Carissimi,
vi presento la mia ultima follia bloggesca, e cioè un’iniziativa che ho deciso di mettere in campo in considerazione di due fattori: la mia smodata adorazione per tutto quello che è collegato alla Rivoluzione Francese e il fatto che, con mio grande stupore, sto incontrando sempre più persone che condividono la mia stessa passione e sono ansiose di parlarne.
Come sapete, sto scrivendo un romanzo su questo periodo e, come ogni buon autore di romanzi storici che intenda documentarsi, sto facendo una vera e propria indigestione di biografie vecchie e nuove, saggi di ogni genere, memorie, atti teatrali, film e chi più ne ha più ne metta. Sono andata anche a teatro a vedere La morte di Danton di Georg Büchner, e, nonostante le tre ore assai impegnative, quando sono uscita mi sembrava di lievitare. Ad ogni modo i personaggi del mio romanzo, celebri o meno noti, sono una vera e propria combriccola di sacripanti e ognuno di loro contribuisce a mettere pepe nella minestra narrativa.
Sono molto felice di questo romanzo. Non potrei desiderare di meglio, e dopo la gabbia di costrizione del Medioevo in cui non potevo inserire né questo né quello perché, come la patata, non era ancora stato importata o perché, come le tasche, nel 1100 non si conoscevano, ora scorrazzo come un levriero impazzito attraversando le immense praterie. Inoltre mi imbatto ad ogni angoli in vere e proprie chicche che mi piacerebbe condividere con voi. Capisco però che non tutto l’universo è così entusiasta dell’argomento come la sottoscritta e non voglio nemmeno assumermi un impegno come la scrittura di un post stile sabato, che mi fa sudare sette camicie e sputare sangue ogni volta.
Ho deciso allora di aprire una sorta di salotto letterario rivoluzionario il giorno del mercoledì. Il mercoledì di solito è dedicato ai guest-post e, se vi sarà un guest-post programmato, il salotto darà spazio all’articolo dell’ospite chiudendo i battenti. In caso contrario ci sarà il post del Caffè. Sono stata a lungo indecisa sul giorno, perché non volevo pubblicare troppo a ridosso del sabato, e questo mi sembra un buon compromesso.
Il post de Il Caffè della Rivoluzione sarà molto breve, e avrà come tema qualsiasi cosa che sia inerente al periodo: una moda, un fatto politico, un personaggio, un oggetto, una pettinatura, un ambiente… Voi potrete commentare a ruota libera, se avete voglia e tempo, agganciandovi quello che la notizia vi fa venire in mente: un fatto di attualità (e, credetemi. i collegamenti sono impressionanti), il vostro migliore amico, la vostra ricetta preferita, l’arte, la vita quotidiana, il lavoro, un racconto… C’è piena libertà di espressione, anche quella di andare fuori tema, come si conviene in un salotto.
Dato che siete un gruppo di commentatori intelligenti e arguti, soltanto a beneficio dei possibili Troll o Disturbatori della Quiete Pubblica dico che i commenti devono rimanere nell’ambito del rispetto altrui… in caso contrario la padrona del Caffè verserà il liquido bollente direttamente sulla mano dello screanzato.
Dopo questa piccola, ma doverosa introduzione, vado a incominciare con il prossimo, vero post!
Che entusiasmo, si vede che la documentazione per il romanzo in questo caso non è un peso ma un piacere.
Verrò sicuramente a prendere un caffè ogni mercoledì 😉
Da sempre sono appassionata di Rivoluzione Francese: invece del mio orsacchiotto, da bambina andavo a dormire con il pupazzo di Danton! 😉
Ho già visto che hai preso il primo caffè. Un grazie di cuore.
Starò attenta al caffè bollente … 😉 Io trovo la rivoluzione francese sempre molto attuale
Cara Giulia, tu sei una degli ospiti per cui metterei una mano sul fuoco in quanto a buone maniere. 😉
Confermo il mio entusiasmo per questa serie e via alle chiacchiere! *__*
Bene!!! Glò, sono felicissima che l'iniziativa riscuota tanto successo. Allora ti riservo un tavolo speciale al mio Caffè, come si fa per i clienti speciali. 😉