Alcuni giorni fa ho appreso di aver ricevuto per il secondo anno consecutivo il Boomstick Award 2015, per il quale ringrazio moltissimo Tenar. La sua motivazione è la seguente: “perché la passione per la storia è una splendida malattia” e mai motivazione fu più azzeccata. Eccovi a destra l’immagine del premio, che presto aggiungerò trionfalmente nella sezione del medagliere nel blog.


Come da regolamento, copio e incollo le regole del premio, perché così bisogna fare, e lo coloro:


“Cos’è il Boomstick? È il bastone di tuono di Ash ne L’Armata delle Tenebre. Una doppietta Remington, canne d’acciaio blu cobalto, grilletto sensibilissimo. Magazzini S-Mart, i migliori d’America.Perché un Boomstick?Perché il blog è il nostro Bastone di Tuono!
Come si assegna il Boomstick?Niente di più facile: dal momento che in giro è un florilegio di premi zuccherosi per finti buoni (o buonisti) & diplomatici, il Boomstick Award viene assegnato non per meriti, ma per pretesti.
O scuse, se preferite.
Nessuna ipocrisia, dunque.
E ricordate, il Boomstick non ha alcun valore, eccetto quello che voi attribuite a esso.”




“Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore. 2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione. 3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto. 4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come Hell le ha concepite”



a) il premio può essere assegnato dai sette vincitori ad altrettanti blogger meritevoli, contribuendo a creare, come tutti gli anni, una delle più gigantesche catene di sant’antonio che la storia di internet ricordi b) premio e banner sono creazione di Hell, che quindi è giusto citare negli articoli relativi c) il Boomstick è un premio cazzuto. Se l’avete vinto non siete di sicuro delle mezze cartucce, ma… se non rispetterete le 4 semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diventerete e vi beccherete d’ufficio, in quanto tali, il celeberrimo Bitch Please Award.



Come al solito però sono in difficoltà, perché frequento anche molti siti, che non sono blog, i cui titolari rimarrebbero fortemente perplessi se assegnassi il premio. Siccome non voglio essere mandata a stendere, in preda all’incertezza sono andata a visionare i blogger che avevo intenzione di nominare. Ho visto che uno di loro ha avuto un’ottima idea, e ho avuto un’illuminazione in proposito. Come giustamente dice Tenar, la storia è una vera e propria passione-malattia, ed occupandomi di Medioevo nei miei ultimi romanzi storici, ho pensato di assegnare a ciascun nominato una figura di questo periodo così particolare della nostra storia, corredandola di motivazione e illustrazioni. Alcuni nominativi riceveranno inevitabilmente due Boomstick Award, pazienza. L’importante è il pensiero, come si dice.


Vado quindi con i sette eletti (squillo di trombe…):

Tenar (Inchiostro. fusa e draghi): 
per te ho scelto il docente, sia perché è la professione che svolgi sia perché mi sembri provvista di una solidissima cultura. Purtroppo non ho trovato insegnanti donne (epoca difficile per le donne, il Medioevo!), e quindi mi scuserai se il personaggio in questione ha la barba. Il tuo blog è molto educativo, nel senso migliore del termine.

Ad ogni modo ti invito ad osservare l’allievo subito sulla destra, quello dall’aria sconsolata, e a dirmi se ti ricorda qualcuno dei tuoi studenti. Quello che s’è messo davanti potrebbe essere il primo della classe, il secondo che s’intravede alle spalle, e che se la ride, sta mettendo una ranocchia o un ragno nella tasca del primo. Poi c’è l’ultimo, che sembra sveglio e attento, ma in realtà sta dormendo a occhi aperti, o pensando alla fanciulla che incontrerà dietro il meleto onde cogliere… la prima mela.

Maria Teresa Steri (Anima di Carta): 
per te ho scelto la figura della tessitrice, in quanto sei una persona gentile e paziente, caratteristiche indispensabili per tessere, e tenere un blog letterario! Il tuo blog offre tutti i consigli e gli spunti per apprendere la difficile arte della scrittura, e rispondi ai tuoi commentatori con garbo e puntualità. I tuoi argomenti e spunti di riflessioni sono sempre vari, e a volte sorprendenti.

Delle due che ho scelto, opterei per la donna a destra, che mi sembra più sorridente, mentre l’altra è più seriosa, o forse è stufa di tessere e pensa che le piacerebbe fare altro. Questa immagine mi è piaciuta anche perché le due figure sono inserite in un bel contesto architettonico e dai colori delicati.

Grazia Gironella (Scrivere È Vivere):

per te ho scelto la figura del guerriero medievale perché intuisco in te una grande forza al positivo. Anche il tuo blog si occupa si scrittura, ma il tuo stile è diverso da quello di Maria Teresa, lo vedo più… maschile (in senso buono!), e per molti versi più ironico. Inoltre stiamo avendo uno scambio davvero profondo su tante questioni, e quindi da bravo “cavaliere” ti eleggo senz’altro come mio compagno d’arme!

Facendo una ricerca su immagini di guerrieri mi venivano fuori solo templari, e non mi sembrava proprio il caso di metterne vista la brutta fine che fecero. Quindi inserisco un quadro un po’ più recente di van Eyck.  Anche tu puoi scegliere tra i due personaggi: o quello più sorridente subito sulla sinistra, o quello più “ingrugnito” – come direbbero a Roma – accanto. Dipenderà forse dall’orario e dalla mancanza di caffè?

Chiara Solerio (Appunti a Margine):
Cara Chiara, so che non ti piace l’arte, ma ti devi beccare anche tu l’immagine, se no farei delle parzialità, e ti sentiresti trattata in maniera diversa. Lungi da me il farlo. Ti nomino per la tua attenzione sul blog alle questioni sociali nella scrittura, e sui metodi terapeutici orientali come il reiki. Siccome però nel Medioevo non c’erano figure così in senso stretto, ho scelto l’immagine della donna erborista, che usava con sapienza i segreti delle erbe per curare il corpo fisico e, di conseguenza, anche l’interiorità dell’ammalato.

Ho cercato di evitare accuratamente figure di streghe, perché purtroppo le erboriste del Medioevo erano delle anticonvenzionali e spesso venivano tacciate di stregoneria. Però sappi che ti considero, appunto, una figura anticonvenzionale, e che questo è un complimento!

Elisa Elena Carollo (Dramaqueen):
Purtroppo non sempre ho modo visitare il blog di Elisa causa tempo tiranno. Ma quello che leggo è sempre di altissima qualità, e verte su un argomento forse meno “alla moda” rispetto ad altri, cioè il teatro. Il teatro è antico quanto il mondo, però, esattamente come la nostra storia.

Per questo motivo, ti assegno ovviamente la figura del musicista e menestrello. Anche nel tuo caso le immagini sono duplici (sebbene gli strumenti siano uguali), per cui puoi scegliere quella che preferisci. Grazie naturalmente per lo spunto che mi hai dato (l’ho copiato proprio da te!), e di trattare nel tuo blog un così bell’argomento come il teatro.

Sabato scorso c’è stata la presentazione di un mio romanzo storico, e un’attrice di teatro ha letto degli stralci dallo stesso. Ho provato un’emozione davvero intensissima, pur avendolo scritto io quasi non lo riconoscevo. Eppure erano le stesse frasi che altri avevano letto in passato.

Marcella Andreini (Kokoro by Orlando):
Anche Marcella ha un blog molto particolare e raffinato, che tratta argomenti a tutto campo e tra loro interconnessi, come l’arte, la scrittura, la musica. Grande attenzione è rivolta al mondo della letteratura per l’infanzia, cui ha dedicato un altro spazio, e lei stessa scrive. Inoltre, forse per l’immagine della luna che ha voluto per il suo nuovo banner, mi fa venire in mente una poetessa.

Quindi a te, Marcella, assegno la figura della poetessa nel Medioevo. Ce n’erano poche, o almeno sono poche quelle che si conoscono. Ad ogni modo la mia preferita è la contessa Beatrice di Dia, poetessa trobadorica del secolo XII, famosa anche per componimenti a forte impronta passionale, che ci restituiscono l’immagine di una donna forte e molto lontana dallo stereotipo. Probabilmente lei era una delle poche fortunate, comunque è così.

Sono stata parecchio indecisa sull’ultimo nome, la mia scelta oscillava tra due nominativi. Poi ho concluso, quindi il settimo Boomstick Award viene assegnato a:

Annarita Faggioni (Il piacere di scrivere):
Annarita è una blogger di tutto rispetto, che mi intimidisce anche un po’ per la miriade di iniziative che riesce a mettere in piedi, e per l’intelligenza che colgo nella sua persona; da qui la mia esitazione nell’assegnarle il premio.

Tuttavia vorrei cogliere appunto l’occasione per segnalare il suo blog, e fare pubblicità, meritevole com’è di una visita approfondita. Contiene infatti argomenti a tutto tondo sulla scrittura, ma non solo, anche dritte di natura tecnica e tecnologica, concorsi letterari organizzati in collaborazione con altri siti e blog… Insomma, sul suo blog ce n’è per tutti i gusti. Quindi ecco assegnato l’ultimo premio, insieme con l’immagine di uno studioso medievale con gli occhiali sul naso.

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Con questo ho concluso, e aspetto i vostri commenti!