La Muta di Raffaello Sanzio del 1507 come copertina del romanzo |
“Non temere il mio mistero, e ascoltami. Nel lungo tempo della mia attesa, cieca e muta, mi sono nutrita soltanto di parole, parole pronte ora a sciogliere quel silenzio che fu la mia condanna. Non ho altre frecce al mio arco… ma se una sola di esse, una sola, scoccata con mira sicura, trapasserà il tuo cuore, allora non ti avrò atteso invano.”
Con queste parole la misteriosa Donna dell’Affresco invita il Visitatore ad ascoltare la storia che si accinge a raccontare. L’anno è il 1486, il luogo di una Firenze scarna, appena accennata con pochi, inconfondibili elementi – l’Arno, piazza della Signoria, San Lorenzo. Si tratta di una Firenze autentica, e al tempo stesso pervasa da un’atmosfera magica in sintonia con la storia narrata. L’amore tra la nobildonna Bianca e l’irrequieto Guido nasce nello splendore della Signoria medicea, e s’intreccia poi con l’eresia, quella del Savonarola. Egli è l’inquietante protagonista di un momento di storia fiorentina, che fa da sfondo alle vicende dei due amanti e ne costituisce l’elemento risolutore. Ma non è ancora finita… e al Visitatore-lettore sarà riservata la più incredibile delle sorprese.
Una storia fiorentina fu il mio primo romanzo breve a carattere storico, pubblicato nel 1990 dalla casa editrice Firenze Libri in seguito alla vincita di un concorso a carattere nazionale. Nell’ambito del mio blog è stato poi ripubblicato come storia a puntate.
Domani è l’8 marzo Giornata Internazionale della Donna, una ricorrenza che, progressivamente, è stata svuotata del suo significato originario per diventare una festa commerciale come tante altre, dove regalare alle donne mimose e cioccolatini, e mettersi la coscienza a posto. La stessa origine della ricorrenza è incerta: l’8 marzo ricorderebbe la morte di centinaia di operaie nel rogo di una fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, o, molto più probabilmente, la giornata sarebbe collegata alla tragedia del 25 marzo 1911, cioè l’incendio della fabbrica Triangle nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini), in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica.
Ho pensato di fare la mia parte e, come omaggio per tutte le mie lettrici, ma anche i miei lettori, di ripubblicare l’opera nella sua interezza come pdf gratuito. Non è un caso se ho scelto l’immagine della Muta di Raffaello come copertina del romanzo. Dedico infatti questa storia d’amore e di morte anche a tutte le donne che, nei secoli, non ebbero voce alcuna, e che costituiscono la stragrande maggioranza: donne vessate sia fisicamente che spiritualmente, stuprate e vendute sotto le forme più varie, costrette a partorire figli su figli, a morire di fatica nei campi e nelle fabbriche, e che mai ebbero la possibilità di scegliere veramente il loro destino e dar voce alle loro emozioni più profonde. Tutte realtà ancora tragicamente presenti in moltissimi luoghi della terra, spesso a due passi da casa nostra. Oppure donne che, a volte, scambiarono la gelosia e la brutale forza dell’uomo per amore: un equivoco che, come le cronache testimoniano, è ancora oggi di drammatica attualità.
Potete dunque scaricare il romanzo come pdf gratuito accedendo al seguente link su lulu.com.
Wow! Ne sono davvero felice! Non ti prometto una lettura immediata (al momento sono un po' cotta e Tex e il massimo che riesco a leggere…), ma lo leggerò con piacere! Grazie di cuore
Ciao Tenar, intanto auguri per oggi Festa della Donna, e poi spero che ti piaccia il racconto, storico dalla punta dei capelli fino alle unghie dei piedi.
Approfitto del tuo commento per dirti che finalmente la libraia ci ha consegnato "Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico", ce n'è voluto! Probabilmente lo leggerà prima Ruggero il giallista, perché al momento sono un po' ingolfata anch'io.
Grazie, per ciò che esprimi e per il regalo. Lo leggerò volentieri. 🙂
Ciao Grazia, è un lavoro di molti anni fa. Forse ora lo scriverei in maniera diversa, chi lo sa! E' stato ripubblicato sul blog a puntate in maniera identica, l'unica differenza è nella frase che chiude il romanzo, aggiunta ora. 😉
Commento solo oggi, ma ti ringrazio per lo splendido dono. Ho scaricato il pdf e conto di leggerlo 🙂
Grazie a te del commento, Maria Teresa. MI auguro che la storia ti piaccia… specie nella frase finale. 😉 Sarà comunque sempre disponibile in forma gratuita, cliccando sulla copertina sul lato sinistro della colonna nel blog.