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Agilulfo, re dei Longobardi dal 590 al 616 Holzschnitt aus der Schedel’schen Weltchronik, (1493) |
Nei Quattro Regni vi sono notti dove le stelle del firmamento paiono affacciarsi nella gran conca del cielo, riunite in costellazioni o in splendente solitudine, come per assistere ad un evento grandemente atteso.
In una notte uguale a questa, molti, moltissimi anni fa, ad un re dei Crudeli nacquero due gemelli. Il re salì allora sulla torre più alta del castello-fortezza e alzò lo sguardo verso gli astri per scegliere, secondo l’usanza, un nome da dare ai suoi figli. Non aveva bisogno dell’aiuto del suo astronomo, essendo egli un esperto conoscitore del cielo. E quegli astri sembravano gareggiare fra loro in bellezza come a dirgli: “Prendi me”.
Dopo aver a lungo osservato, volle per il suo secondogenito il nome d’una stella dall’ambiguo accento: Aldébaran o Aldebaràn, l’Inseguitore, e ordinò che il bambino fosse introdotto, a tempo debito, allo studio della magia. Al maschio destinato a succedergli diede il nome d’una stella che brillava solitaria di luce bianco-azzurra, fredda e distante: Fomalhaut, la Bocca della Balena.
Aldebaran e Fomalhaut erano coloro che sarebbero stati soprannominati gli Oscuri Gemelli.
Così incomincia la storia di Antares, uno dei re-maghi più amati dei Quattro Regni.
Cristina, sei impagabile, prendi per mano il lettore, gli apri una porta magica e lo introduci in un mondo dove l'attesa e la sospensione hanno il colore della bella scrittura.
Grazie, Nadia! Spero davvero che la storia piaccia e che possa far trascorrere qualche momento gradevole.
Tutto questo, devo dire, non sarebbe possibile se non attraverso il web, cui far arrivare il racconto a piccoli assaggi. A volte bisogna proprio dire: evviva la tecnologia.