Le altre fonti privilegiate cui attingere per procurarsi la documentazione necessaria alla vostra storia sono:

Le biblioteche pubbliche. Oggi, grazie al sistema del prestito interbibliotecario, le biblioteche mettono a disposizione centinaia di migliaia di volumi sugli argomenti più disparati. Si tratta di materiale scritto da studiosi e specialisti, catalogato e selezionato dagli addetti, e quindi per lo più valido; nel senso che è parzialmente esente da quel gran margine di inesattezza che spesso contraddistingue le informazioni della rete. Certamente l’obiettività e l’esattezza assoluta non esistono, ma il rischio viene ridotto. ESEMPIO: potete documentarvi, quindi, su qualsivoglia argomento, dagli scavi minerari all’industria tessile, dai balli in voga durante gli anni ’30 alla maniera di truccarsi degli antichi Egizi.

Donne egizie impegnate a farsi belle.

Le biblioteche universitarie. Anche le biblioteche delle università offrono ottimi testi a disposizione del pubblico. ESEMPIO: qualche anno fa mi capitò di andare alla biblioteca dell’Università Statale di Milano, e, sotto la guida di un gentile bibliotecario, potei consultare materiale su una tribù di Indiani d’America che nessuno ha mai sentito nominare – i Lenape. Naturalmente, nel mio inguaribile masochismo, li avevo scelti per un mio romanzo, invece di preferire tribù più note e con documentazione più ricca e abbondante come i Sioux o i Navajo.

Il Trattato di William Penn con i capi Lenape a Shackamaxon , 1682
(Edward Hicks) (Gilcrease Institute of Art, Tulsa, Oklahoma).

In lingua algonchina la parola Lenape
significa “il popolo”. Era anche chiamato “nonno”
per la sua capacità di risolvere le dispute intertribali.

Le biblioteche di associazioni culturali private – Enti ed aziende turistiche – Archivi comunali. Anche questi enti potranno offrirvi il loro materiale in consultazione, se dite che state scrivendo un romanzo in cui volete inserire informazioni che li coinvolgono. Com’è ovvio, potrete citarli nelle fonti in segno di ringraziamento e fare pubblicità in modo reciproco.

Le librerie, dove potrete acquistare quei materiali che non avrete trovato presso le biblioteche, e che volete tenere a disposizione sui vostri scaffali. Il mio consiglio è quello di acquistare libri che consulterete spesso, su argomenti che vi interessano in modo duraturo nel tempo.

Internet. Negli ultimi anni si è assistito ad uno sviluppo vertiginoso dei siti disponibili in rete sugli argomenti più svariati, anche se bisogna prestare un po’ di attenzione perché non tutto è attendibile. Molti siti galoppano con la fantasia e dobbiamo esserne consapevoli. Come al solito, una buona discriminante, anche se non l’unica, è la fonte stessa dell’informazione caricata sul sito. ESEMPIO: personalmente scrivo per email ai comuni per avere informazioni storiche, e di solito mi rispondono.

Materiale visivo, e in questo comprendo sia documentari – ve ne sono di bellissimi – sia film. Osservare dei buoni film girati nel periodo storico che interessa è un’ottima palestra per generare idee e anche per collocare meglio vicende e personaggi. ESEMPIO: “Le Crociate” di Ridley Scott è un film storico molto valido per chi voglia calarsi nell’atmosfera dell’epoca, per ascoltare i dialoghi e assistere all’interazione tra personaggi di culture diverse, per ammirare gli splendidi costumi e la bella ambientazione.

Dal film “Le Crociate” di Ridley Scott: carica dei cavalieri templari (una foto a caso…).


Mappe.
Le mappe e il calcolo delle distanze, ad esempio, sono importantissimi per non
incorrere in errori marchiani. ESEMPIO:
se volete ambientare una storia nel alla fine del 1700 durante la Rivoluzione
Francese, e volete far correre una diligenza da Parigi a Calais, dovete
scoprire quante miglia al giorno poteva coprire il veicolo, facendo galoppare i
cavalli furiosamente, e con un paio di cambi lungo il percorso, e soste
opportune, in modo da non farli arrivare né troppo presto né troppo tardi al luogo dell’appuntamento.


 Interviste
a persone del luogo o esperti nel settore
. Di solito alle persone, specie
se anziane, piace parlare delle loro esperienze passate o di quello che
conoscono meglio. Anche se sono episodi dolorosi, desiderano lasciare una
traccia di sé e dei loro ricordi. ESEMPIO:
ricordo da bambina un liceale che era venuto ad intervistare mio padre
sulla sua esperienza di giovane carrista durante la Guerra d’Africa. Era munito
di registratore e taccuino d’appunti, e voleva redigere un libro sui racconti
dei reduci di guerra.
Carro armato italiano M 13/40 usato in Nordafrica durante la Seconda Guerra Mondiale
ed esposto al museo della Battaglia di El Alamein (Egitto).

Mi sembra di non aver dimenticato niente, e comunque vale sempre la regola che il luogo migliore da cui attingere, in prima battuta, per la stesura dei propri lavori sono sempre i ricordi personali!