimo! E poi i 25 anni di matrimonio, ma dove li mettiamo. Tanti tanti auguri 💐🌹
I tuoi tre punti sono molto belli, hanno un bel significato. Io abbraccio il primo perché ne ho fatto un motto di vita: non c’è cosa più vera che non aspettarsi mai nulla per evitare le delusioni.
Carissima, ben ritrovata in questo anno nuovo di zecca! E grazie anche per aver commentato i miei numeri. 🙂
Ti dirò che l'esame di "Metodi degli studi storici" è stata un'esperienza traumatica nella mia immaginazione, mi ero figurata un vero e proprio interrogatorio stile commissariato di polizia. Invece è stato informale e rilassato la docente mi ha messo subito a mio agio, al punto che quando ha detto che era finito ho quasi esclamato: "Di già?" Ora ne sto preparando 3/4 per giugno, speriamo in bene. Uno è "Storia medievale", ho il problema di memorizzare le date…. magari ci scriverò un post con richiesta di consigli. 🙂
I miei 25 anni di matrimonio sono volati veloci come il vento, sembra davvero ieri e non è una frase fatta.
Ci riaggiorniamo presto! Un abbraccio. <3