Carissimi,

come avete trascorso il mese di agosto? Devo dire che il tempo è volato, come sempre accade quando si è impegnati in attività piacevoli e rigeneranti, tra cui il mio viaggio in Umbria, che è andato molto bene, e alcune visite a Milano che mi hanno permesso di scoprire molti angolini interessanti.

Ora è tempo di rimettersi in pista con il blog! In base al mio penultimo post in cui vi auguravo buone vacanze, avrei dovuto metter mano a tremila progetti. Se ben ricordate, avevo in mente quattro punti essenziali… vediamo se sono riuscita a combinare qualcosa. Suddivido i progetti in due categorie, con un segno di spunta in caso di successo come nei classici elenchi, oppure nisba.

ATTIVITÀ SÌ ü

1. leggere la corrispondenza di guerra della mia famiglia, ordinata in tre grossi raccoglitori e che consta di lettere tra mio papà e suo fratello, pure lui al fronte, le sorelle, i genitori e gli amici dal 1940 a tutto il 1946. Questa è una vecchia foto che i genitori avevano mandato ai loro due figli in guerra nel 1942, trovate le parentele in rapporto a me:

Le lettere per la massima parte erano collocate in modo corretto nelle buste di plastica a parte qualcuna che era fuori posto a causa dell’incerta timbratura o della mancanza di data o busta. Ho fatto fatica anche a raccapezzarmi rispetto alla datazione dell’Era Fascista Ma, con i nomi dei luoghi dove si trovavano mio zio e mio papà, impegnati prima nell’addestramento militare, e poi spediti uno sul fronte russo come caporale, e il secondo in Libia come carrista, sono riuscita a sistemare tutto.

Devo dire che è stata un’esperienza emozionante al massimo, in modo particolare nel leggere lettere che mostravano una grandissima forza d’animo da parte di ogni componente della famiglia, pur tra lontananze, pericoli e difficoltà. Le scritture dell’epoca erano molto belle e ordinate, al di là degli inevitabili errori grammaticali, e lo scrivente economizzava lo spazio sulla carta scrivendo in modo piccolo, quasi microscopico alle volte. Ecco qualche esempio. Questa sulla sinistra è una cartolina postale con il francobollo del re Vittorio Emanuele III e scritta propagandistica:

La seconda sulla destra è una cartolina a colori di prevenzione sanitaria: “Le chicche fanno male ai denti, ma io me li lavo spesso” dice il bimbo munito di spazzolino e dentifricio.

Oggi non siamo più abituati che qualcuno ficchi il naso nella nostra corrispondenza, e attribuiamo un grandissimo valore alla privacy… ma all’epoca la censura era normale, specialmente in tempi di guerra. All’esterno delle buste, come nel caso che potete vedere qui accanto, si apponeva la fascetta “Verificato per censura”, e un timbro sulla lettera stessa. La lettera veniva letta da cima a fondo e, sulle frasi che non passavano il vaglio, che magari menzionavano i luoghi delle operazioni militari, si stendeva un inchiostro talmente coprente che non si poteva leggere nulla, nemmeno in controluce.

Mio papà, prigioniero degli inglesi in Africa, nello specifico nel Sud Africa a Sonderwater, aveva ritrovato al campo un suo amico che gli insegnava a disegnare. Ecco una sorta di cartolina pieghevole di cui purtroppo le prime scritte sono illeggibili. Però il suo autoritratto di giovane con la testa ancora piena di capelli è rimasto; e, come vedete, non se la cavava per niente male!

Ci sono molti momenti drammatici, come la morte della nonna Luigia il 28 dicembre del 1942 a causa di una peritonite. Qui trovate la lettera con cui mio nonno Enrico informava mio zio Osvaldo, che era in Russia, della morte di sua mamma. Ci sono anche lettere che parlano dei bombardamenti che colpirono e distrussero molti edifici di Milano nel 1943, con allegati ritagli di giornale che menzionano tutti i punti più duramente colpiti, come il teatro Filodrammatici o lo stesso Policlinico, e anche la Pinacoteca di Brera dove prima erano state messe in salvo le opere.

Insomma, un pezzo di Storia non solo personale, che mi ha commosso profondamente, ma che riguarda l’Italia tutta. Un periodo di grandissimo dolore e lutti inenarrabili, ma da cui sono scaturite le nostre attuali libertà.

2. Il secondo argomento che è andato a posto è più tecnico del precedente, quindi mi perdonerete il brusco passaggio di tono. Volevo apportare qualche ritocco sul blog, più che altro riuscire a dare la possibilità di inserire immagini nei commenti. Sono riuscita ad apportare alcuni miglioramenti:

a. Per quanto riguarda l’estetica del blog, ho cambiato alcune delle immagini scorrevoli, che l’anno scorso avevo lasciato perché ormai esausta dall’impresa titanica combattuta a base di stringhe html, o altrimenti sarei andata al manicomio. Quelle che non mi piacevano erano proprio il quadro della presa della Bastiglia, in quanto mancava tutta la parte inferiore con la folla, e l’ultima immagine con l’angelo di Roerich cui erano state tagliate le gambe.

Tenendo la prima immagine dell’arazzo di Bayeux, che è l’immagine simbolo del blog (o Ur-blog, come direbbe Goethe), ho inserito delle  nuove immagini cercando di rispettare un ordine cronologico: il ritratto di Bernabò Visconti e della sua famiglia in un affresco di Santa Maria Novella (potevate dubitare che non trovasse il modo di piantar le tende anche là?), poi il quadro di Delacroix della libertà che guida il popolo, una fotografia in bianco e nero di soldati in trincea nella Prima Guerra Mondiale, e infine la sommità di un altro quadro di Roerich.

b. Grazie a mio figlio, che si è degnato graziosamente di aiutarmi (e impiegando dieci minuti dove io avrei impiegato dieci anni), sono riuscita a inserire la necessaria stringa html nella schermata, per dare modo a voi e a me medesima di inserire nei commenti sia immagini sia video. Ho fatto una prova nell’ultimo post di “Insieme raccontiamo 23” e ha funzionato. Ero felice come una Pasqua. Le istruzioni per voi si trovano alla base dei commenti per ogni post, e quindi ora potete sbizzarrirvi, se volete!

c. Ho avuto un problema con il blogroll, nel senso che blogger non mi dava più le icone dei vostri blog e soprattutto il titolo dell’ultimo post pubblicato. Siccome non c’è stato niente da fare, ho deciso di mettere un semplice elenco al momento. Non so se è stato un problema momentaneo, ma ogni tanto quel blogroll mi dava dei problemi anche senza che io vi inserissi nulla, una volta eravate spariti tutti di colpo. Gli utilizzatori di blogger hanno consigli da darmi? Ve ne sarei davvero grata.

d. Ho scritto alcuni post, ma non quanti avrei voluto. Però ci sarà una sorpresona nella seconda metà di settembre!

3. Dovevo concentrarmi sul mio progetto TOP SECRET… Mi sono concentrata, nel senso che ho fatto la mia parte. Dopo una notevole dose di caos e incertezze, proprio ieri ho ricevuto un’ottima notizia, ma ancora non posso dirvi niente. Tengo le dita incrociate, perché la situazione è in eterno divenire! Spero di riuscire a raccontarvi qualcosa, sempre nella seconda metà di settembre dove, a quanto pare, accadranno un sacco di cose.

ATTIVITÀ COSÌ COSÌ

1. Volevo andare avanti con la scrittura del mio romanzo sulla Rivoluzione Francese, o in alternativa lavorare a una nuova parte esoterica sul Libro III Le regine di Gerusalemme da inserire in un punto apposito, con la resa dei conti tra Geoffroy e Clotilde.

In breve, il romanzo sulla Rivoluzione è andato a farsi una sonora ronfata, dato che sono Una e non Trina, vale a dire che sono un essere umano e non posso scrivere due cose in contemporanea. Anche se è vero che ho iniziato la nuova parte esoterica da titolo La ballata della strega di Bruges, sono ben lungi dall’essere avanti nella stesura. Ho le idee chiare sull’intera storia, ma la scrittura è un altro paio di maniche. Vabbeh, tanto l’editore non è che mi chiami ogni giorno…

Però non sono rimasta del tutto inattiva, e ho scritto un racconto per il concorso “Lombardia Segreta” (ecco il link di riferimento). La scadenza ora è piuttosto ravvicinata, ma ve lo segnalo ugualmente. Il tema del concorso letterario sono i segreti della Lombardia. Si accettano testi brevi sia di saggistica che di narrativa (racconti) aventi come tema una storia, un luogo, un paese, una città, un monumento, un personaggio sconosciuti o poco noti da scoprire e valorizzare.

Ho fatto leggere il racconto a un gruppetto di lettori, che mi hanno fatto alcune osservazioni, ma in generale lo hanno apprezzato molto. A me piace anche perché la protagonista è una donna, che racconta la sua storia in prima persona e potrebbe venirne fuori un bel monologo teatrale, magari da proporre nell’ambito di alcune manifestazioni contro la violenza sulle donne e l’8 marzo.

2. Nel mese di agosto ho letto pochissimo, con mia grande costernazione. Ho finito infatti un romanzo di Federigo Tozzi, “Tre croci”, e l’antologia dei racconti di Marco Freccero “Cardiologia” (che ho recensito su Amazon insieme a “Non hai mai capito niente”, recensioni qui e qui) e “Figlia dei fiordi” di Sandra Faè (qui la recensione). Ho scoperto infatti che senza la mia trasferta quotidiana in metropolitana, la mia attività di lettrice si riduce al lumicino. Non sembra, ma in quelle due ore e mezza di viaggio macino pagine su pagine. Recupererò ben presto!

Nel frattempo ho avuto la conferma che soffro da shopping compulsivo da libri, perché quando nella mia edicola ci sono le bancarelle di libri a 1-2 euro mi precipito di sotto e ne risalgo con sacchi di romanzi che vanno a gravare sulle ormai sofferenti scaffalature del mio studio. Prima o poi dovrò fare come Ulisse che si faceva mettere i tappi di cera nelle orecchie per non sentire il canto delle sirene; nel mio caso mi farò mettere una benda sugli occhi. La situazione peraltro non migliora con le innumerevoli proposte di ebook che mi fanno venire l’acquolina in bocca, e il mio e-reader ormai sta per collassare.

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E voi, come sono andate le vostre vacanze? Avete letto qualche libro interessante o siete andati avanti con l’attività di scrittura?

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Fonti immagini:

  • Bernabò Visconti con la moglie Beatrice Regina Della Scala, affresco a Santa Maria Novella – Firenze
  • The Lady of Shalott di William Maw Egley, museo di Sheffield