Notte d’estate
È una bella notte d’estate
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo come un fantasma.
Antonio Machado
Antonio Machado (1875-1939), è stato un poeta e scrittore spagnolo, tra i maggiori di tutti i tempi appartenente alla cosiddetta generazione del ’98, e una delle voci più alte tra gli intellettuali del suo tempo. In Soledades (Solitudini) Machado esprime le solitudini non solo dell’uomo ma anche dello spazio, abitato solo dal soggetto che dialoga in modo autobiografico con i fantasmi del suo passato. In Campos de Castilla il poeta evoca con tratti essenziali la solennità del paesaggio circostante, con un’ottica quasi visionaria. Altre sue opere sono il Cancionero apócrifo con una riflessione sulla poesia e la raccolta di sentenze Juan de Mairena.
Alla sua morte, in una tasca del suo cappotto il fratello José trovò un pezzo di carta con l’ultimo verso “Quei giorni azzurri e quel sole dell’infanzia”.
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Fonte immagini:
- The Radiator Building at Night (West 40th Street, New York), 1927 di Georgia O’Keeffe
- Retrato de Antonio Machado (1875 – 1939), sanguina de Leandro Oroz Lacalle (1883 – 1933). Fondos de la Fundación Ortega y Gasset.
Fonte biografia:
- Wikipedia
Bella poesia
Stavo cercando una poesia sull'estate e ho scelto questa; è semplice e bella.
La "generazione del 98" spagnola ha prodotto grandi poeti elegiaci. Machado è il più noto, ma a me piace ancora di più Jiménez.
Grazie per il commento, Ariano. Farò una ricerca anche su Jiménez.
Molto bella. 🙂
Anche a me è piaciuta subito! 🙂