Ebbene, siccome l’obiettivo del post è operare un confronto sulle differenti sensibilità di Tiziano e Lorenzo, vorrei proporvi un gioco di accostamenti di alcuni loro ritratti. La scelta di prendere in considerazione il ritratto, anziché concentrarsi sulle tante pale d’altare, o altri generi pittorici cui lavorarono entrambi, non è casuale. Anzitutto perché il ritratto può essere annoverato tra i più importanti e diffusi generi dell’epoca rinascimentale e, verrà a rappresentare il mezzo attraverso cui fissare l’unicità e il valore umano dell’individuo. In seconda battuta, come avremo modo di osservare, entrambi, Tiziano e Lorenzo Lotto, utilizzeranno il ritratto per restituire un’immagine dei valori in cui loro stessi credono. In terza battuta, per esigenze contingenti, non potendoci permettere di trattare tutta l’arte di questi grandi pittori!

Ciò che desidero mettere in luce è essenzialmente che i nostri due artisti ricorreranno al ritratto per operare una sottile indagine introspettiva compiuta con estremo rigore, che in quella del Lotto rimanderà ad una lettura del personaggio più intima, familiare, autentica, dovuta anche a una grande attenzione per il particolare, mentre in quella di Tiziano, invece, rimanderà ad una lettura del personaggio più aulica e formale.

Iniziamo, dunque, con tre ritratti eseguiti da Lorenzo Lotto.

Il primo che propongo è datato 1543 circa, e presenta Laura Pola, moglie del nobile trevigiano Febo Bettignoli da Brescia.

Il secondo, è il Ritratto di Gentiluomo anziano coi guanti, eseguito lo stesso anno. Non è stata possibile l’identificazione dell’uomo raffigurato nella tela, ma esistono alcune ipotesi che ricondurrebbero al nome di Liberale Pinedel.

Il terzo ritratto risale al 1518 e raffigura Lucina Brembati. Questa tela ci permette di cogliere ancor meglio alcune caratteristiche del Lotto che, per la precisione, sono una spiccata inclinazione all’uso di simboli, il ricorso a soluzioni enigmistiche (qui usate anche per indicare il nome della gentildonna ritratta: Lotto ha scritto nella luna dipinta sullo sfondo “CI”: Lu – CI – na; mentre il cognome Brembati va ricercato nello stemma di famiglia riportato nell’anello posto all’indice sinistro) e una singolare attitudine all’ironia (non ultimo il pendaglio della collana che la signora usava come stuzzicadenti).

personaggi “famosi” del Lotto sono sempre giocati su un duplice livello: sul contrasto cromatico dei sontuosi tessuti, opposti alle levigate superfici degli incarnati, ma anche sul contrasto dell’alta condizione sociale, opposta a un atteggiamento familiare.

In tutti e tre i ritratti del Lotto si può scorgere una certa sobrietà (più austera nei primi due), per cui, sebbene non manchi una certa esuberanza di dettagli a indicare lo stato sociale elevato (per esempio, si osservi la ricchezza dei ricami delle vesti, la precisione con cui vengono resi gli accessori) le opere mostrano un accordo cromatico impostato sui toni smorzati e le pose risultano semplicinaturali.

Addirittura, lo sguardo di Laura Pola risulta sognante, quello del Gentiluomomalinconico e quello di Lucina Brembatiironico.

Ed ora, ecco tre ritratti eseguiti da Tiziano.

Il primo è datato 1523 (e Tiziano iniziò la sua brillante carriera di ritrattista nel 1515, ma si affermò in questo campo nel decennio successivo), e ci propone il cosiddetto Uomo dal guanto. Sull’identificazione del soggetto vi sono più ipotesi: il marchese Girolamo Adorno, il principe Ferrante Gonzaga, Giambattista Malatesta che agiva a Venezia per conto dei Gonzaga.

Il secondo risale al 1554 e ci mostra il Doge Francesco Venier, rimasto in carica per due soli anni.

Il terzo, è il Ritratto di Carlo V imperatore con un cane, del 1532.

Come potrete notare, lo stile ritrattistico di Tiziano è sempre raffinato e indagatore, ma corredato da scorci paesaggistici, o altri elementi di contorno, che oltre a dilatare lo spazio, permettono una maggiore risonanza del personaggio ritratto nell’atmosfera, che ne sottolineano ed esaltano l’importanza e il prestigio. Tiziano, quindi, riproduce nei suoi ritratti la concezione che dogi, nobili e imperatori avevano di se stessi e del loro ufficio nel mondo. Rispetto a questi personaggi, l’artista si trasforma in mezzo di comunicazione, perfetto, mettendo in risalto i loro lineamenti fisici e i loro segni di potere.

Come riportato nel titolo, Tiziano e Lorenzo sono stati vicinissimi, ma al contempo assai lontani.

Un eclettico è una nave che vorrebbe procedere con quattro venti”, Dell’eclettismo e del dubbio, Charles Baudelaire, (1821-1867)

BIOGRAFIA:

Lotto, Carlo Pirovano, Electa
Tiziano, collana I Classici dell’arte, Cecilia Gibellini, Rizzoli
Tiziano, I Capolavori dell’arte, Daverio, Corriere della Sera
Artisti, gioiellieri, eretici. Il mondo di Lorenzo Lotto tra Riforma e Controriforma, Massimo Firpo, Laterza

ICONOGRAFIA:

Tutte le immagini riprodotte nel guest post (1. e 2.) sono di pubblico dominio, fonte web
Canaletto, Bacino di San Marco, 1738-40, Museum of Fine Arts, Boston
Tiziano, Autoritratto, Gemäldegalerie, Berlin 1560 ca
Tiziano, Ritratto del Doge Francesco Venier, 1554 c.a., Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Lorenzo Lotto, Autoritratto, 1540 c.a., Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Santi di Tito, Ritratto di Machiavelli, 1550 c.a., Palazzo Vecchio, Firenze
Hans Holbein il Giovane, Ritratto di Erasmo da Rotterdam, 1523, National Gallery, London
Nicolaus Copernicus, ritratto attribuito ad autore ignoto, 1580, Regional Museum in Toruń
Hans Holbein il Giovane, Ritratto di Thomas More, 1527, Frick Collection, New York
Lucas Cranach, il Vecchio, Ritratto di Martin Lutero, 1528, Castello di Veste, Coburg
Lorenzo Lotto, Ritratto di Laura Pola, 1543 c.a., Pinacoteca di Brera, Milano
Lorenzo Lotto, Ritratto di Gentiluomo anziano coi guanti, 1543 c.a., Pinacoteca di Brera, Milano
Lorenzo Lotto, Ritratto di Lucina Brembati, 1518, Accademia Carrara, Bergamo
Tiziano, Uomo dal guanto, 1523, Musée du Louvre, Paris
Tiziano, Ritratto di Carlo V imperatore con un cane, 1532, Prado, Madrid

Biografia autrice del post:

Clementina Daniela Sanguanini nasce a Milano, il 23 dicembre 1963, un lunedì.

Venendo al mondo nel giorno dedicato alla luna, secondo la tradizione, possiede mente fantasiosa e spiccata curiosità e, forse, per questo ha conseguito il diploma artistico e continuato il ciclo di studi presso la facoltà di Scienze Politiche seguendo l’indirizzo sociologico.

Inchieste sociali e ricerche di mercato sono l’arena dentro cui si misura sul piano della professione, mentre arte, storia, letteratura, teatro, cinema e musica, costituiscono le sue principali passioni. In fondo, è semplicemente attratta dalle diverse sfaccettature dell’umanità.

Ha pubblicato alcuni racconti, poi confluiti in un’antologia di autori vari, e un romanzo, Niente Panico, ma nel cassetto ha già pronto qualcosa di nuovo. Il romanzo giallo Niente Panico, di cui potete leggere la sinossi al seguente link, è acquistabile sia come ebook che in forma cartacea:


In rete è attiva anche come autrice del blog L’angolo di Cle.